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Le guide dei Guru |
Motorinside
Hitachi sponsorizzeràla vettura di Helio Castroneves in nove gare
La vettura di Helio Castroneves saràsponsorizzata in nove gare del 2013 da Hitachi, che conferma così a sua partnership con il Team Penske.
Hitachi saràil primary sponsor della #3 nel Season Opener di St.Petersburg, più San Paolo, Detroit (due gare), Iowa, Pocono, Toronto (due gare) e Sonoma.
“Saràfantastico avere Hitachi a bordo sulla mia vettura, specialmente nella gara di casa a San Paolo†ha commentato divertito Castroneves.
Hitachi ha fatto il suo ingresso nel Team Penske in questa stagione sponsorizzando la vettura #2 di Ryan Briscoe in alcune gare, tra cui quella di Sonoma vinta dall'australiano.
Spavento per Latvala, brutto incidente durante i test Volkswagen
Approdato poche settimane orsono alla corte di Jost Capito dopo l’impegnativa annata in casa Ford, il finlandese Jari-Matti Latvala è stato protagonista di un brutto incidente durante i test su sterrato della nuova Polo WRC in Messico. La vettura ha colpito violentemente un’auto civile che sopraggiungeva in senso contrario ed incurante della segnaletica che indicava la chiusura del tratto stradale per tutto il periodo del test. Nessuna conseguenza per l’equipaggio mentre i conducenti dell’altro veicolo sono stati trasportati in ospedale.
Marco Cantarella
Svelata a Las Vegas la nuova Chevrolet SS per la Sprint Cup 2013
Chevrolet ha finalmente tolto i veli alla nuovissima SS che nel 2013 prenderàil posto della Impala nella NASCAR Sprint Cup Series. La presentazione si è svolta a Las Vegas, nell'ambito della settimana di celebrazioni per la conclusione della lunga stagione della NASCAR.
A presentare la Chevrolet SS, l'ultima delle vetture 2013 a svelarsi in veste pressoché definitiva, è stato il presidente di General Motors North America, Mark Reuss, che ha introdotto al pubblico l'auto ricordando il lavoro svolto in collaborazione con la NASCAR per riavvicinare esteticamente le stock-cars alle macchine in produzione. La versione stradale della SS, che si baseràsulla stessa piattaforma della Holden VE Commodore e della Chevrolet Camaro, avràla trazione posteriore e saràequipaggiata con un V8 e faràil suo debutto a febbraio del 2013 al Daytona International Speedway, durante le Speedweeks. La SS con motore V8 e trazione posteriore  la prima dopo 17 anni in casa Chevrolet  saràprodotta in serie limitata e saràdisponibile all'inizio del 2014.
“Da appassionato di corse, il debutto della SS da corsa per la NASCAR è un momento davvero eccitante per me†ha detto Reuss. “Con la SS, Chevrolet ha realizzato una macchina da corsa a trazione posteriore che ha davvero molti punti di contatto con la berlina stradale che saràin vendita nelle concessionarie, è si è assicurata che i nostri clienti più fedeli ed entusiasti possano avere l'opportunitàdi assaporare ogni giorno le emozioni che provano i piloti sulle pisteâ€Â.
Dopo 10 titoli marche consecutivi, Chevrolet cambia ancora una volta modello, andando a sostituire la Impala, una vettura che ha conquistato ben 151 vittorie in due momenti della storia della NASCAR, tra il 1959 e il 1964 e tra il 2007 e il 2012.
“Ci aspettiamo un altro anno eccitante e competitivo nella NASCAR e crediamo che la SS, pilotata da alcuni dei migliori piloti del campionato, si distigueràmolto bene in pista†ha detto Jim Campbell, vice president of Performance Vehicles and Motorsports di General Motors USA.
