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Motorinside
Trapelata la prima bozza del calendario 2013
In attesa di una probabile ufficializzazione in occasione delle gare del Motor Show il 7 dicembre, è trapelata una prima bozza del nuovo calendario 2013 della Superstars.
Numerose le variazioni rispetto a quest’anno: mancano le tappe del Mugello, Spa, Pergusa, Hungaroring e Vallelunga mentre sono state spostate da inizio a fine campionato Imola e Donington.
New entry invece per Brno (concomitante con la 24 ore del Nurburgring), Slovakia Ring, Portimao (saltata quest’anno per motivi economici) e Zolder.
La tappa da assegnare il 13 ottobre potrebbe essere un ballottaggio tra Vallelunga, sempre collocata a inizio ottobre, e qualche buona offerta da uno dei tanti nuovi impianti spagnoli.
Per quanto riguarda invece la gara extraeuropea da assegnare, tutto fa supporre che si tratti di Sentul, saltata all’ultimo momento quest’anno e giàannunciata per il 2013. A meno di un chiacchierato, quanto clamoroso, sbarco in America.
Calendario provvisorio 2013
7 aprile – Monza
19 maggio – Brno
9 giugno – Slovakia Ring
23 giugno – Zolder
21 luglio – Portimao
1 settembre – Donington
29 settembre – Imola
13 ottobre – TBA (Italia o Spagna)
*gara extra europea da confermare
Massimiliano Palumbo
La Malesia potrebbe lasciare la Formula 1 dopo il 2015
Il boss del Gran Premio della Malesia, Razlan Razali, ha ammesso che Sepang potrebbe ospitare la sua ultima gara di Formula 1 nel 2015.
“Anche se è troppo presto per pensare all'estensione del contratto, se vogliamo che l'evento abbia successo dobbiamo far sì che l'enorme barca di soldi che spendiamo per la Formula 1 ottenga un ritorno a livello di spettatori sul circuito. La FOM per questo deve aiutarci†ha detto Razali a Isportconnect.
“Mettiamola così, nel caso in cui decidessimo di andare oltre il 2015 avremo diversi punti chiave da discutere che intenderemo cambiare, a cominciare dall'orario di partenza del Gran Premioâ€Â.
Nessun Gran Premio di Francia nel 2013?
La Francia non tornerànel 2013, secondo il quotidiano sportivo L'Equipe.
Con il rinvio al 2014 del primo Gran Premio del New Jersey, per la sua sostituzione si era fatta avanti l'ipotesi di un evento transalpino al Paul Ricard o a Magny-Cours.
Ma L'Equipe ha sottolineato come la FFSA, ovvero la federazione francese, non abbia ricevuto alcuna richiesta da parte dei funzionari dei due circuiti per poter ottenere l'accesso al calendario 2013.
Il termine era in vigore fino a martedì poiché ai primi di dicembre si terràl'ultimo Consiglio Mondiale, dove verranno stabilite le ultime modifiche al calendario provvisorio del 2013.
Pirelli vuole vedere chiaro sul futuro: “Abbiamo bisogno di risposteâ€Â
Il responsabile del reparto corse della Pirelli Paul Hembery ha sollecitato la FIA a prendere una decisione in merito ad un eventuale rinnovo oltre il 2013.
“Vorremmo avere una risposta dalla FIA in merito al nostro futuro in Formula 1†ha dichiarato Hembery. “Non è facile decidere in poche settimane le sorti di 300-400 personeâ€Â.
L'inglese ha anche svelato un cambiamento radicale delle mescole per il 2014.
“Nel 2014 non cambieranno soltanto le monoposto; se dovessimo proseguire la nostra avventura in F1 anche le gomme subiranno pesanti modificheâ€Â
Andrea Giustini
Whitmarsh: “Faremo tesoro dell'esperienza maturata nel 2012â€Â
Martin Whitmarsh invita la McLaren a non ripetere in futuro gli errori compiuti nella stagione 2012.
La compagine di Woking ha infatti dimostrato in diverse occasioni di possedere il mezzo migliore, tuttavia l'affidabilitàprecaria e l'errato sviluppo di alcuni componenti hanno impedito a Jenson Button e Lewis Hamilton, che verràsostituito il prossimo anno da Sergio Perez, di combattere fino all'ultimo per il titolo.
“La stagione appena terminata si è rivelata più difficile del previsto†ha commentato il boss McLaren. “Sin dall'inizio abbiamo avuto un ottima vettura, purtroppo però abbiamo commesso alcuni errori che non ci hanno permesso di combattere per i due titoliâ€Â.
“Nel 2013 cercheremo di essere perfetti; partiamo da una buona baseâ€Â.
Whitmarsh si è anche soffermato sul contatto di cui è stato vittima Hamilton ad Interlagos.
“A mio parere è stato un incidente di gara; sono dispiaciuto per Lewis che non ha concluso la sua avventura con noi nel migliore dei modiâ€Â.
Andrea Giustini
Selezionate date e locations dei test pre-stagionali 2013
Sono state decise le date per i test pre-stagionali del 2013 della Formula Renault 3.5.
