Freddyb ha scritto:Bravo Giorgio! magari la pensassero tutti come te

Devo dire che adesso dopo più di un anno dall'incidente mi sto sforzando di iniziare a vederla anche io in questo modo e malgrado tutto il dolore che mi porto dentro (e che penso mi porterò per sempre) forse un pochino di luce in fondo in fondo potrebbe iniziare a trapelare di nuovo... anche perchè dovrò ricominciare a vivere prima o poi in qualche modo...
Mettere tutto alle spalle, non pensarci più e guardare avanti. Risolto od arginato il problema bisogna non pensarci più. È così che si va avanti.
Quasi dovresti poi "fregartene", per sopravvivere. Incassato il colpo, ti rialzi, scrolli di dosso la "polvere" magari provi a capire come non cadere più ma poi basta, devi andare avanti.
Quasi è un obbligo verso te stesso perché hai tutto il diritto di essere sereno.
Come poi ha detto Centodue, guardando ad ogni cosa positiva (e sono veramente tante se ci fai caso) rallegrandosi e non dandola per scontata.
Ognuno poi impara ed applica metodi propri ma in linea di massima è così che si dovrebbero affrontare i problemi.
Una cosa fondamentale invece è parlare.
Mi diceva un medico che finquando non ne parli, se tieni tutto per te non te ne liberi. È come se parlando gettassi fuori ciò che dentro ti fa star male.
Non so spiegarti meglio ma è così e funziona.
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