Atti di vendita - MAI PIà™ DAL NOTAIO (24/05/2005)
Altolà ai notai. Non è più obbligatorio rivolgersi a loro quando si acquista un'auto. Il provvedimento, introdotto con il cosiddetto decreto sulla competitività varato dal Governo il 14 marzo e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16, è stato confermato dalla legge di conversione del 14 maggio 2005, pubblicata il giorno stesso sulla Gazzetta Ufficiale.
Fermo restando il fatto che in caso di compravendita di veicoli usati è ancora necessario ricorrere ai notai in atteso del decreto che disciplinerà il modo con cui l’autentica della firma dovrà essere effettuata negli uffici Aci o alla motorizzazione, un maxiemendamento del Governo, approvato durante l'iter di conversione, ha leggermente modificato la disciplina dell'acquisto dei veicoli nuovi. Sino al 14 maggio, la prima iscrizione al Pra doveva essere effettuata su istanza del venditore, mentre adesso va fatta su istanza dell'acquirente.
Da notare che chi lo vorrà potrà continuare ad affidarsi ai notai. In questo caso, naturalmente, dovrà pagare l'onorario previsto dal tariffario locale. Ecco, in dettaglio, le norme cui bisogna attenersi a seconda dei casi.
Veicoli nuovi
La prima registrazione dei veicoli al pubblico registro automobilistico può essere effettuata direttamente allo Sportello telematico dell'automobilista (il cosiddetto Sta è attivato presso gli Uffici Provinciali dell'Aci, gli uffici provinciali della Motorizzazione civile e le delegazioni degli Automobile Club e gli studi di consulenza automobilistica abilitati al servizio), sostituendo la dichiarazione autenticata dal notaio con una "istanza dell'acquirente" sul retro della nota d’iscrizione. L'istanza dev’essere sottoscritta dall'acquirente e controfirmata dal venditore e presentata con annessa fotocopia del documento di identità /riconoscimento sia del venditore sia dell'acquirente. In alternativa alla sottoscrizione del venditore, l'istanza dovrà essere corredata dalla fotocopia della fattura rilasciata dal venditore oppure dalla fotocopia del contratto/pre-contratto/proposta di acquisto del veicolo. Da questa nuova procedura, tuttavia, restano esclusi i veicoli che non si possono immatricolare attraverso lo Sta, cioè quelli utilizzati dalle imprese di trasporto e di noleggio e quelli d'importazione parallela da paesi extra Ue.
Veicoli usati
Per quanto riguarda, invece, i veicoli usati, nel caso abbiamo valore non superiore a 25.000 euro, l'autentica della firma del venditore resta necessaria, ma potrà essere effettuata, oltre che dai notai, anche dai "funzionari del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dai funzionari e dai titolari degli Sportelli telematici dell'automobilista nonché dai funzionari dell'Automobile Club d'Italia competenti". Attenzione, però: le modalità operative con cui dovranno operare i funzionari del Pra, del Dtt, dello Sta e dell'Aci sono rimandate a un apposito decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che ancora non è stato emanato. Pertanto, sino a quando il provvedimento non sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, tutto resta com'è. Da notare che anche quando la norma andrà a regime, per veicoli di valore superiore a 25.000 euro bisognerà in ogni caso affidarsi ai notai. L'estensione della platea dei soggetti che si affiancano ai notai, infine, potrà essere ulteriormente allargata attraverso un regolamento della presidenza del Consiglio.
Cosa cambia
Per gli automobilisti, un fastidio burocratico in meno e un piccolo risparmio sul portafogli compreso tra un minimo di 7 euro per un motoveicolo e un massimo di 30 euro per un autoveicolo di grande cilindrata. Complessivamente, si calcola che questo provvedimento farà perdere ai notai cento milioni di euro all'anno. Gli automobilisti applaudono, ma ricordano al Governo che le tasse e i balzelli che devono pagare ogni volta che acquistano un'auto, soprattutto se usata, sono ancora troppi e troppo alti. Inutile parlare di riduzione delle tasse se poi ci si dimentica degli italiani a quattro ruote.