Un mio amico ha preso 2 birre medie in autogrill e la polizia che lo ha visto lo ha fermato nella corisa di immissione in autorstrada
risultato: 0,0 e poliziotti annichiliti
P.S.: il mio amico pesa 125 kg per 192 cm
baffone ha scritto:Un mio amico ha preso 2 birre medie in autogrill e la polizia che lo ha visto lo ha fermato nella corisa di immissione in autorstrada
risultato: 0,0 e poliziotti annichiliti
P.S.: il mio amico pesa 125 kg per 192 cm
Bibe ha scritto:baffo ma non eri astemio??????
Slapp85 ha scritto:Sensa cugnisiun, per il discorso "Alla 4° birra media" bisogna ricordare che dipende SEMPRE dal fisico...
Han gia avutop pelo solo a fermarloP.S.: il mio amico pesa 125 kg per 192 cm
Organizziamo un raduno con tanto di Pantera 159 2.4 JTDm della Polizia Stradale, ed 1 per uno ci si beve ciò che di norma si pensa non ci crei problemi e poi si fa l'etilometro!
Prenotate pullman per il rientro o procurate autista di scorta, altrimenti l'inseguimento è assicurato.
Il consumo di alcool in Italia
Secondo i dati raccolti dall'istituto Eurispes nel 1999, in Italia sono stati consumati in un anno circa 4.700 milioni di litri di alcool, tra vino e superalcolici, una quantità che ci vede secondi solo rispetto alla Francia ed a pari merito con il Portogallo. Ciò indica che ogni italiano di età superiore ai 15 anni beve circa 105 litri di alcool l'anno, di cui circa 58 litri di vino, una bottiglia alla settimana, e 33 litri di birra. Questi si sommano a quasi mezzo litro di grappa e a 1 litro di superalcolici quali il whisky, il gin, il rum o il brandy. Per quanto riguarda invece il fenomeno dell'alcolismo, non considerato adeguatamente finora come un grosso problema dell' Italia, i dati sono impressionanti: è stato stimato che un milione e mezzo sono le persone alcoliste che abusano quotidianamente di alcool e circa tre milioni e mezzo sono le persone, in gran parte giovani, che pur non bevendo tutti i giorni, alzano il gomito più volte in un mese. L'analisi del fenomeno dell'alcolismo è complicato dal fatto che comunemente l'alcol non è ritenuto una potenziale droga e viene venduto e pubblicizzato senza una adeguata informazione e controllo sui pericolosi e dannosi effetti di un cattivo uso.
Metabolismo dell'alcool
L'alcool bevuto viene assorbito dall'organismo in minima parte già quando è nella bocca, ed in maggioranza nello stomaco e nell'intestino. La velocità di assorbimento dipende da vari fattori, tra cui la quantità di sostanza bevuta, la concentrazione di alcool nella bevanda o la presenza o meno di cibi nell'apparato digerente. Dallo stomaco, l'alcool passa nel fegato dove è presente una proteina, l'enzima alcool deidrogenasi, che trasforma l'alcol in altri prodotti utilizzabili dall'organismo, quali i lipidi, gli zuccheri, o l'acqua e l'anidride carbonica. La quantità in eccesso che il fegato non riesce a smaltire passa direttamente nel sangue ed è eliminata attraverso i polmoni (l'odore di alcool di chi ha bevuto troppo) o con l'urina. Il processo di trasformazione dell'alcool è però molto lento: il fegato impiega circa 2 ore per trasformare l'alcool presente in un normale bicchiere di vino da 150 ml. Non tutte le persone hanno la stessa capacità di assorbire e metabolizzare l'alcool: in linea generale, la proteina alcool deidrogenasi delle donne lavora più lentamente rispetto a quella degli uomini. àˆda dire che alcune persone ereditano nel loro patrimonio genetico una maggiore velocità rispetto ad altre. Inoltre, fattori quali il peso o la quantità di acqua presente nell'organismo influenzano la velocità di trasformazione dell'alcol.
L' intossicazione da alcool
L'alcol è una sostanza tossica che avvelena se presente in quantità eccessive: ci sono due diversi tipi di intossicazione: quella acuta, che compare poco tempo dopo aver bevuto grandi quantità di bevande e che dura per il tempo in cui l'alcool non è smaltito, e quella cronica dell'alcolizzato. L'intossicazione acuta è caratterizzata da un senso di eccitazione e di allegria esagerata, accompagnata però da un senso di confusione mentale, di lentezza nel controllare le sensazioni, poca prontezza nel rispondere agli stimoli esterni, di incertezze nell'equilibrio e nel movimento. A questo, può seguire un periodo di depressione e di sonnolenza. In un'intossicazione più grave non si riescono più ad articolare le parole, si ha nausea e vomito, non si riesce a camminare. L'intossicazione cronica è invece tipica di un abuso prolungato di alcool e può portare a malattie gravi e permanenti, come l'anoressia, la gastrite, la cirrosi epatica e altre.
