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Le guide dei Guru |
Motorinside
Novitàe conferme per la stagione 2013 della Euro Racecar Series, un campionato che porta la filosofia NASCAR in Europa
La Euro Racecar NASCAR Touring Series si prepara a compiere un altro salto di qualità, dopo quello effettuato nel 2012 grazie all’ingresso tra le serie riconosciute ufficialmente dalla NASCAR, presentandosi come un campionato ad alto tasso di competitivitàe divertimento, con un occhio di riguardo ai fans e propositi di crescita in Europa.
Le giornate di gara saranno 13, divise su 7 weekend tra Francia, Italia, Spagna e Inghilterra. I piloti saranno ancora una volta divisi tra Elite (professionisti) e Open (gentlemen drivers). Durante ogni fine settimana verranno disputate 4 manche da 30 minuti, di cui due riservate alla categoria Elite e due a quella Open. Per ridurre i costi operativi, ogni vettura potràessere portata in gara da un massimo di quattro piloti: due della categoria Elite e due della Open.
Per chi non le conoscesse, le auto sono stock-cars con telaio derivato da quello della Nationwide Series di qualche anno fa, del peso di 1200 Kg, equipaggiate con un motore V8 Chevrolet da 400CV e omologate FIA. Le carrozzerie possono riprodurre i modelli stradali di Dodge Charger o Challenger, Ford Mustang e Chevrolet Camaro e il regolamento 2013 presenta specifiche tecniche più dettagliate, nonché componenti come motore, cambio e differenziale, sigillati.
I punteggi saranno attribuiti sempre con i criteri della NASCAR: 43 punti per il primo classificato di ogni manche e poi a scalare di un punto, con 3 punti di bonus per la vittoria, uno per aver percorso un giro in testa e uno per chi effettua il maggior numero di giri. Il punteggio verràraddoppiato per le semi-finali di monza e le finali di Le Mans e da quest’anno verràanche istituito un Challenge Endurance, che premieràl’equipaggio che avràsommato più punti nelle due categorie e per cui si terràuna gara endurance a Motorland-Aragon, della durata di 6 ore.
Non mancheranno un trofeo Junior, dedicato ai piloti di meno di 25 anni della categoria Elite, e un trofeo Legend, per i piloti di più di 50 anni della categoria Open.
Il legame diretto con la NASCAR saràrafforzato: il vincitore della classifica Elite sarànuovamente invitato alla UNOH Battle at the Beach, gara che si terràsu un ovale provvisorio ricavato sul backstretch del Daytona International Speedway durante le Speedweeks, ma si aggiudicheràanche un montepremi di 50.000€ per correre nella K&N Pro Series. Il vincitore della categoria Junior avràinvece diritto a 10.000€ per correre una gara nella NASCAR. Ci saranno premi in denaro anche per i vincitori dei vari trofei e per il secondo e il terzo delle classifiche Open e Elite, nonché, come da costume oltreoceano, premi per i primi classificati di ogni gara: 800 euro al vincitore di una manche, che saliranno a 1.000 in occasione dell’appuntamento su ovale di Tours.
I vincitori delle varie classifiche e i primi 10 delle divisioni Elite e Open sono attualmente a Charlotte, dove l’8 dicembre si terranno le cerimonie di premiazione per le serie regionali della NASCAR, che verranno trasmesse in diretta streaming da nascarhometracks.com a partire dalle 23 italiane.
Passando al capitolo costi, una vettura 2013 nuova costeràcirca 64.000€, ma si potràscendere fino a 45.000 in caso di vettura di seconda mano o a 35.000 in caso di vettura con specifiche 2012. Il costo di iscrizione è poco meno di 6.000€ a vettura per la stagione e di 1.200€ per la singola gara. Un motore può durare due stagioni, così come il cambio, e le restrizioni sul numero di gomme da usare in gara – solo quattro gomme nuove per vettura ad ogni evento – contribuiscono a contenere i costi di gestione delle vetture.
Non resta che aspettare per vedere se team e piloti italiani faranno il loro debutto nella Euro Racecar NASCAR Touring Series e si cimenteranno con un motorsport decisamente lontano dai canoni cui sono abituati, augurandoci che siano molti e animino da protagonisti la serie NASCAR europea. Appuntamento a Monza per il 28-29 settembre 2013!
Per chi volesse approfondire:
Sito ufficiale delle serie regionali NASCAR
Sito ufficiale della Euro Racecar NASCAR Touring Series
Pagina Facebook Ufficiale
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Stay tuned!
Gian Luca Guiglia
Audi valuta possibili new entries: Kristoffersson e Sonvico fra gli otto piloti esibitisi nei test di Monteblanco
Continuano le ‘grandi manovre’ delle tre Case automobilistiche tedesche impegnate nel DTM: stavolta è Audi a fare notizia con la due-giorni di test completata sul circuito di Monteblanco, in Spagna, dove otto piloti hanno avuto l’occasione di provare una delle A4 DTM utilizzate fino al 2011 nella prestigiosa serie turismo.
Fra i nomi presenti spicca senz’altro quello di Johan Kristoffersson, autore quest’anno di una splendida stagione coronata dai successi finali in Superstars e nello STCC. Il giovane svedese, 24 anni il prossimo 6 dicembre, era comunque l’unico del lotto ad avere una solida esperienza nel settore turismo: la maggior parte dei piloti presenti infatti proveniva dal settore delle monoposto con tre piloti esibitisi quest’anno in Formula 3 (l’altro svedese Tom Blomqvist, lo spagnolo Carlos Sainz jr. e il britannico Will Buller), l’elvetico Nico Müller proveniente dalla World Series by Renault e il catalano ex Formula 2 Miki Monrás, il quale peraltro ha giàavuto modo di saggiare il mondo delle ruote coperte nel settore delle Gran Turismo con la partecipazione alla Blancpain Endurance Series 2012.