Si cominceràda dove si è lasciato, ovvero al Motorland Aragon di Alcaniz, che ospiteràla prima tappa invernale il 22-23 febbraio. Il testimone verràceduto poi al Paul Ricard l'8-9 marzo e due settimane dopo al Circuit de Catalunya (19-20 marzo).
Kobayashi, la Formula 1 è ancora possibile: i tifosi donano 600.000 euro al giapponese
Dopo aver perso il sedile in Sauber a favore di Esteban Gutierrez, Kamui Kobayashi ha creato prima del week-end di Interlagos una pagina web dedicata alle donazioni in cui viene data la possibilitàai tifosi di aiutare il pilota giapponese a rimanere in Formula 1.
Kobayashi ha annunciato di aver raccolto finora 65.813.672 yen (600.000 euro) e ha voluto ringraziare i suoi sostenitori per il generoso contributo economico.
Anche se questi 600.000 euro non sono abbastanza per garantirgli un altro sedile in F1, Kobayashi ha ammesso di essere in trattative con un altro team (Force India?) e le sue chance di restare nel Circus potrebbero lievitare mediante l'arrivo di un nuovo sponsor.
Luiz Razia: “Trattative aperte con Force India, Caterham e Marussiaâ€Â
Luiz Razia ha confidato di trovarsi in trattative con Force India, Caterham e Marussia per un sedile da titolare nel 2013.
Il brasiliano, che ha chiuso al secondo posto il campionato GP2 2012, ha ammesso ad Agencia Estadio: “Sto trattando con tutte e tre le squadre ma c'è ancora una possibilitàdi chiudere un accordo con la Force Indiaâ€Â.
“Ma non posso permettermi di essere esigente†ha aggiunto. “Non sono ancora un pilota di Formula 1 ma un aspiranteâ€Â.
“Per fortuna ho buoni rapporti nel Circus. In Formula 1 si richiede non tanto quello che ti meriti ma ciò che si può ottenere. Mi piacerebbe avere qualcosa di ufficiale dai primi di dicembre, in modo da potermi rilassare di più per il Natale. Forse la settimana prossima sapremo qualcosaâ€Â.
Jaime Alguersuari: “Il mio futuro può aspettareâ€Â
Il futuro agonistico di Jaime Alguersuari potrebbe essere svelato non prima di gennaio 2013.
L'ex pilota della Toro Rosso, il quale ha svolto quest'anno il ruolo di tester per la Pirelli ed è stato accostato di recente alla Force India, ha rivelato al quotidiano spagnolo AS che “potremmo non essere in grado di comunicare qualcosa fino al prossimo gennaio o magari saprete tutto nei prossimi giorni. Nulla è stato ancora decisoâ€Â.
Alguersuari ha approfondito il discorso relativo ai cosiddetti piloti paganti che avrebbero più facilmente accesso alla Formula 1 rispetto a quei talenti senza portafogli.
“Per fortuna o purtroppo, la F1 non è la MotoGP. Se Stoner s'infortuna, non c'è un sostituto in grado di competere con Pedrosa e Lorenzo. In F1 ci sono dieci candidati per un solo sedile. Non sono necessari soltanto il merito, il talento, le performance precedenti e l'esperienzaâ€Â.
Interlagos, Pagelle: Tris di Vettel e Red Bull imperiale
La gara di Interlagos, che ieri ha sancito la fine della turbolenta stagione 2012 di F1, verràricordata sicuramente come uno dei più intensi finali degli ultimi anni, non paragonabile forse alla sola annata 2007, la quale rese possibile il miracolo di Kimi Raikkonen all’esordio in rosso e la disfatta di un Lewis Hamilton ancora troppo inesperto per gestire una lotta non solo iridata ma anche interna al proprio team.
La perseveranza e la forza con cui Sebastian Vettel ha disputato uno dei Gran Premi più difficili dell’anno e della sua carriera è emersa in tutto il suo splendore da quando quell’impatto al primo giro aveva fatto balzare alle stelle la speranza di tutti i tifosi ferraristi e precipitare all’inferno la sicurezza del due volte campione del Mondo in carica; tant’è che Vettel dichiareràdi essersi messo a piangere subito dopo il crash nell’illusione di avere irreparabilmente danneggiato la propria vettura.
Passa appena un giro e dai box giunge la più limpida delle notizie: la RB8 non sembra aver subito danni compromettenti e quindi non ci saràbisogno neanche di una sosta improvvisa ai box; da allora Vettel risorge e comincia la sua implacabile cavalcata per giunta su un asfalto reso umido dalla pioggia, che ricorderàai molti la sua prima vittoria in carriera proprio sul bagnato della pista italiana di Monza.
Interlagos 2012 sancisce la definitiva consacrazione di un Campione con la C maiuscola nel novero delle superstars della Formula 1 (solo Prost, Fangio e Schumacher possono guardarlo dall’alto dell’albo d’oro dei più vittoriosi di sempre).
Se da una parte quindi per una volta si è assistito alla piena soliditàtecnica della Red Bull, tant’è vero che Newey, Horner e compagnia rimangono preoccupati che il tedesco possa non finire la corsa con la vettura intatta, dall’altra troviamo ennesima conferma di una Ferrari davvero troppo lenta per giocarsela alla pari coi propri avversari.