A portare sul palco la Chevrolet SS è stato Jeff Gordon, che in carriera ha contribuito con 87 vittorie alle 702 complessive della casa del farfallino. Il quattro volte campione della Sprint Cup si è detto entusiasta delle linee della nuova creatura, che effettivamente appare  come anche gli altri modelli  un netto passo avanti a livello stilistico rispetto alle attuali vetture. Frontale e posteriore sono molto più delineati e personalizzati, mentre le fiancate sfruttano una forma maggiormente "cuneiforme" per accentuare l'aggressività.
Nel corso della presentazione sono state svelate anche le livree delle auto di Jimmie Johnson, Jamie McMurray, Kevin Harvick e tony Stewart, tutte molto riuscite. La SS #48 e la #29 sembrano aver tratto il maggior beneficio dalle nuove forme e dai recenti ritocchi regolamentari riguardanti le livree.
Stay Tuned!
Gian Luca Guiglia
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Ecclestone: “La vicenda del sorpasso di Vettel? Una barzelletta...â€Â
Bernie Ecclestone utilizza il suo solito aplomb per liquidare la controversa vicenda del sorpasso di Sebastian Vettel in Brasile come una “barzellettaâ€Â.
Il tedesco della Red Bull, che ha conquistato nella gara di domenica scorsa il suo terzo titolo mondiale, è finito nell'occhio del ciclone mediatico per via di un sorpasso su Jean-Eric Vergne che sarebbe avvenuto in regime di bandiere gialle.
La FIA ovviamente ha chiarito la vicenda dichiarando che non c'è alcun caso e la bandiera verde era apparsa prima del sorpasso di Vettel. La Ferrari ha comunque chiesto chiarimenti tramite una lettera.
“E' un peccato perché tutto era andato così bene†ha detto il patron della F1 al Telegraph. “E' stata una gara super così come il campionato ma ora si parla solo di questo. Il problema è che nessuno sa cosa sta succedendoâ€Â.
“Personalmente penso che la Ferrari non voglia creare polemiche. Hanno una grande voglia di vincere e basti vedere cosa hanno fatto negli anni precedenti. Non accadrànullaâ€Â.
“La Ferrari aveva avuto tutto il tempo per protestare e ora non sembra il momento adatto per farlo†ha aggiunto Ecclestone. “Poi c'è il fatto che è stata mostrata la bandiera verde, quindi non esiste alcuna controversia ed è solo una barzellettaâ€Â.
“Non bisogna prendere alcuna azione; sarebbe completamente e assolutamente sbagliatoâ€Â.
Alessandro Nannini torna in pista: guideràuna BMW M3 al Motor Show
Alessandro Nannini faràil proprio debutto al volante di una vettura della Superstars Series in occasione della gara-esibizione della serie prevista nell’ambito del Motor Show di Bologna del prossimo dicembre.
Il 53enne pilota senese, i cui ultimi trascorsi agonistici risalgono a cinque anni fa – quando prese parte prima all’effimera Grand Prix Masters desticata ai veterani ex Formula 1 e poi all’International GT Open – si esibiràalla guida di una BMW M3 messagli a disposizione dalla Scuderia Giudici e avràcome compagno d’avventura lo stesso titolare del team, Gianni Giudici.
Dopo la brusca interruzione di una promettente carriera in Formula 1 a causa dell’incidente d’elicottero del 12 ottobre 1990, Nannini ebbe modo di distinguersi nelle competizioni turismo e in particolare nel DTM, diventato poi ITCC nel 1996; l’anno seguente passò alle Gran Turismo per la stagione inaugurale del Campionato FIA GT per poi appendere il casco al chiodo fino alla suddetta rentrée di cinque anni fa.
Whiting appoggia la posizione della FIA: “Regolare il sorpasso di Vettelâ€Â
Charlie Whiting insiste che il sorpasso di Sebastian Vettel su Jean-Eric Vergne nel Gran Premio di Brasile era regolare. Il direttore di gara della FIA conferma quanto giàanticipato dall'organo di governo della F1 in mattinata, ossia che il tedesco ha passato il francese quando la bandiera verde era stata giàsventolata da un commissario.