Anche un italiano ha avuto il privilegio di essere fra i prescelti da Audi per il test e si tratta di Andrea Sonvico, ben comportatosi quest’anno nel Campionato Italiano GT al volante di una R8 LMS gestita da Audi Sport Italia. Il britannico James Rossiter, pilota Lotus nel WEC 2012, ha completato infine il lotto degli aspiranti, i cui primi passi su una vettura DTM sono stati accompagnati dalla supervisione e dai consigli di due ‘regular drivers’ della Casa dei Quattro Anelli nella serie, ovvero Miguel Molina e Filipe Albuquerque.
Audi non ha ancora annunciato ufficialmente i nomi degli otto piloti destinati a competere nel DTM 2013, benché sia verosimile la riproposizione di gran parte della line-up schierata nella stagione da poco conclusa. I punti interrogativi più grandi riguardano l’eventuale riconferma di Adrien Tambay e Rahel Frey, che non appare affatto scontata (nonostante il finale in crescendo del francese e i primi punti ottenuti dalla svizzera), per cui il test di Monteblanco può aver indicato al plenipotenziario Dr. Wolfgang Ullrich e al neo arrivato capo dell’equipe tecnica Jacky Eeckelaert possibili alternative ai due piloti più in bilico in seno al contingente Audi in DTM.
Massimiliano Barzotti
Foto – Audi Sport Media
Senna non esclude la partecipazione al Mondiale 2013: “In F1 tutto è possibileâ€Â
Dopo il recente appiedamento da parte della Williams Bruno Senna si è dichiarato fiducioso di trovare spazio in Formula 1 anche nella prossima stagione.
Il 29 enne di San Paolo, forte delle esperienze maturate in HRT, Lotus e Williams, può ancora sperare in un sedile di Marussia, Force India oppure nel ritorno in seno alla compagine di Enstone per cui ha corso nel 2011 come sostituto di Nick Heidfeld.
“Sto ancora valutando le diverse ipotesi†ha rivelato a GP Update.net. “Non mi sento ancora tagliato fuori dal Circus; in Formula 1 tutto è possibileâ€Â.
Senna, nonostante abbia mostrato un po' di rammarico per non aver preso parte a 15 delle 20 prime sessioni di prove libere, è soddisfatto del proprio 2012.
“Non è facile fare dei buoni risultati saltando le sessioni di prove, tuttavia sono contento dei risultati ottenuti; avevamo una buona monoposto ed i punti maturati a fine anno lo dimostranoâ€Â.
“Nella maggior parte dei casi il mio tallone d'Achille è stata la qualifica; partire da dietro non è mai un beneâ€Â.
Andrea Giustini
Ghinzani esordisce nei test di Barcellona con Kevin Giovesi
Si aggiungono nomi nuovi ai partecipanti dei test che l’Auto GP svolgeràquesta settimana sulla pista Catalunya di Montmelò, nei pressi di Barcellona. Faràinfatti il suo debutto nella categoria una squadra che per anni, in Italia e in tutta Europa, è sempre stata riconosciuta tra le migliori del settore: il team Ghinzani.
Nella storia recente della squadra, fondata dall'ex pilota di F1 Pier Carlo Ghinzani nel 1992, vanno annoverate le partecipazioni ai campionati di Formula 3000, A1 Grand Prix, F3 Euro Series e alle serie nazionali di Formula 3 in Italia e Germania.
Proprio con un pilota insieme al quale nel 2012 la compagine bergamasca ha vittoriosamente partecipato alla Formula 3 Italia, Kevin Giovesi, avverràil debutto in Auto GP.
Giovesi, oltre che protagonista della serie tricolore, è anche il campione in carica della European Formula 3 Open nella classe Copa, ed ha fatto registrare incoraggianti prestazioni nei testi affrontati con la GP2 a Barcellona e Jerez.
InsideChamp - Fenomeno Vettel: il sentiero della gloria sulle note dei Beatles e della normalitÃÂ
La squadra, il ruolo che ha saputo pazientemente costruirsi in seno alla Red Bull, il rapporto con la famiglia d’origine e gli affetti imprescindibili. Ma anche un approccio conservativo quando si va a toccare il capitolo vita privata e uno stile quotidiano lontanissimo dal prototipo di pilota anni Settanta e Ottanta. Si potrebbe dire che Sebastian Vettel, 25 anni, è un figlio prediletto dei tempi moderni. Uno che però, al di làdella giovane etàe della propensione a un divertimento sano, intrattiene una relazione conflittuale con le nuove tecnologie e con tutti quegli elementi in grado di deconcentrarlo o limitarlo dal punto di vista della professione di pilota.
Perché un corridore di F1 è primariamente un uomo. Con pregi e difetti, piccole manie e fissazioni, senza dimenticare la pressione cui un personaggio di sport è costantemente sottoposto. La vita è fatta di passioni, sentenziava in Brasile il casco di un Michael Schumacher giunto al termine della seconda esperienza nel Circus dopo tre anni intensi ma obiettivamente deludenti vissuti in Mercedes. Vettel, capace di risalire dalla retroguardia di Interlagos in seguito al tamponamento di Bruno Senna salvo poi chiudere al sesto posto aggiudicandosi così il terzo titolo mondiale consecutivo, ha dimostrato ancora una volta di voler mettere le proprie passioni e sensazioni al di sopra delle circostanze sfavorevoli che potevano azzopparne le chances di successo.