Paradossalmente se nella giornata di ieri Fernando Alonso avesse guidato una Force India, adesso staremmo lodando il suo terzo titolo iridato, o magari lo avremmo fatto giàda qualche Gran Premio; quello del pilota spagnolo è stato chiaramente il suo miglior anno da quando milita nella massima serie motoristica, provato dal fatto di aver sempre centrato la zona punti eccetto a Spa e a Suzuka dove non ha potuto completare nemmeno la prima curva a causa degli incidenti in cui è rimasto coinvolto alla partenza.
La forte debolezza tecnica ha penalizzato tutta la stagione di una Ferrari mai seriamente dominatrice della stagione, in cui lo sviluppo si è fermato praticamente dopo l’ultima vittoria in Germania e in cui è stata perennemente costretta a recuperare uno svantaggio cumulato nel pomeriggio delle qualifiche, tallone d’Achille imperdonabile per gli uomini del Cavallino.
L’esempio della Force India non è uscito a caso: Nico Hulkenberg ha disputato una gara sensazionale ieri in terra brasiliana, riuscendo a indovinare una buona partenza e scavalcando subito Alonso dopo che questi era andato dritto alla S do Senna per l’asfalto scivoloso. Poteva essere una seria occasione per riportare la scuderia di Vijay Mallya sul podio dopo l’ultimo (e unico) conquistato a Spa da Giancarlo Fisichella nel 2009, ma vuoi la troppa foga del tedesco in un momento in cui stava duellando per la testa della corsa, vuoi anche una scarsa trazione del suo mezzo arriva l’impatto con l’incolpevole Hamilton che gli concede solamente la quinta posizione finale.
Insomma, si chiude una delle stagioni più pazze ed entusiasmanti degli ultimi anni e si rimanda il tutto a un 2013 molto promettente visti i vari cambi di casacca, e con la promessa di un campionato altrettanto scatenato.
Chi sale
Sebastian Vettel (voto: 10) – Appare quasi scontato che il tedesco neo triplice campione del Mondo si trovi primo in questa ideale classifica dei giudizi, ma dopo mostrato ieri non poteva essere altrimenti; una gara in salita sin dal primo giro in un week-end dove non aveva mai mostrato di poter imporre il suo dominio data la strapotenza di una McLaren dell’ultim’ora. Vettel merita sacrosantamente questo titolo a dispetto di tutti i suoi detrattori che fino a due giri dalla fine invocavano un improvviso quanto improbabile cedimento del suo tanto bistrattato alternatore.
Lewis Hamilton e Jenson Button (voto: 9) – Se le condizioni meteo avessero parlato prevalentemente di gara asciutta lo strapotere della McLaren avrebbe incontrovertibilmente portato ad una sacrosanta doppietta, e di conseguenza al secondo posto costruttori; la pole position di Hamilton così come il secondo posto di Button erano alquanto indicativi e i due hanno pensato bene, durante i primi giri, di far divertire i tifosi con un degno spettacolo innescando fin dalle prime curve una bagarre interrotta solamente dalla grande arrembata di Hulkenberg e della sua Force India. Il primo dei due driver inglesi finisce incolpevolmente nella trappola spalancando i cancelli della vittoria al secondo che può chiudere il suo anno così come lo aveva aperto a Melbourne.
Felipe Massa (voto: 8,5) – Sempre a livelli eccelsi considerata la scarsa competitivitàdella sua Ferrari, il brasiliano sfoggia la sua forma migliore davanti a suoi tifosi, nella sua San Paolo; si rende protagonista di un’ottima partenza (campo in cui quest’anno non ha mai sfigurato) e alla prima curva è giàdietro il leader Hamilton. Cavallerescamente cede la propria posizione per ben due volte ad Alonso, in lotta per il Mondiale, per terminare assieme al compagno sul podio e promette la stessa condizione fisica (e soprattutto) mentale per il 2013. Non ci resta che auguraglielo anche noi…
Fernando Alonso (voto: 8) – In gara doveva raggiungere il minimo risultato del terzo posto per sperare ancora nel titolo e aspettare l’esito del piazzamento di Vettel, ma lui riesce a fare di meglio: arriva secondo; Di più proprio non si poteva fare, e nonostante Hulkenberg e Hamilton gli facilitino non di poco la cosa, è indubbio constatare la lucida visione di gara dello spagnolo unita al vigore con cui conduce la stessa dopo una partenza fulminante che dalla settima posizione lo catapulta sino alla quarta in poche curve. Dopo un giro è giàterzo per effetto della staffetta con Massa e per ben due volte nel corso della gara è lui il nuovo campione del Mondo; peccato che quando conta veramente, ovvero allo sventolare della bandiera a scacchi, le cose stiano diversamente ma non c’è nulla che si possa recriminare nella gara brasiliana. Come affermato dallo stesso Alonso: “Il Mondiale non lo abbiamo perso qui, ma altroveâ€Â.