“Se i pannelli luminosi non sono installati nel luogo dove si trovano le bandiere, il pilota deve rispondere al primo segnale che vede†ha detto Whiting ad Auto Motor und Sport. “Nel caso di Vettel, tra l'ultima luce gialla e quella verde c'era una bandiera verdeâ€Â.
“La distanza è di 350 metri, quindi Vettel ha risposto alla bandiera e ha fatto un sorpasso regolareâ€Â.
FIA dichiara legale il sorpasso di Vettel su Vergne ma la Ferrari vuole maggiori chiarimenti
Regna il caos in Formula 1 a quasi una settimana dall'ultimo evento del Mondiale 2012 che ha sancito per la terza volta consecutiva campione Sebastian Vettel. Il tedesco però è finito nell'occhio del ciclone a causa di un sorpasso su Jean-Eric Vergne che sarebbe stato compiuto in regime di bandiere gialle (vedi il video).
Da lì sono nate le polemiche e addirittura in Spagna hanno chiesto che il titolo venisse assegnato a tavolino al loro eroe Fernando Alonso, uscito sconfitto dalla corsa iridata per soli tre punti dopo l'inutile secondo posto brasiliano.
La FIA ha rotto il silenzio dichiarando giovedì mattina che non esiste alcun caso sul sorpasso di Vettel e ha chiarito che i pannelli luminosi sono soltanto un supplemento alle bandiere sventolate dai commissari.
Quasi in contemporanea alla rivelazione apparsa su Autosport, la Ferrari ha dichiarato su Twitter di aver inviato una lettera alla FIA per ottenere maggiori spiegazioni sull'accaduto.
Indomabile Webber: “Nel 2013 non farò da spalla a Vettelâ€Â
Mark Webber non si abbatte nonostante il suo compagno di squadra Sebastian Vettel sia riuscito a conquistare il terzo alloro consecutivo la scorsa domenica in Brasile.
L'australiano ha assicurato che non faràda spalla al tedesco nella prossima stagione, anzi, ha rincarato la dose dichiarando l'intenzione di batterlo.
“Anche se Sebastian ha dimostrato di avere le capacitàper essere un leader non solo all'interno della nostra squadra, non voglio assolutamente ridurmi al ruolo di seconda guida†ha detto Webber alla Reuters. “Sono qui per me stesso, intendo ancora ottenere i migliori risultati possibili e per farlo serve che diventi parte integrante della squadraâ€Â.
Webber ha rilasciato poi un commento sulle performance della Red Bull RB8: “Non siamo stati costanti come nel 2010 e 2011. Anche se in qualifica abbiamo dimostrato un passo molto notevole, meno bene si può dire del nostro passo garaâ€Â.
Annunciato il calendario 2013 della NASCAR Camping World Truck Series: ci sono Eldora e Mosport
La NASCAR ha finalmente diramato il calendario della Camping World Truck Series, che presenta due importanti novità: la tappa canadese di Mosport e sopratutto quella su sterrato all'Eldora Speedway.
Il tanto atteso ritorno  a 33 anni di distanza dalla gara vinta da Richard Petty a Raleigh  di una delle serie principali della NASCAR su sterrato dunque si terràin Ohio, sul famoso tracciato da mezzo miglio di proprietàdi Tony Stewart. La pista saràequipaggiata con barriere studiate ad hoc e la gara si terràil 24 luglio, di mercoledì sera, così come di mercoledì cadràanche la gara di Bristol del 21 agosto.
Per darvi un'idea dello spettacolo che attende gli appassionati delle stock-cars, vi proponiamo un video tratto da un test che si è svolto a ottobre e ha visto scendere in pista Tony Stewart e Austin Dillon.
“Abbiamo avuto dei colloqui per riportare i trucks sullo sterrato in passato†ha detto Steve O'Donnell, senior vice president of racing operations della NASCAR. “Le gare altamente competitive che caratterizzano la Truck Series, unite alla popolaritàdi Eldora e alla dedizione di Tony formano un'abbinamento perfetto. Avremo una griglia di partenza composta da un massimo di 30 vetture a Eldora e i dettagli del formato di gara sono ancora in fase di definizioneâ€Â.