Memore dell’insegnamento del film di Raoul Walsh “Il sentiero della gloriaâ€Â, biografia romanzata del campione del mondo dei pesi massimi James J. Corbett, MotorInside prova a razionalizzare il tris iridato di Vettel concentrandosi su alcuni aspetti esistenziali del vorace biondino di Heppenheim soppesando la materia che gli gravita attorno tra impegno e quotidianità.
Il team
Al debutto in F1 nel Gran Premio d’Australia del 2005 con titolari il veterano David Coulthard e la promessa austriaca Christian Klien destinata invece alla staffetta con Vitantonio Liuzzi, il Red Bull Racing Formula One Team vanta oggi un palmarès di 34 vittorie, 46 pole position e 29 giri più veloci in gara a fronte dei 146 Gran Premi disputati che hanno fruttato alla squadra di proprietàdel magnate Dieter Mateschitz tre titoli mondiali Piloti e tre Costruttori (2010-2011-2012). Vettel è parte integrante della famiglia dal 2009, stagione in cui rischiò persino di vincere il titolo al primo tentativo se non fosse stato per il doppio diffusore in dote a Jenson Button su Brawn GP. Con un organigramma così evoluto, che comprende un direttore tecnico avvezzo ai lampi di genio (Newey), un team principal giovane e affatto asservito (Horner) e un consulente di polso (Marko) si possono facilmente intuire le ragioni capaci di portare Sebastian al terzo iride consecutivo in carriera. Perché quando i successi non arrivano, vedi lo stentato avvio di 2012 per Vettel e Webber, i rapporti si incrinano rapidamente ma fino a un certo punto se si è poi in grado di sovvertire il pronostico. Il 25enne tedesco, implacabile nella sistematica demolizione di ogni record di precocità, ha bisogno della Red Bull almeno quanto a Milton Keynes necessitano del suo decisivo contributo.
La posizione in squadra
Webber chi? Nel placido Buckinghamshire, sudest della Gran Bretagna, dove sorge il team Red Bull, i dipendenti della scuderia al vertice della F1 conoscono bene i limiti dell’ormai 36enne (ammesso che non bari sull’età) pilota australiano. Difficile, dunque, che la sua posizione migliori in vista della stagione 2013, la settima a Milton Keynes per l’ex driver di Minardi, Jaguar e Williams, molto probabilmente out dall’orbita del Toro al termine del prossimo campionato. Il leader assoluto è lui, Sebastian Vettel, che quattro anni fa, nemmeno 22enne, è approdato alla corte di Mateschitz sbaragliando la concorrenza del più esperto e smaliziato compagno di squadra. Non che gli austriaci gli abbiano messo i bastoni tra le ruote, è ovvio, però Mark si è giocato malissimo la chance iridata del 2010 sprecata sotto la pioggia battente in Corea. Adesso che Sebastian ha conquistato il terzo titolo mondiale dimostrando una volta di più la scarsa propensione alla continuitàdel poco amato team-mate, per “Aussie Grit†si tratta di affrontare un altro anno sulle uova. Di sicuro la resistenza ostinata a Vettel nelle concitate fasi dello start del Gran Premio del Brasile non potràaumentare la serenitàin squadra in ottica 2013. “La sua impresa non è roba di tutti i giorniâ€Â, il commento un po’ stringato di Mark nella festa Red Bull di Interlagos successiva all’affermazione in campionato di Sebastian. Chissàquanto deve essergli costato rilasciare alla stampa dichiarazioni del genere.
Le origini
La cittadina di Heppenheim, poco più di venticinquemila abitanti nel land tedesco dell’Assia, è diventata Vettelheim per un giorno nel novembre 2010 quando Sebastian si presentò nella natia Germania, berretto di lana griffato Red Bull e giubbotto grigio topo in linea con il meteo locale, allo scopo di celebrare degnamente il primo cimento iridato nella stagione resa memorabile anche dalla beffa di Alonso bloccato dalla Renault di Petrov nel Gran Premio di Abu Dhabi. Non è escluso che Vettel decida di ripetere l’esperienza nel dicembre 2012, considerato il seguito di cui lui e la Red Bull godono nel Paese della cancelliera Angela Merkel. Da qualche anno l’ex Wonder Boy della F1 abita nei dintorni di Walchwil, nel cantone svizzero di Zug, ma non ha dimenticato le proprie radici facendo spesso ritorno in patria per ragioni di lavoro oltre che di famiglia. Opposta, però, la scelta del suo rivale storico Alonso, che da residente in Svizzera di lungo corso si è stabilito a Oviedo, in Spagna, nella sua cittànatale, dopo avere sperimentato la privacy del lago di Ginevra e la comoditànei collegamenti con l’Italia garantita da Lugano.
Gli affetti
Figlio di un umile artigiano, Norbert, capello bianco e sguardo vispo, che per oltre un decennio si schierò in Germania nelle gare in salita assecondando di recente il ghiribizzo di un ritorno di fiamma su una vettura da corsa nella “season finale†della Volkswagen Scirocco R-Cup, e di Heike, una casalinga, il 25enne Sebastian ha due sorelle maggiori, Stefanie, di professione fisioterapista, e Melanie, cavallerizza, e un fratello minore di nome Fabian. Ufficialmente risulta fidanzatissimo con la quasi coetanea Hanna Prater, designer di rado presente ai Gran Premi, che però in Brasile ha fatto una eccezione indossando persino la t-shirt celebrativa del terzo titolo di Vettel. Bionda acqua e sapone, padre tedesco e madre inglese, di lei circolano in Rete alcune fotografie in bikini scattate dai paparazzi durante una vacanza al mare con il suo compagno. Nulla da spartire, così pare, con il divismo patinato dell’opulenta Nicole Scherzinger, dolce metàdi Hamilton, e il fashion style abitualmente ostentato da Jessica Michibata, modella di intimo che da diverse stagioni frequenta Button e il box McLaren.