Nico Hulkenberg (voto: 7,5) – Il tedesco, fresco di contratto con la Sauber, dàun’ottima soddisfazione ai suoi ex compagni centrando un quinto posto che paradossalmente ha un gusto smaccatamente amaro per la performance mostrata ad Interlagos; partito benissimo, sfrutta l’errore un po’ grossolano di Alonso alla prima curva e si mette alle calcagna delle due McLaren che davanti intanto fanno bagarre, quindi le raggiunge e ha la meglio su Button. Al momento del sorpasso su Hamilton che potrebbe farlo balzare in testa la foga ha la meglio e avviene quanto giàraccontato; a questo punto accumulato un distacco incolmabile per effetto di un drive-through immeritato a mio parere, deve accontentarsi del quinto posto.
Vitaly Petrov (voto: 7) – Il suo 11esimo posto in classifica fa rivedere le streghe ai colleghi-rivali della Marussia i quali fino a poche tornate dal traguardo erano ancora sulle spine per la condotta di Charles Pic (accasatosi proprio in Caterham per il 2013); diciamo subito che è un risultato paragonabile a una vittoria per la scuderia di Tony Fernandes ma che indubbiamente è reso possibile dalle varie condizioni della pista e dai vari ritiri altrui.
Chi scende
Kimi Raikkonen (voto: 5,5) – Mai in palla durante tutto il week-end, specialmente in qualifica dove riesce a far persino peggio della Ferrari malridotta di Fernando Alonso a dimostrazione ancora una volta di quanto la Lotus sia debole sotto regime di basse temperature; in gara poi non riesce proprio a mantenere il controllo di una vettura in costante sovrasterzo, l’asfalto scivoloso di certo non lo aiuta. Un punto non cambia nulla, ma il finlandese esce a testa alta dal suo primo Mondiale dopo il rientro in F1 con un grandioso terzo posto.
Nico Rosberg (voto: 4) – Completamente anonimo e mai veramente all’altezza del proprio veterano e pensionato compagno di scuderia (Michael Schumacher – voto: 7) che forse faràriflettere il tedesco su un’annata in cui, a parte l’unica gioia della vittoria in Cina e il podio a Monaco, non è mai stato veramente determinante. A differenza del nuovo acquisto Hamilton, Rosberg non ha mai dato segnali incoraggianti per un 2013 che si spera possa ribaltare di nuovo la bilancia a suo favore.
Romain Grosjean (voto: 3) – Sempre più in bilico per un rinnovo che stenta ad arrivare, il francesino più pericoloso del Circus (si fa per dire) non fa bella figura davanti ai vertici della suo team che lo vedono uscire di scena un po’ ridicolmente per un errore facile da perdonare se sei un esordiente, non molto quando militi in una scuderia che nel 2013 pretende risultati importanti (vista la vittoria raggiunta ad Abu Dhabi da Raikkonen e vista la nuova sponsorizzazione della Coca-Cola col marcio dell’energy drink “Burnâ€Â).
Davide Cantire
Slideshow: SiSchumacher potrebbe rivestire un ruolo manageriale in Mercedes
Michael Schumacher si è dichiarato favorevole a rivestire nel prossimo futuro un ruolo manageriale in Mercedes.
Il sette volte campione del Mondo, che ha dato l'addio alla F1 su pista ad Interlagos, potrebbe diventare consulente alla corte della squadra di Brackley, come successe giàai tempi della Ferrari dopo il primo ritiro.
“Per ora non c'è nulla di concreto†ha commentato. “Prima voglio riabbracciare la mia famiglia e se dovesse avanzare tempo potrei acconsentire ad un ruolo manageriale in Mercedesâ€Â.
Andrea Giustini
Montezemolo: “Sconfitta amara, nel 2013 serviràuna macchina più competitivaâ€Â
All'indomani della sconfitta nel Mondiale Piloti rimediata da Fernando Alonso nei confronti di Sebastian Vettel, è intervenuto il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo il quale ha detto che richiederàun'analisi molto approfondita per avere una macchina competitiva fin dall'inizio di stagione.
“Quello che è avvenuto quest'anno si somma a quanto accaduto l'anno scorso. Su questo chiederò un’analisi molto approfondita e miglioramenti organizzativi e di metodo perché l'anno prossimo vogliamo avere una macchina vincente dalla prima gara, cosa che non è avvenuta negli ultimi due anniâ€Â.
Montezemolo poi ha commentato l'atto finale del Brasile: “Certamente non aver vinto è un grande rimpianto e un grande rammarico perché noi vogliamo vincere sempre e ci siamo andati vicino. Sono orgoglioso del lavoro fatto dalla squadra per avere realizzato la vettura più affidabile, per non aver mai sbagliato nelle strategie e nei cambi gommeâ€Â.
“La squadra ha fatto fino in fondo il suo dovere. Anche se nelle ultime cinque gare siamo stati la scuderia che ha senato più punti, anche se mi ha fatto piacere ieri avere i nostri due piloti sul podio, è mancata una vettura più veloce che ci permettesse di partire avanti in qualifica. Questo è stato il vero problema della nostra stagioneâ€Â.