Anche nel 2013 le gare della Camping World Truck Series saranno 22: si partiràil 22 febbraio a Daytona per chiudere la stagione a Homestead il 15 di novembre.
L'altra aggiunta significativa è quella dello storico circuito canadese di Mosport (o Canadian Tire Motorsport Park). Il Canada, persa la Nationwide Series, accoglie dunque il ritorno su stradale della Truck Series, che si ritroveràa girare a destra a 12 anni dalla vittoria di Greg Biffle a Watkins Glen. Mosport, la cui gara è prevista per il primo settembre, accoglie dal 2007 una gara della serie regionale canadese: la Canadian Tire Series.
“E' molto importante per noi mantenere la presenza di una delle nostre serie in Canada†ha detto O'Donnell. “Abbiamo raggiunto l'obiettivo inserendo un tracciato di livello mondiale come il Canadian Tire Motorsport Park. I fan canadesi sono molto appassionati e amano la NASCAR.â€Â
Anche l'appuntamento di Rockingham è confermato, mentre per far posto a Mosport ed Eldora sono spariti dal calendario l'appuntamento di Atlanta e uno dei due al Kentucky Speedway.
Calendario 2013 della Camping World Truck Series
2/22 Daytona International Speedway
4/6 Martinsville Speedway
4/14 Rockingham Speedway
4/20 Kansas Speedway
5/17 Charlotte Motor Speedway
5/31 Dover International Speedway
6/7 Texas Motor Speedway
6/27 Kentucky Speedway
7/13 Iowa Speedway
7/24 Eldora Speedway
8/3 Pocono Raceway
8/17 Michigan International Speedway
8/21 Bristol Motor Speedway
9/1 Canadian Tire Motorsport Park
9/8 Iowa Speedway
9/13 Chicagoland Speedway
9/28 Las Vegas Motor Speedway
10/19 Talladega Superspeedway
10/26 Martinsville Speedway
11/1 Texas Motor Speedway
11/8 Phoenix International Raceway
11/15 Homestead-Miami Speedway
Stay Tuned!
Gian Luca Guiglia
Maria de Villota supera brillantemente un'altra delicata operazione
Prosegue il percorso di riabilitazione di Maria de Villota dopo l'incidente con la Marussia che la vide perdere l'occhio destro.
La pilota spagnola ha subito un ulteriore intervento chirurgico, in pratica la prima operazione da quando è apparsa per la prima volta in pubblico ad ottobre.
L'intervento alla de Villota, eseguito all'ospedale La Paz di Madrid, è durato più di sette ore in un'operazione finalizzata alla ricostruzione cranica e oculare; sono state aggiunte di fatto nuove placche al cranio e secondo i medici l'intervento è stato un successo.
La de Villota ha lasciato mercoledì il reparto di terapia intensiva e proseguiràil processo di riabilitazione che, sempre stando al parere dei medici, non dovrebbe essere troppo lungo.
Novitàin arrivo nell’ETCC: la FIA sarebbe pronta a mettere al bando i motori turbodiesel giàdal 2013
La FIA sarebbe in procinto di approvare un’importante modifica regolamentare alla European Touring Car Cup in virtù della quale, fin dalla prossima stagione, verranno messi al bando i motori turbodiesel e la competizione diventeràriservata esclusivamente ai propulsori 2.0 litri aspirati.
La delibera federale, secondo quanto anticipato da TouringCarTimes, sarebbe intesa a garantire il maggior equilibrio possibile nel campo dei partecipanti e avrebbe come primo effetto l’uscita di scena dalla serie europea della SEAT León TDI, la quale – dopo aver sfiorato il titolo nel 2010 e 2011 rispettivamente con Michel Nykjær e Pepe Oriola – quest’anno ha letteralmente fatto saltare il banco con sette successi su otto gare, sei delle quali appannaggio di Fernando Monje, laureatosi campione con largo margine.
