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Cassazione:"Se incidente, è penale"
Il conducente di un veicolo deve imporre l'uso delle cinture di sicurezza alle persone che viaggiano con lui e, in caso di rifiuto, può farle scendere o non continuare nella marcia se non vuole rispondere, con la condanna penale, nel caso si verifichi un incidente. Lo sottolinea la Cassazione confermando la condanna per omicidio colposo nei confronti di Antonino A., un siciliano 26enne che guidava con a bordo un amico che morì in un incidente.
Pur senza superare i limiti di velocità , Antonino lungo la Superstrada che percorreva il 25 agosto 2002, perse il controllo dell'auto e l'amico Daniele G. perse la vita sbattendo il capo contro il parabrezza.
Antonino fu condannato il primo grado dal tribunale di Agrigento e poi, adesso, dai supremi giudici che hanno confermato la prima sentenza sottolineando la sua responsabilità per la morte dell'amico. 'Il conducente del veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutare il trasporto o a omettere l'intrapresa della marcia" scrivono. E "ciò a prescindere dall'obbligo e dalla sanzione a carico di chi deve fare uso della cintura" perché "la colpa altrui non elimina la propria".
La Cassazione aggiunge che il conducente di un veicolo deve anche prevenire le imprudenze degli altri.