Come reagiràAlonso alla seconda batosta in tre anni al fotofinish? Montezemolo risponde così.
“Reagiràcome tutta la squadra: il team lavorando per avere fin dalla prima gara quello che chiedo a tutti, cioè una vettura che nasca bene e sia subito competitivaâ€Â.
“Quanto alla macchina, Fernando in parte ha ragione, a condizione che nel 2013 manteniamo questo straordinario livello di affidabilitàche ci ha permesso di essere secondi sia nel campionato Piloti che in quello Costruttori. Però abbiamo bisogno di una vettura più veloce, ha ragioneâ€Â.
Christian Horner: “Mai assistito ad una gara più stressante di quella di Interlagosâ€Â
Christian Horner conviene con Sebastian Vettel nel reputare la gara di Interlagos come “la più stressante da quando sono in F1â€Â.
Il team principal Red Bull ha dichiarato di aver temuto il peggio a seguito del contatto tra il suo pupillo e Bruno Senna, avvenuto alla prima curva.
“Non ho mai visto una partenza più caotica di quella†ha commentato. “Ammetto di aver pensato al peggio quando ho visto Bruno centrare Sebastian. Fortunatamente la macchina non ha subito danni gravi e la corsa è continuataâ€Â.
“La strategia è stata più volte modificata a causa dell'intensitàvariabile della pioggia; negli ultimi giri era difficile rimanere in pista a causa dell'asfalto non del tutto asciuttoâ€Â.
Horner ha inoltre aggiunto di non aver dato mai peso all'operato degli avversari, in particolare della Ferrari.
“Una delle chiavi di volta per vincere è stata quella di essersi concentrati esclusivamente su noi stessi, non abbiamo mai pensato di marcare Fernando (Alonso); sarebbe stato un grande erroreâ€Â.
Andrea Giustini
Bottas vuole un posto da titolare in Williams: “Posso crescere ancora, non ho mostrato tutto il mio potenzialeâ€Â
Valtteri Bottas vuole correre il mondiale Formula 1 2013. Il ruolo di collaudatore ricoperto in questa stagione va stretto al finnico della Williams, che punta ad essere promosso primo pilota in seno al team di Grove.
Bottas sarebbe vicino alla firma di un contratto che lo porterebbe ad affiancare Pastor Maldonado nella line-up dei piloti della squadra di Sir Frank Williams. La sua posizione è in parte agevolata dal ruolo dirigenziale che il suo manager, Toto Wolff, ricopre nel consiglio direttivo della scuderia.
Nel corso del 2012 il driver finlandese ha partecipato ad alcune sessioni di prove libere in sostituzione di Bruno Senna, mettendo a segno prestazioni di rilievo. “L’opportunitàche ho avuto quest’anno è molto importante per la mia carriera, perché mi ha permesso di mettermi in mostra e dimostrare il mio valore. Ora però ho bisogno di tornare a correre regolarmente per continuare il mio percorso di crescita e non c’è posto migliore della Formula 1 per farlo. Nell’ultima parte dell’anno ho guidato poco e questo si è ripercosso sulla mia velocitàdi adattamento alla vettura, soprattutto sui circuiti che non conoscevoâ€Â.
“Io ho fatto tutto il possibile per dimostrare di meritare un posto da titolare e sono sicuro che con un po’ di esperienza in più potrei fare anche meglio†prosegue Bottas. “Mi auguro che il team abbia capito che il mio potenziale è più ampio di quanto ho dimostrato fino ad oraâ€Â.
Edoardo Vercellesi
Mads Ostberg si accorda con il Qatar M-Sport World Rally Team
Mads Ostberg è il secondo pilota, dopo Nasser Al-Attiyah, ad essere stato scelto dal Qatar M-Sport World Rally Team per la stagione iridata targata 2013.
L'ex pilota del Team Adapta, che ha vinto il suo primo rally mondiale in Portogallo e ha chiuso il campionato 2012 al quarto posto a soli 5 punti di distacco da Jari-Matti Latvala, saràaccompagnato in questa esperienza, la prima da ufficiale, dal fedele co-pilota Jonas Andersson.
“Sono davvero felice di essere stato scelto dal team e di poter continuare a lavorare a stretto contatto con M-Sport nella prossima stagione†ha detto Ostberg. “Abbiamo lavorato con la stessa macchina (Ford Fiesta RS WRC) per due anni e sappiamo la bontàtecnica sia della squadra che della vettura. Penso che faremo una buona stagione visto che non dovremo abituarci a troppi cambiamentiâ€Â.
“Saràsicuramente una grande sfida e mi auguro di poter continuare sulla falsariga di quello che siamo riusciti a fare nel 2012â€Â.
Malcolm Wilson, patron della M-Sport, ha aggiunto: “Le prestazioni di Mads quest'anno sono state impressionanti perché è sempre stato veloce e la maturitàdimostrata anche sulle superfici in asfalto dimostra che può dichiararsi pronto a fare il passo successivo nella sua carriera. Ha la tesa di un anziano sulle spalle di giovane e sono sicuro che vedremo delle ottime prestazioni il prossimo annoâ€Â.
