Da
Repubblica.it
Secondo alcuni studi esistono delle correlazioni tra i comportamenti
al volante e aromi. Ecco tutte le incredibili associazioni
Dimmi che profumo hai in auto
e ti dirò come guidi davvero
di DANIELE SPARISCI
Dimmi che profumo ha la tua macchina e ti dirò come guidi. E pure che tipo sei. Si potrebbe sintetizzare con una facile battuta lo studio inglese che abbina i motori agli odori. Camomilla e Lavanda? Troppo rilassanti, si rischia di cadere addormentati sul volante. Fritto misto e pane fresco? Per carità , la gola gioca brutti scherzi anche sul pedale dell'acceleratore. Gli aromi migliori sarebbero - secondo gli esperti del RAC, l'associazione degli automobilisti inglesi- menta, cannella caffè , brezza marina e pure il "nuovo", fragranza tanto caratteristica quanto fugace che di solito si disperde dopo il primo anno di vita della vettura. Ma avere l'odore giusto non è solo un problema di sensibilità .
Secondo un altro studio di un'università americana ripreso dagli inglesi esistono delle correlazioni tra i comportamenti di guida e gli aromi, quindi, quelli estremamente penetranti potrebbero incidere in maniera negativa sulla concentrazione del guidatore.
"L'olfatto, più di ogni altro senso agisce sulla parte limbica ed emozionale del cervello, "- spiega uno psicologo del RAC-", a volte basta passare vicino ad un forno per mandare in rovina le migliori intenzioni di dieta. "E il discorso - a quanto pare - varrebbe pure nell'abitacolo. Erba fresca, pino silvestre, cuoio, olio e addirittura dopobarba forti sono tutti odori che, se sparati in grande quantità dai diffusori, potrebbero in qualche modo deviare l'attenzione del conducente. Il profumo di una torta appena sfornata o di alcuni cibi da fast- food - si legge nello studio - può provocare fretta ed irritazione, perché tanta è la fame quanta la voglia di arrivare a casa al più presto per saziare l'appetito.
Correlazioni un tantino azzardate quelle emerse dalla ricerca, ma l'idea di un'auto completamente inodore al suo interno è impraticabile: da alcune rilevazioni sugli astronauti si evince che l'assenza di aromi è fonte di disturbi e angoscia. Poi c'è un altro fattore molto meno celebrale: le vetture "repellenti" sono più difficili da rivendere e meno attraenti, soprattutto agli occhi di una donna. Ne sanno qualcosa i proprietari di cani e gatti, i fumatori incalliti assuefatti al puzzo del tabacco, e chi abitualmente consuma il pasto in coda al semaforo.
Tra i costruttori qualcuno si è già mosso, come la Citroen, che con la C3 "Buddha Bar" regala un intero kit aromatico. Dentro c'è di tutto: dallo spray purificatore ai granuli deodoranti fino alle salviettine per il cruscotto, il tutto condito da fragranze orientali.
La Rinspeed, famosa per i suoi prototipi, è andata ancora oltre con la "Senso" una vettura in grado di analizzare bioritmo del pilota per adattare l'atmosfera a bordo a cominciare dal naso: i ventilatori, infatti, diffondono emanazioni alla vaniglia (calmanti) o al limone (stimolanti). C'era da aspettarselo che anche l'aria finisse sulla lista degli optional.
(21 luglio 2005)