Il carattere e lo stile di vita
Schivo quanto basta nella vita privata tanto da sembrare quasi antipatico agli occhi di un disattento osservatore, Vettel non ha mai fatto mistero di rifuggere la mondanitàtrovandosi dunque in perfetta sintonia con la sua compagna storica Hanna, anch’essa poco incline alle serate di gala. “Dopo che ho disputato un Gran Premio il mio desiderio è quello di staccare la spina – ha confermato Sebastian a inizio stagione dinanzi ai microfoni della rubrica The Inside Line pubblicata dal sito Formula1.com – chiudo la porta dietro di me e per un po’ non mi preoccupo della frenesia alle spalle. Un breve istante, un momento di pace interiore prima di incominciare la preparazione per la gara successiva o per il prossimo evento connesso all’attivitàdi pilotaâ€Â.
Il rapporto con i media
Nella sua mente i giornalisti sono innanzitutto quelle figure ansiose di gridare ai quattro venti l’irregolarità(mai provata) della Red Bull scandagliando ogni singola mossa di Sebastian e della scuderia di Milton Keynes col risultato di creare spesso più fastidio che compiacimento. “Ammiro l’onestà– la risposta ripetuta di Vettel sul sito Formula1.com – ritengo che la felicitàmassima si raggiunga non appena si è convinti di essere in pace con se stessi. Tra i miei difetti, invece, so di non potermi definire un tipo pazienteâ€Â. Interpellato sull’aspetto che vorrebbe bandire per sempre dalla sua esistenza, Sebastian offre un ragionamento inaspettato: “Se avessi questo potere direi Internet. Molte persone ne sono quasi soggiogate. Sono consapevole dei vantaggi della Rete, ma non dobbiamo mettere in secondo piano i fattori negativi. Suggerisco pertanto di farne un uso attento e limitatoâ€Â. Messaggio neanche troppo subliminale rivolto a chi scrive di F1 e di sovente martella i lettori sulle più o meno discusse soluzioni tecniche di scuola Red Bull? Di certo c’è che Vettel, membro di diritto della cosiddetta generazione dei Millennials, di norma sostenitori dell’hi-tech, in quanto nato dopo il 1982, rappresenta una singolare eccezione. Il contrario di Alonso, che ha risolto a proprio favore un inizio incerto con le nuove tecnologie tanto da diventare un irriducibile appassionato del social network Twitter.
Le passioni
Il calcio, il fitness, il profumo delle delizie culinarie di mamma Heike, che ha cresciuto due figlie femmine e due maschi, e l’odore del legno di una foresta, magari la fiabesca Schwarzwald del Baden-Württemberg, a suo avviso impossibile da paragonare con qualsiasi altra sensazione regalata da Madre Natura. Senza dimenticare la musica degli intramontabili Beatles, su tutti il brano “Drive my carâ€Â, il feeling con la famiglia e gli amici, la devozione verso il maestro e mentore Michael Schumacher. “Mi piace iniziare la giornata con una buona colazione – annotava Vettel alla BBC – uscire con gli amici, fare un po’ di sport, bere qualcosa alla sera e divertirmiâ€Â. Per una cena da sogno con un idolo giovanile sceglierebbe i Beatles, ovviamente a ranghi completi, e Ayrton Senna. Ma la realtàgiàgli basta, vedi l’abbraccio sincero a “Kaiser†Michael una volta sventolata la bandiera a scacchi di Interlagos e il sorriso illuminante, accompagnato dalle tre dita sollevate inneggianti al terzo iride, quasi distensivo al termine delle 71 tornate del Gran Premio del Brasile rivelatosi massacrante sotto il profilo della tenuta psicologica.
Ermanno Frassoni
Slideshow: Si Immagine: vettelchamp2012.jpgMontezemolo replica ad Ecclestone: “Sei troppo anziano per questa Formula 1â€Â
Il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha replicato duramente all'attuale patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, il quale aveva attaccato la scuderia del Cavallino per la decisione di chiedere chiarimenti alla FIA sul sorpasso di Sebastian Vettel liquidando il cosiddetto flag-gate come una “barzellettaâ€Â.
“Bisogna avere rispetto per le persone anziane, soprattutto quando arrivano a un punto in cui non riescono più a controllare le parole†ha detto Montezemolo nel corso della conferenza stampa indetta nell'ambito delle Finali Mondiali Ferrari. “Spesso l'anzianitàè incompatibile con determinati ruoli e responsabilitàâ€Â.
Montezemolo si è poi congratulato con Vettel e la Red Bull e ha definito il caso della bandiera gialla acqua passata.
“Congratulazioni a Vettel e alla Red Bull perché chi vince dopo una stagione così difficile se li merita†ha spiegato. “Ci auguriamo che il prossimo anno saràil contrario. Quest'anno siamo stati comunque protagonisti, avendo la Ferrari lottato per il titolo fino all'ultima gara. La prossima stagione saràimportante, perché dobbiamo pensare a dare una macchina vincente ai nostri pilotiâ€Â.