La M-Sport, che avràcome title sponsor il Qatar, comunicheràil nome del secondo pilota per il Rally di Monte Carlo a breve.
Qatar e M-Sport uniscono le forze per il 2013
La M-Sport ha ottenuto il sostegno del Qatar per schierare tre Fiesta RS WRC nel 2013. A rivelarlo è stato il boss del nuovo Qatar M-Sport World Rally Team Malcolm Wilson.
Si è rivelato importante il coinvolgimento di Nasser Al-Attiyah, il quale potràcompetere in sette gare della stagione in una delle tre auto del team.
“Siamo lieti di dare il benvenuto ad un partner prestigioso come il Qatar nel 2013†ha detto Wilson. “La partnership con Nasser e lo Stato del Qatar consentiràad M-Sport di continuare a rimanere al vertice di questa categoria. Dal momento che la stagione 2012 si è conclusa, la squadra sta lavorando tutti i giorni per farsi trovare pronta il prossimo annoâ€Â.
Il vincitore di una Dakar e laureatosi sette volte campione medio-orientale di rally, Al-Attiyah, ha partecipato quest'anno a diverse manifestazioni del Mondiale con una Citroen.
“Ho una buona conoscenza della Fiesta, avendo guidato la versione S2000 in occasione della mia prima vittoria nel 2010 e quella RRC nella stagione medio-orientale†ha detto Al-Attiyah.
Un ulteriore annuncio sulla driver line-up è previsto entro lunedì.
InsideOne, Speciale Interlagos: Sebastian Vettel sconfigge anche il caos e la pioggia brasiliana, il terzo titolo è un’impresa storica
Si invocavano pioggia, caos e apocalissi varie, ebbene è arrivato tutto oggi a Interlagos, ma non è bastato: Sebastian Vettel conquista il suo terzo titolo consecutivo e diventa il più giovane tri-campione del Mondo della storia della Formula 1, al termine di una corsa assurda, la più emozionante dell’anno, e probabilmente la più bella della carriera del pilota tedesco.
Succede tutto alla partenza: pronti via e Sebastian perde subito qualche posizione, niente di grave, ma poi, alla Descida do Lago, ecco che le macumbe di Alonso e Domenicali si avverano e Bruno Senna centra in pieno la RB8 del Campione del Mondo, spedendo il pilota in fondo al gruppo. Nella sfortuna epica, Sebastian ha la “fortuna†di non ritrovarsi la macchina in mille pezzi, ma di avere solo la carrozzeria posteriore sinistra, scarico compreso, leggermente danneggiata. Da lì la sua gara si fa in netta salita: Alonso arriva comodamente al quarto posto, lui è ventiduesimo e la pioggia comincia a cadere copiosa. Tuttavia, Sebastian non si dàper vinto, anzi inizia una rimonta furiosa, proprio sulla pista bagnata che avrebbe dovuto favorire la Ferrari e Alonso: in pochissimi giri, con una macchina mezza scassata, il tedesco è giàsettimo, in zona punti e col mondiale virtualmente in tasca.
Mentre davanti un incredibile Nico Hulkenberg guida le due McLaren di Hamilton e Button, Alonso non riesce a schiodarsi dalla quarta posizione, e così Vettel amministra la vettura dalla settima posizione (col quarto posto Fernando non vincerebbe nulla), ma i colpi di scena non sono finiti. Già, perché la pioggia ritorna protagonista e fa sbagliare le strategie in casa Red Bull, che montano le medie a Sebastian proprio nel momento in cui ricomincia a piovere. Il tedesco è quindi costretto a rientrare per un altro cambio gomme, ma ecco che le intermedie non sono pronte, causando una perdita di molti secondi nella sosta.
In tutto questo, davanti c’è l’ennesimo patatrac: Hulkenberg, dopo un errore che aveva permesso a Hamilton di passare in testa, tenta un attacco sull’inglese in fondo al rettilineo dei box, ma perde la vettura e finisce addosso alla McLaren, mettendo fuori gara Lewis. L’incidente è un normale contatto di gara, causato da una situazione di aderenza altamente precaria, tuttavia la FIA non la pensa nello stesso modo e decide di punire Hulkenberg con un drive through che definire assurdo è un eufemismo. Button prende il comando della corsa, ma, cosa più importante, Alonso guadagna in un colpo solo due posizioni e sale al terzo posto, ritrovandosi alle spalle del compagno Massa che essendo passato alle intermedie con un giro d’anticipo gli era saltato davanti. Il brasiliano è più veloce dello spagnolo, ma la ragion di stato non lascia altra scelta che regalare l’ennesima posizione al capo-squadra: Fernando arriva così fino al secondo posto, ma Button è troppo lontano e dietro c’è un Vettel letteralmente scatenato.
