da stefal639 » mar 6 nov 2012, 15:11
A un anziano signore di un paesino vicino a Genova muore improvvisamente la moglie.
Il poveretto decide di dedicargli un necrologio e si reca all'apposito ufficio del "Secolo XIX".
L'impiegato, dopo i saluti e le condoglianze di rito, gli dice: " Beh, adesso mi dica il testo da pubblicare."
E il signore, dopo averci pensato un attimo, fa: "... Io vorrei scrivere semplicemente 'Marta morta".
L'impiegato lo guarda perplesso e ribatte: "Tutto qui...?".
Il signore spiega: "Mah, sa, mia moglie si chiamava Marta, una donna semplice, in paese ci conoscono tutti, siamo gente di poche parole, e poi morta è morta, quindi, cosa vuole che scriva?".
L'impiegato: "Va bene, ma per un fatto così triste, magari qualche parola in più...".
Il signore, dopo un breve istante di riflessione: "Si, lei ha ragione, però guardi, davvero, è sufficiente scrivere quello che le ho detto per esprimere il mio dolore".
L'impiegato, notando una certa espressione degli occhi e la tipica parlata del signore, sospetta che forse ci sia un po' di tirchieria genovese mal nascosta, dietro quella strana scelta.
Allora incalza: "Mi scusi se mi permetto, ma se lo fa per risparmiare sul costo del necrologio, guardi che fino a 5 parole la tariffa è fissa, sono 10.000 lire, quindi sarebbe un peccato...".
E il signore, con un certo interesse: "Ah, davvero? Beh, allora ha ragione, potrei aggiungere qualcosa...".
Ci pensa un po' su, poi si decide:
"Va bene, scriva così: 'Marta morta. Vendo Panda blu."
La mia IbizaQuello che per un uomo è magia, per un altro è ingegneria.
Sovrannaturale è una parola inconsistente.