“Per quanto riguarda il caso della bandiera gialla, in base alle richieste di migliaia di tifosi abbiamo preso la strada più semplice e lineare, chiedendo alla Federazione di guardare con attenzione il video e di chiarire la sua decisione. Ora che ci ha dato il suo punto di vista, per noi il discorso è chiusoâ€Â.
Il presidente della Ferrari infine si è lamentato di una Formula 1 povera di test e in cui regna eccessivamente l'aerodinamica.
"Siamo costruttori, non sponsor: non sono soddisfatto del fatto che non possiamo fare dei test e che non c'è alcuna possibilitàper i giovani piloti di emergere. Inoltre l'aerodinamica sta diventando eccessiva e non permette di approfondire la ricerca sulle nostre vetture di serieâ€Â.
Hanninen-M-Sport, c'è la conferma per Monte Carlo e Svezia: “Finalmente il mio sogno diventa realtàâ€Â
Dopo le prime indiscrezioni della scorsa settimana, lunedì mattina è arrivata la conferma: Juho Hanninen gareggerànei Rally di Monte Carlo e Svezia con una Ford Fiesta RS WRC che verràmessa a disposizione dal Qatar M-Sport World Rally Team.
“Voglio ringraziare Skoda per gli ultimi quattro anni†ha detto Hanninen. “Insieme abbiamo vinto tutti ma purtroppo il programma di due anni che mi hanno offerto non mi avrebbe permesso un salto di qualitàin carriera. La mia massima ambizione è quella di competere nel Mondiale Rally e di poter vincere lì. Ora il mio desiderio è stato esaudito grazie a M-Sportâ€Â.
Il campione europeo in carica cambieràanche co-pilota nel 2013; passeràda Mikko Markkula, il quale leggeràle note ad Andreas Mikkelsen, all'esperto Tomi Tuominen, giàin passato navigatore di Sebastian Lindholm e Toni Gardemeister.
AV Formula si accorda con Arthur Pic e Yann Cunha
La new-entry AV Formula ha provveduto subito a completare la line-up del 2013 ingaggiando Arthur Pic e Yann Cunha.
Entrambi hanno provato per il team di Adrian Valles nei test post-stagionali e sono al secondo anno nella categoria. Pic ha vinto una gara con la DAMS nel 2012 mentre Cunha ha difeso i colori del Pons Racing.
Pic, ottavo nel campionato 2012, ha dichiarato: “Sono entusiasta di aver firmato con AV Formula e sono impaziente di ritornare in pista per lavorare insieme alla squadra. In particolare, l'opportunitàdi collaborare con Philippe Gautheron (ex Barwa Addax in GP2 ai tempi del fratello Charles) è stata fondamentale perché ritengo che sia uno dei migliori ingegneri al di fuori della Formula 1 e i suoi risultati in GP2 parlano da soliâ€Â.
L'AV Formula ha preso il posto del Team RFR a fine anno.
Thomas Biagi sbanca ai BMW Sport Trophy Awards e si garantisce un test con la M3 DTM
Importante riconoscimento per Thomas Biagi lo scorso week end a Monaco di Baviera. Invitato alla la 51° edizione dei BMW Sport Trophy Awards, l’annuale manifestazione che celebra il marchio bavarese nelle competizioni con tutti i suoi “ambasciatori da corsa†nel mondo, il campione italiano GT e pretendente al titolo Superstars è riuscito ad accedere alla finale del BMW Sportpokal.
Tanta la commozione quando si è capito che a vincere il contest e il premio di un test con la M3 campione in carica DTM in palio sarebbe stato proprio Biagi, il quale è stato premiato da un altro bolognese da corsa D.O.C., Alex Zanardi, in presenza anche del gran capo della divisione motorsport Jens Marquardt.
“Ho sognato questo test premio in DTM sin da quando alla cerimonia dello scorso anno fu ufficializzata la cosa; l’ho desiderato più di ogni altra cosa ed è un sogno che diventa realtà†ha commentato il bolognese. “Quando ho visto la BMW M3 DTM è stato amore a prima vista. Ringrazio BMW Motorsport per questa splendida opportunità, da oggi sino al momento del test penserò solo a quello e a come prepararmi al meglio. È il più bel regalo di Natale che potessi ricevere. Ringrazio vivamente Roberto Ravaglia, tutto il ROAL Motorsport, insieme al Team Dinamic, per avermi permesso di arrivare sino qui. È il modo migliore per chiudere un triennio che mi ha visto portare a casa insieme a BMW tre titli, tanti podi e tante vittorie. L’obiettivo è continuare insieme su questa stradaâ€Â.
Un premio che, come ricordato dal driver bolognese, è anche un riconoscimento al grande lavoro svolto negli ultimi anni con BMW Italia con cui ha vinto titoli della Superstars e del GT italiano al debutto nelle due serie. Ora il test con la M3 in versione DTM, giàribattezzato da Thomas “Dream This Momentâ€Â.
Nel contendersi l’ultimo sedile disponibile per il DTM 2013 Biagi troveràun altro italiano, Luca Filippi, che proveràla vettura questa settimana.
Massimiliano Palumbo
Kevin Magnussen approda in DAMS per la stagione 2013
Kevin Magnussen trascorreràla sua seconda stagione in Formula Renault 3.5 con la DAMS.
Il giovane danese della McLaren ha corso tra le fila della Carlin nella sua rookie season in cui ha conquistato una vittoria e ottenuto il settimo posto in campionato.
Magnussen ha svolto tre dei cinque giorni di test post-stagionali con la DAMS ed è risultato il più veloce ad ogni sessione a cui ha partecipato insieme al team francese.