La pioggia infatti esalta Sebastian che, ritrovatosi dietro dopo il doppio cambio gomme (condito dal ritardo nel pit), deve recuperare ancora posizioni e portarsi almeno al settimo posto: il tedesco recupera e passa Vergne, Kobayashi e Di Resta, arrivando al tanto agognato settimo posto. A quel punto il team lo invita a rallentare e non rischiare la posizione, visto che comunque la pioggia continua a cadere copiosa, tuttavia Vettel, come sempre, non sa accontentarsi e continua a girare come un forsennato, tenendo il ritmo più elevato di tutta la corsa. Il tedesco recupera terreno a Schumacher, che gli è davanti, e in pochi giri lo passa, approfittando anche di una difesa non proprio coriacea di Michael (solidarietàtra crucchi?). Artigliato il sesto posto, il prossimo obiettivo è Hulkenberg, che però è veramente troppo lontano, così, dietro ai continui richiami del team, Sebastian molla la presa: ormai l’unica cosa da fare è portare la vettura al traguardo e sperare che làdavanti non capiti nulla a Button, un eventuale ritiro del quale regalerebbe vittoria e mondiale ad Alonso.
Con tutta questa tensione, ci pensa Kimi Raikkonen ad allentare un po’ i nervi, prima con un sorpasso strepitoso su Michael Schumacher all’esterno della Esse do Senna, poi con una scena d’altri tempi che rimarrànella leggenda della Formula 1: al giro 52, Kimi finisce fuori alla prima curva e prende una via di fuga convinto che possa riportarlo in pista, peccato che al termine della strada secondaria ci sia un cancello sbarrato; niente panico, Kimi fa un burn-out, si gira e torna indietro, rientrando in pista come se nulla fosse e agguantando per giunta un punto a fine gara: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Sicuramente, comunque, le scampagnate di Raikkonen non avranno alleggerito la tensione al muretto Red Bull, che negli ultimi giri si saràvisto scorrere nella mente qualche alternatore, alluvione, Karthikeyan e il muso della Williams di Senna, nonostante Vettel fosse saldamente in sesta posizione. A tagliare la testa al toro (e non quello della Red Bull) ci ha pensato Paul di Resta, che a due giri dal termine si è schiantato contro le barriere sul rettilineo dei box, costringendo la Safety-Car a uscire e congelando di fatto la gara: tutto finito, Button trionfa davanti ad Alonso ma è per Vettel il bottino più grosso, ovvero il titolo mondiale.
La gara di oggi, per Sebastian, fa il paio con quella di Abu Dhabi e spazza via tutti i dubbi residui sul valore di questo pilota: dopo il primo giro, ritrovarsi ventiduesimo per colpe non proprie avrebbe distrutto chiunque, tuttavia il tedesco non s’è scoraggiato ed è partito all’attacco, imbastendo una rimonta indemoniata e tenendo la macchina pista a suon di controsterzi, nonostante la pioggia battente. Il fatto che a fine gara fosse il pilota più veloce in pista, nonostante la macchina danneggiata e nonostante non avesse più bisogno di recuperare (mentre invece il compagno passeggiava per la pista), la dice lunga sulla determinazione e la caparbietàdel pilota tedesco. Non solo, ma Vettel ha anche dimostrato di saper reggere alla grande la pressione di una gara che si era messa nel peggiore dei modi, riagguantando con i denti un mondiale che sembrava quasi perso, e che invece ora diventa il suo miglior Campionato di sempre, più bello del primo titolo del 2010, più prezioso del titolo “facile†dell’anno passato, che gli è valso anche i complimenti della cancelliera Merkel.
Nella giornata dei vincitori, è giusto però spendere qualche parola anche per gli sconfitti: Alonso oggi è riuscito, ancora una volta, a raccogliere il massimo, nonostante in realtànon abbia disputato una gara brillante; ci si aspettava che con la pioggia, invocata dalla stessa Ferrari, lo spagnolo potesse recuperare a portarsi nelle prime posizioni, invece non solo è stato l’avversario Vettel ad esaltarsi sul bagnato, ma Alonso è stato inferiore anche alle McLaren e a Hulkenberg, e solo il botto tra il tedesco della Force India e Hamilton gli ha permesso di salire sul podio, sfruttando per altro l’ennesimo regalo del compagno Massa. Un finale dolce-amaro per Fernando, che forse paga un po’ la delusione e la frustrazione di vedere un Vettel impossibile da arrestare, che viene penalizzato ma rispunta sul podio, che viene speronato ma recupera fino al titolo iridato. Detto ciò, onore a Fernando Alonso che ha disputato, per sua stessa ammissione, la migliore annata della sua carriera, e che proprio nell’anno in cui ha guidato meglio che mai vede sfuggire il titolo all’ultima gara, e solo per tre punti. Pesano ovviamente gli episodi di Spa e Suzuka, in cui un incidente al via (senza responsabilità) e un errore alla prima curva (checché se ne dica, nell’uscita di Suzuka Fernando è tutt’altro che incolpevole), lo hanno privati dei punti necessari per vincere il titolo. Pazienza, l’anno prossimo ci si proveràdi nuovo.