La gloriosa vettura spagnola, che in passato ha mietuto successi anche nel WTCC – in particolare nelle stagioni 2008 e 2009, anni in cui al titolo costruttori si sommò quello piloti andato rispettivamente nelle mani di Yvan Muller e Gabriele Tarquini –, rischia pertanto di sparire completamente dal panorama del turismo ‘che conta’, dopo essere scomparsa di fatto dal WTCC (quest’anno il solo Tom Boardman l’ha portata in pista nelle prime gare per poi passare fin da Portimão alla versione col motore 1.6 turbo a benzina) ed essere da tempo stata esclusa dal BTCC.
Vettel risponde ai propri detrattori: “Con le rimonte di Abu Dhabi e Interlagos ho dimostrato il mio valoreâ€Â
Sebastian Vettel sostiene che le rimonte di Abu Dhabi ed Interlagos siano delle valide risposte a coloro che mettevano in dubbio il suo talento.
Il neo-campione del Mondo nella gara degli Emirati Arabi è arrivato terzo dopo esser partito dai box mentre in Brasile è giunto sesto in seguito all'incidente del via con Bruno Senna.
“L'anno scorso non mi reputavano forte in quanto non mi ero mai trovato nella condizione di sorpassare†ha commentato. “In questa stagione, con le rimonte di Abu Dhabi ed Interlagos, ho dimostrato di sapermela cavare anche in mezzo al gruppoâ€Â.
“Ovviamente è più difficile in quanto bisogna stare attenti a diversi fattori: il mio segreto? La calmaâ€Â.
Vettel ha anche speso alcune parole circa lo start del Gran Premio del Brasile in cui è stato centrato da Senna: “Devo ringraziare il cielo che la mia RB8 non abbia subito danni molto gravi, tuttavia, lo squarcio sullo scarico sinistro mi ha fatto perdere molta velocitàâ€Â.
Andrea Giustini
Pastor Maldonado parla da leader: “Nel 2013 dalla Williams voglio...â€Â
Pastor Maldonado prefissa l'obiettivo principale della Williams per il 2013: essere più costanti del 2012.
Il venezuelano ha conquistato la sua prima vittoria in Formula 1 nel Gran Premio di Spagna ma da quel trionfo non è riuscito a segnare punti per nove gare consecutive. Maldonado poi ha chiuso la stagione al 15esimo posto con 45 punti.
Proprio il pilota sudamericano si aspetta che la Williams tiri fuori il massimo del potenziale dalla nuova vettura.
“Abbiamo un grande potenziale come squadra e l'anno prossimo dobbiamo continuare questa tendenza verso l'alto, producendo una vettura in grado di lottare per le posizioni di vertice†ha spiegato Maldonado nel giorno della sua conferma in Williams nel 2013. “L'obiettivo è quello di essere più competitivi il prossimo anno e avere una macchina da zona punti e una seria sfidante al podioâ€Â.
“Quest'anno abbiamo mostrato un passo eccellente a Barcellona, Monaco, Abu Dhabi e in altri circuiti ma non siamo riusciti ad essere costanti ad ogni gara†ha aggiunto Maldonado. “Abbiamo tutti gli strumenti necessari per stare con i top team e speriamo di poter imparare la lezione da quest'annoâ€Â.
“La mia ambizione è quella di vincere il mondiale un giorno e mi piacerebbe farlo con la Williams†ha concluso.
Ciak, si gira! Il film in slow motion del Mondiale di Formula 1 edizione 2012
Onore al vincitore ma anche al vinto. Sul circuito di Interlagos, nel folkloristico quanto imprevedibile Brasile di matrice paulista che il 21 marzo 1960 diede i natali a O Rei della velocitàAyrton Senna, l’alfiere della Red Bull Sebastian Vettel ha conquistato in un modo più rocambolesco del previsto il terzo titolo mondiale in carriera diventando il più giovane tre volte iridato nella storia della F1 (25 anni compiuti lo scorso 3 luglio) tanto da incassare gli abbracci calorosi dei vari Dieter Mateschitz, Helmut Marko, Adrian Newey e Christian Horner, approdati in massa nel palpitante polmone economico del Sudamerica, e i complimenti della cancelliera tedesca Angela Merkel, giàscottata dall’esito degli Europei di Calcio 2012 ma stavolta ripagata dalla scia di record del baby fenomeno di Heppenheim cresciuto a pane e motori dai tempi dei primi approcci in kart avvenuti nella struttura di Kerpen gestita dalla famiglia Schumacher.