“Sono molto felice di entrare a far parte della DAMS nel 2013 dopo i buoni test†ha detto il 20enne Magnussen. “Fin dal primo giorno mi sono sentito a casa con la squadra e non ho avuto dubbi sulla mia sceltaâ€Â.
“Sono rimasto molto impressionato dal modo in cui il team lavora e i loro metodi sono chiaramente necessari per poter vincere†ha aggiunto. “Nel 2013 voglio vincere il titolo anche se avrò una concorrenza molto competitiva. Abbiamo grandi potenzialitàgrazie all'immenso know-how della squadra e alla mia esperienza nel 2012â€Â.
Magnussen andràa far compagnia al giàconfermato Norman Nato, proveniente dalla Formula Renault 2.0.
Michael Schumacher saràun collaudatore di kart nel 2013
I report secondo cui Michael Schumacher avrebbe svolto un ruolo da collaudatore in F1 nel 2013 erano sbagliati; in effetti gli animi si erano surriscaldati in seguito alle dichiarazioni del tedesco: “Ho firmato un contratto e sarò attivo come collaudatoreâ€Â.
L’intervista era stata rilasciata al settimanale tedesco Stern, ma Bild ha fatto più luce sulla questione: Schumacher saràcollaudatore per il produttore italiano di telai Tony Kart.
“Mi piacciono i kart†ha spiegato il sette volte iridato, “sono sempre stati una grande gioia per meâ€Â.
Stern riporta inoltre che Schumacher non vedrebbe l’ora di togliersi dalla testa la F1 dal 2013 in poi e continua sostenendo che una delle sue nuove passioni sia il paracadutismo:
“Sono ancora un principiante, ma non vedo l’ora di scrollarmi di dosso la F1â€Â.
Davide Cantire
La Turchia potrebbe tornare in calendario, Ecclestone: “Ne stiamo discutendoâ€Â
Sono previste nuove mosse nelle prossime settimane che dovrebbero fare più luce sul possibile rientro in calendario del Gran Premio di Turchia; la tappa aveva abbandonato la Formula 1 al termine del 2011 quando le richieste di Bernie Ecclestone furono considerate eccessive per il rinnovo.
Adesso il giornalista Bob Mackenzie, del Daily Express, ha rivelato che proprio Ecclestone starebbe spingendo per un ritorno, dopo aver abbandonato la pista del ritorno in calendario da parte della Francia.
Vural Ak è l’uomo che starebbe dietro all’improvviso cambio di tendenza per la manifestazione turca: “Conosco Bernie Ecclestone da molti anniâ€Â.
Ak, che sarebbe disposto a pagare 5 milioni di dollari di tasca propria, ha raccontato che Ecclestone ha chiesto una tassa di 26 milioni a stagione.
Il governo turco è intenzionato a versare 13,5 milioni così “dovremmo essere vicini ai 20 milioni complessivi†ha spiegato Ak.
“Ne stiamo discutendo†ha dichiarato Ecclestone. “Ci piacerebbe molto tornare in Turchiaâ€Â.
Davide Cantire
Alonso: “La Ferrari ha fatto bene a chiarire la vicenda di Vettel in Brasileâ€Â
Nonostante le polemiche che ne sono seguite, Fernando Alonso crede che la Ferrari abbia fatto bene ad andare a fondo sulla vicenda del sorpasso di Sebastian Vette a Jean-Eric Vergne durante il Gran Premio del Brasile.
Dopo che la FIA ha chiarito che la bandiera esposta era di colore verde, la Ferrari ha accettato la risposta.
Anche se il driver spagnolo era rimasto fuori dall’intera vicenda, intervistato alle Finali Mondiali della Ferrari a Valencia, ha voluto appoggiare le parole del suo team principal Stefano Domenicali.
“Circolavano un sacco di video e immagini sul web e i nostri tifosi esigevano una spiegazione, quindi era giusto che la Ferrari facesse più luce sulla questione rivolgendosi alla FIA per un chiarimento.
“Abbiamo ottenuto una risposta e tutto si è sistemato; io sinceramente non ci ho badato molto, ma era giusto nei confronti dei tifosiâ€Â.
Alonso ha poi risposto alle polemiche legate al suo nome in Germania (patria, lo ricordiamo, del tre volte campione del Mondo in carica Vettel): “Francamente non mi interessa sapere che opinione hanno di me in Germania o altrove, quello che so è che la gente che incontro per strada mi abbraccia e mi chiama ‘gladiatore’ o ‘samurai’â€Â.
Davide Cantire
Roma saràla prima cittàeuropea ad organizzare un evento di Formula E
La FIA Formula E Championship correràa Roma nell'ambito della stagione inaugurale che si terrànel 2014.
La capitale italiana è la prima cittàeuropea a firmare un accordo con la serie con le vetture a ruote coperte dotate di motore elettrico e la seconda mondiale dopo Rio de Janeiro.
L'evento è stato lanciato con un'esibizione svolta attorno al Colosseo da Lucas di Grassi al volante di un prototipo di quella che saràuna Formula E.
Il CEO della Formula E Holdings Alejandro Agag ha dichiarato: “Siamo onorati di avere Roma a bordo come la prima cittàeuropea ad ospitare la Formula E, dal momento che l'Italia è rinomata per la sua passione del motorsport, l'esperienza e innovazione tecnologicaâ€Â.