Ultimi commenti per quei piloti per cui questa gara, in un modo o nell’altro, ha rappresentato un’â€Âultima voltaâ€Â: Michael Schumacher, che dice addio alla Formula 1 e che ci lascia con un’altra grande rimonta, riportando la Mercedes a punti dopo cinque gare, e con l’eterno dubbio di che cosa avrebbe potuto fare con una vettura più competitiva. E ovviamente Lewis Hamilton, che chiude in malo modo la carriera con la McLaren, con un ritiro dalla prima posizione (l’ennesimo) per colpe non sue, dimostrando tuttavia che, con qualche sfortuna di meno, si sarebbe potuto giocare il titolo con Vettel e Alonso, cui non ha nulla da invidiare al momento; la gara di Hamilton, così come i Gran Premi precedenti, non fanno che alimentare i dubbi su chi ci guadagni veramente dal divorzio con la McLaren, sempre che qualcuno ci guadagni qualcosa e che non sia, più probabilmente, una sconfitta per entrambi: lo scopriremo solo l’anno prossimo, quando l’inglese approderàalla Mercedes, lasciando il suo sedile argentato all’arrembante Sergio Perez.
Ed è all’anno prossimo che InsideOne vi dàappuntamento, nella speranza di vivere un’altra stagione di Formula 1 emozionante come questa. La sfida riparte il 24 marzo a Melbourne: anche quest’anno, in Australia, saranno Sebastian Vettel e la Red Bull a difendere i titoli di Campioni del Mondo.
Francesco Saverio Dambrosio
Slideshow: SiInterlagos, Day 3 – Domenicali elogia Alonso: “Meritava il titoloâ€Â
Stefano Domenicali è convinto che Fernando Alonso avrebbe meritato il titolo e ha ammesso: “Perderlo all'ultima gara per la seconda volta in tre anni fa molto maleâ€Â.
Alonso ha chiuso la sua terza stagione da pilota Ferrari con un ritardo di soli 3 punti dal tri-campione del mondo Sebastian Vettel. In Brasile lo spagnolo si è classificato secondo al cospetto del sesto posto, comunque prezioso, del tedesco della Red Bull.
“Siamo orgogliosi di lui ma anche molto delusi dal risultato finale perché penso che si sarebbe meritato il titolo†ha detto Domenicali su Alonso. “E' stato un vero peccato, perché dopo una stagione così lunga in cui abbiamo lottato in condizioni difficili finire la ventesima gara al secondo posto e a tre punti dal titolo fa molto male. Siamo sicuri che faremo un lavoro migliore il prossimo annoâ€Â.
Domenicali ha poi aggiunto: “Vero, questa è stata la migliore stagione di Fernando. Non solo da un punto di vista tecnico, perché è qualcosa che ci si aspetta da un campione del mondo come lui, ma anche dal mondo con cui lavora con la squadra. Peccato per i titoli persi negli ultimi anni due ma nella prossima stagione ci sforzeremo per cambiare le coseâ€Â.
Interlagos, Day 3 – Raikkonen commenta la sua uscita di pista: “Sapevo dove stavo andandoâ€Â
Kimi Raikkonen dichiara che sapeva dove stesse andando quando era finito sulla via di fuga durante la corsa brasiliana.
Il finlandese era uscito fuori pista al 52esimo giro e aveva cercato di rientrare in gara passando per una strada di accesso laterale ma il cancello davanti era chiuso, quindi il pilota della Lotus ha dovuto girarsi e ritrovare l'erba per tornare in pista.
Raikkonen, che ha chiuso la gara al decimo posto ed è l'unico pilota ad aver portato a termine tutte le gare del 2012, ha detto: “Avevo la visiera sporca e appannata ed ero uscito fuori traiettoria. Ero passato attraverso la pit-lane di una gara di supporto ma avevo davanti il cancello chiusoâ€Â.
“Feci la stessa manovra nel 2001 e il cancello all'epoca lo trovai aperto. Qualcuno stavolta l'ha chiuso e farò in modo che il prossimo anno saràdi nuovo apertoâ€Â.
Il compagno di squadra Romain Grosjean si è ritirato al sesto giro per via di un incidente.
Interlagos, Day 3 - Marussia delusa per la perdita del decimo posto nel costruttori
C'è rammarico in casa Marussia in seguito al risultato di Interlagos.
La compagine anglo-russa aveva ottenuto la top 10 nel costruttori grazie alla dodicesima piazza conquistata da Timo Glock nel Gran Premio di Singapore ma in Brasile Vitaly Petrov, classificandosi 11esimo, ha permesso alla Caterham di scavalcare la Marussia al fotofinish.
“Oggi è stata una giornata impegnativa sotto ogni punto di vista†ha dichiarato il boss John Booth. “Ci dispiace aver perso la decima posizione nel costruttori all'ultima gara. Abbiamo fatto tutto in maniera impeccabile, sfortunatamente il risultato non è dipeso da noiâ€Â.
Booth si è detto incoraggiato dai progressi mostrati dalla monoposto sottolineando l'assenza del KERS.
“La squadra ha fatto dei grandi miglioramenti, in 20 gare siamo riusciti a ricucire lo strappo dalla Caterham e dai team di centro-gruppo nonostante non disponessimo del recupero d'energia. A Melbourne la differenza sul giro dai migliori era del 4.5 %, ora siamo scesi al 2.5%â€Â.
Andrea Giustini