Danni dell'abuso da alcool
Secondo i dati della ricerca Eurispes, il numero di morti in Italia per ragioni legate all'alcol sono ventinovemila l'anno, di cui 15000 per cirrosi epatica, 3000 per incidenti stradali e ed altre 11.000 per altre malattie. L'alcool provoca danni sulla capacità di funzionamento del fegato, riduce la capacità dei polmoni di filtrare e bloccare le sostanze estranee inalate con il respiro, altera il numero delle pulsazioni del cuore e la vasodilatazione delle vene e delle arterie. àˆstato ampiamente dimostrato anche l'effetto dannoso dell'alcool sul feto: ritardi nella crescita, malformazioni congenite e riduzione del peso del bambino appena nato.
Invecchiamento e alcool
Sono stati condotti alcune ricerche per indagare sugli effetti dell'alcool in persone di età superiore a 65 anni. Tali ricerche hanno segnalato innanzi tutto la diminuita tolleranza di un anziano rispetto ad un giovane alla stessa quantità di alcool ingerito. Ciò avviene non tanto perché l'anziano non è più capace di metabolizzare l'alcool ingerito, quanto per un fenomeno di disidratazione globale, per cui la stessa percentuale di alcool viene diluita in un volume inferiore di liquidi corporei. Ciò significa che una persona anziana può presentare dei problemi sebbene beva la stessa quantità di alcol di quando era giovane. Gli studi condotti hanno evidenziato che l'abuso di alcol è particolarmente dannoso per il senso di equilibrio, per una maggiore propensione alla depressione e per una diminuita capacità di reazione che, ad esempio, influenza sensibilmente la prontezza di riflessi in particolare quando si è alla guida. Un altro fattore non meno importante è il fenomeno detto polipatologia: in genere una persona anziana assume farmaci connessi a vari problemi di salute. L'alcool interagisce con l'assorbimento e la funzionalità di molte altre medicine e può determinare una ridotta efficacia della medicina stessa o può potenziane gli effetti collaterali. Particolarmente pericolosa è l'associazione alcool-sedativi ed alcool-sonniferi, in quanto gli effetti dannosi dell'alcool sono potenziati da questo tipo di farmaci. Inoltre, poichè le vie metaboliche per l'eliminazione di molti farmaci sono le stesse di quelle per l'alcool, si ha una più lenta eliminazione delle sostanze tossiche.
Consigli
Con ciò non è detto che non si possa bere una goccia di alcool. Al bere poco non è stato associato alcun male. Il bere con moderazione può essere un vantaggio. Molte ricerche hanno suggerito tanto una diminuzione del rischio di malattie connesse all'apparato cardiocircolatorio, quanto un aumentato benessere psichico, con una riduzione dello stress e della tensione ed un aumento della socializzazione e del buon umore. Attenzione però, in quanto uno dei rischi di un bevitore moderato è la facilità ad aumentare la dose di alcool, diventando, a volte, un accanito bevitore. Ma quant'è una dose moderata? Quanto possiamo bere? L'istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione indica una quantità quotidiana accettabile di alcool pari a 0.6 grammi per chilo di peso corporeo, che non deve superare 1 grammo per chilo, oltre il quale prevalgono gli effetti negativi. Se si considera che i grammi di alcool presenti in una bevanda alcolica si ottengono moltiplicando il grado alcolico per 0.79, e che il normale vino da tavola in genere ha un grado alcolico di circa 11%, un uomo che pesa 60 chili può consumare circa 450 ml di vino al giorno, più o meno tre bicchieri, mentre una donna, che metabolizza l'alcol più lentamente, circa 350 ml (due bicchieri). Bisogna ricordare che il fegato impiega del tempo per metabolizzare l'alcool. Quindi, il bere con moderazione significa anche non bere tutta la quantità consentita in tempi ravvicinati, dando il tempo all'organismo di smaltire la quantità .
Colex ha scritto:
Se ne sta parlando già di qua: viewtopic.php?f=4&t=17967&view=unread#unread ... perciò per chi legge evitiamo di commentarla anche qui
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