Il presidente della FIA Jean Todt ha aggiunto: “Per me è un grande piacere annunciare questo evento a Roma, che ha espresso il suo forte interesse ad ospitare una gara. Il contrasto tra la Formula E e la ricca storia antica di Roma faràincuriosire molti fans e mediaâ€Â.
In totale dovrebbero essere dieci le cittàche verranno incluse nel calendario 2014.
Rahal Letterman Lanigan manda in pensione la M3 GT e accoglie la Z4
Rahal Letterman Lanigan Racing sostituiràcavallo di battaglia nel corso della prossima stagione dell’American Le Mans Series e usufruiràdella BMW Z4 declinata in versione GTE al posto della M3 GT usata finora. La compagine statunitense ha cominciato a gareggiare con la M3 GT nel 2009 e l’anno seguente ha vinto sia la classifica riservata alle squadre sia la graduatoria destinata alle case costruttrici, prima di accaparrarsi anche il titolo piloti nel 2011.
“Questo cambio di modello dimostra che siamo totalmente concentrati sulla Z4 in qualitàdi vettura Gran Turismo adattabile ad ogni tipo di evento†ha affermato Jens Marquardt, responsabile di BMW Motorsport. “Questa automobile ha conseguito numerosi successi nella categoria GT3 e dimostrato le proprie qualitàtrionfando in diverse competizioni. Mi auguro che la Z4 svolga inoltre un ruolo rilevante pure nell’American Le Mans Seriesâ€Â.
Gabriele Sbrana
Marco Wittmann promosso titolare: è lui una delle due novitàBMW per il 2013!
Marco Wittmann ce l’ha fatta: il giovane pilota tedesco, che ha speso la stagione appena conclusa come test driver di BMW, è stato promosso titolare e occuperàuno dei due posti messi a disposizione dalla Casa bavarese per il DTM 2013 in virtù dell’ampliamento della propria line-up da sei a otto vetture.
La notizia è stata ufficializzata dal boss di BMW Motorsport in persona, Jens Marquardt, il quale ha commentato: “Durante tutto l’anno Marco si è preparato intensamente per quest’opportunità, è stato sempre presente e conosce ogni dettaglio di team e vettura come e quanto gli altri pilotiâ€Â.
“Nel corso dei test ha mostrato una crescita continua e di essere del tutto all’altezza di un posto da titolareâ€Â, ha aggiunto Marquardt. “In base a tutto questo, si è meritato ampiamente la chance di correre con noi nel 2013â€Â.
Wittmann, che ha compiuto 23 anni lo scorso 24 novembre, si è fatto le ossa in Formula BMW nel 2007 e 2008 ed è poi passato in Formula 3 Euro Series, categoria nella quale ha corso tre anni e ha raggiunto la piazza d’onore nella classifica generale sia nel 2010 che nel 2011: nel DTM ritroveràcome rivali proprio i due piloti che gli tolsero la gioia del titolo, ovvero Edoardo Mortara e Roberto Merhi.
Con gli altri sei drivers giàconfermati, BMW è adesso alla ricerca dell’ultimo tassello da inserire in organico. La decisione verràsicuramente presa in queste settimane e con tutta probabilitàscaturiràdall’esito dei test programmati dalla Casa bavarese per la prossima settimana sull’Estoril, ai quali parteciperàanche l’italiano ex GP2 Luca Filippi – che nei giorni scorsi ha giàavuto modo di prendere contatto con la M3 DTM.
Le due vetture aggiuntive, che equipareranno il contingente di BMW a quello delle rivali Audi e Mercedes a partire dalla prossima stagione, verranno affidate in gestione al Team BMW MTEK capitanato da Ernest Knoors.
Massimiliano Barzotti
Sydney, Gara 2: Il trionfo di Davison segna la fine di un'era, Lowndes conserva il secondo posto in campionato
Will Davison domina la gara finale del campionato V8 Supercars 2012 sul tracciato cittadino di Sydney Homebush, all'interno dell'Olympic Park.
Il pilota del Ford Performance Racing ha strappato il comando della corsa al poleman Garth Tander con un avvincente sorpasso al quinto giro per poi restare davanti fino al termine delle danze.
Tander successivamente ha perso numerose posizioni a causa di una foratura che lo ha relegato al 16esimo posto mentre il compagno James Courtney, che inseguiva in terza posizione, ha ceduto la piazza d'onore a Craig Lowndes durante il valzer finale dei pit-stop.
Con il secondo posto odierno Lowndes ha confermato lo stesso piazzamento nella classifica assoluta a scapito del rivale Mark Winterbottom, che ha avuto un finale di stagione a dir poco disastroso; l'ex title contender anche oggi non è stato baciato dalla fortuna poiché alla prima curva è finito contro le barriere spinto da James Moffat, di conseguenza ha subito una foratura e una penalitàin pit-lane, dunque ha chiuso 18esimo.
Jamie Whincup, il campione della serie, ha rimontato dalla 24esima posizione in griglia alla quinta finale dietro a Tim Slade.
Nella gara di domenica sono da sottolineare i due periodi di safety car causati dalla vettura di Shane van Gisbergen e dalla collisione tra Michael Patrizi e Greg Murphy. Ritiro anche per Alexandre Premat.
La serie passeràdal 2013 ad una nuova era costituita dalla presenza di Nissan e Mercedes, che andranno a sfidare le giàpresenti Holden e Ford.
Stefano Chinappi
HRT non trova acquirenti, la FIA non ci pensa due volte e la elimina dall'entry-list 2013
Manca soltanto la scritta “The Endâ€Â: sta per terminare infatti la breve ed intensa esperienza di HRT in Formula 1.
La squadra spagnola non è riuscita a trovare un acquirente prima della scadenza dettata dalla FIA per l'annessione dell'entry-list 2013, da cui è appunto assente.
A nulla sono valsi i tentativi della compagine spagnola di accaparrarsi il contributo economico dei cinesi dopo la decisione dei proprietari della Thesan Capital di vendere la società.
Secondo Autosport, il team attualmente sta lavorando per pagare i suoi creditori e l'intento sarebbe almeno quello di chiudere senza debiti non pagati.
Nata nel 2010 come Campos Meta, la squadra è stata diretta in un primo periodo dall'ex Jordan e Midland Colin Kolles sotto il nome di Hispania. Diventata HRT a metàstagione 2011 con l'ingresso della Thesan Capital, il team ha trasferito la sua base a Madrid nel tentativo di rilanciare l'immagine del team e ha nominato come boss Luis Perez-Sala.
Un ulteriore colpo inferto al morale della squadra è stata la sconfitta nel confronto diretto con Marussia per l'11esimo posto nel costruttori.
Riguardo l'entry-list stranamente mancano alle voci dei piloti Sauber Nico Hulkenberg ed Esteban Gutierrez, così come per Toro Rosso con Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne, Force India con Paul di Resta e Caterham nei confronti di Charles Pic. Sergio Perez e Lewis Hamilton, new-entries in McLaren e Mercedes, avranno i #6 e #10.
Entry-list 2013
N. Pilota Nome completo team Chassis/Motore 1 Sebastian Vettel Infiniti Red Bull Racing Red Bull-Renault 2 Mark Webber Infiniti Red Bull Racing Red Bull-Renault 3 Fernando Alonso Scuderia Ferrari Ferrari 4 Felipe Massa Scuderia Ferrari Ferrari 5 Jenson Button Vodafone McLaren-Mercedes McLaren-Mercedes 6 Sergio Perez Vodafone McLaren-Mercedes McLaren-Mercedes 7 Kimi Raikkonen Lotus F1 Team Lotus-Renault 8 tba Lotus F1 Team Lotus-Renault 9 Nico Rosberg Mercedes GP Petronas F1 Team Mercedes 10 Lewis Hamilton Mercedes GP Petronas F1 Team Mercedes 11 tba Sauber F1 Team Sauber-Ferrari 12 tba Sauber F1 Team Sauber-Ferrari 14 tba Sahara Force India F1 Team Force India-Mercedes 15 tba Sahara Force India F1 Team Force India-Mercedes 16 Pastor Maldonado Williams F1 Team Williams-Renault 17 Valtteri Bottas Williams F1 Team Williams-Renault 18 tba Scuderia Toro Rosso Toro Rosso-Ferrari 19 tba Scuderia Toro Rosso Toro Rosso-Ferrari 20 tba Caterham F1 Team Caterham-Renault 21 tba Caterham F1 Team Caterham-Renault 22 tba Marussia F1 Team Marussia-Cosworth 23 tba Marussia F1 Team Marussia-CosworthRoger Penske vuole Tony Stewart alla Indy 500, giàpronta una macchina
“Tony, cosa ne pensi di fare il double a Indy quest’anno? Sei disponibile?†Così il ‘Capitano’ Roger Penske si è rivolto a Tony Stewart sul palco della cerimonia di premiazione NASCAR, vinta dal suo team con Brad Keselowski, offrendogli una monoposto.
Sulle prime il pubblico in platea non ha potuto far altro che ridere, ma dopo poco Penske ha ripreso in mano il microfono e ha detto: “Se vuole farlo gli darò un’autoâ€Â, insistendo sulla serietàdella precedente affermazione. “Ne abbiamo giàparlato in privato, stasera vista l’occasione ho voluto renderlo ufficialeâ€Â.
Sebbene Stewart abbia rifiutato di rispondere a caldo, successivamente ha dimostrato un certo interesse verso la proposta di Penske, affermando come la Indy 500 sia ancora la gara che ha sempre sognato di vincere da bambino. Prima di passare alle Stock-Car la sua carriera nel mondo delle ruote scoperte era ben avviata grazie ai continui successi nelle gare USAC e Sprint Cars.
“Quando ho deciso di andare in NASCAR sapevo che non avrei più potuto correre ad Indianapolis, devi rassegnarti e vivere in pace con questa scelta†disse lo scorso gennaio ad inizio stagione.
Le precedenti ‘double’ di Strewart ad Indianapolis e Charlotte risalgono al 1999 quando concluse nono ad Indy e quarto a Charlotte, ed al 2001 quando si piazzò sesto alla 500 e terzo alla Coca-Cola 600. Cinque sono le sue partecipazioni alla Indy 500, con il quinto posto del ’97 come miglior risultato.
Roberto Del Papa
Portero de los Funes strizza l'occhio alla IndyCar
Il magnifico circuito di Portero de los Funes potrebbe ospitare la IndyCar in un prossimo futuro; a rivelarlo è il magazine argentino Corsa che in una recente intervista al ministro della provincia di San Luis Adelaida Muniz ha parlato dei futuri piani dell’impianto sudamericano.
“I nostri propositi per i prossimi tre anni sono quelli di effettuare quattro gare a stagione†ha detto la Muniz. “La SuperTC 2000 e la Top Race V6 sono confermati, ma a vorremmo avere qualcosa di livello internazionale e la IndyCar è il nostro obiettivoâ€Â.
Il FIA GT1 World Championship ha visitato per ben tre volte il circuito argentino, nel 2008 e nel biennio 2010-2011.
Roberto Del Papa