A pochi giorni dallo sventolare dell’ultima bandiera a scacchi del campionato 2012, vissuto di fatto dall’India in avanti sull’appassionante e complicato confronto tra Vettel e Alonso, entrambi a caccia del tris personale al di làdei punti meticolosamente sistemati in cassaforte, MotorInside prova a ripercorrere come in una pellicola hollywoodiana una lunga stagione caratterizzata da venti Gran Premi e moltissimi episodi degni di nota non senza puntare idealmente la macchina da presa nella direzione della coppia d’oro Sebastian-Fernando in un totalizzante e spesso accidentato continuum di sola andata da Melbourne a Interlagos.
AUSTRALIA. In quel di Melbourne, sul circuito semicittadino dell’Albert Park che ospita i bolidi della F1 dall’ormai lontano 1996, si apre ufficialmente il campionato del mondo edizione 2012. La vigilia trascorre come di consueto tra le polemiche a causa di un dispositivo aerodinamico introdotto dalla Mercedes per incrementare i benefici del Drag Reduction System. E’ tutto in regola, sentenzia la Federazione Internazionale, mentre sul fronte delle squadre la Williams ristabilisce il link con il motorista Renault e nella rincorsa al titolo si fanno i soliti nomi di Red Bull, Ferrari e McLaren con la prudente aggiunta di Mercedes e, forse, persino Lotus. Le qualifiche registrano un netto dominio delle McLaren di Lewis Hamilton e Jenson Button con i ferraristi tristemente non pervenuti. La sostanza non cambia di molto in gara, quando Button riesce nell’impresa di beffare il poleman nonché compagno di squadra al via salvo poi salutare il gruppo imponendosi per la terza volta in carriera nella terra dei canguri. Piazza d’onore ad appannaggio del campione in carica Sebastian Vettel, che senza l’escamotage Red Bull dei diffusori soffiati sembra una colt inceppata, con Hamilton terzo e Alonso miracolosamente quinto al traguardo dopo un sabato pomeriggio da dimenticare. I piloti McLaren, allietati da una MP4-27 esteticamente gradevole a differenza degli inguardabili profili dei principali avversari, diventano giocoforza i favoriti agli occhi di appassionati e addetti ai lavori.
MALESIA-CINA-BAHRAIN. A Sepang si inaugura il prestigioso festival degli eroi per un giorno. Tocca dapprima al quasi smarrito Alonso, che nella variabilitàmeteo della Malesia veste orgogliosamente i panni del Sandokan inaspettato complice il ritardo in termini di performance accusato dalla F2012. Alle spalle del due volte iridato di Spagna emerge la promessa Sergio Perez, addirittura a rischio vittoria prima di accontentarsi di una piazza d’onore che per la Sauber vale oro. Hamilton, però, è sempre lì, terzo al traguardo sulla McLaren che stavolta con Button non ingrana. Il tempo di approdare a Shanghai e come per incanto spunta la Mercedes di Nico Rosberg, al top dalle qualifiche alla bandiera a scacchi del Gran Premio di Cina che vede sul podio le MP4-27 di Button e Hamilton. Poca gloria per Alonso, nono e ai confini dalla zona punti, con lo squadrone di Stoccarda che invece festeggia il primo successo in F1 dopo 57 anni senza nemmeno avvertire un Michael Schumacher giàbersagliato da sfortune varie. Le sorprese finiscono qui? Non proprio, perché sul circuito di Sakhir, nel regno del Bahrain ancora flagellato da una più o meno occultata primavera araba, il gradino centrale del podio accoglie un redivivo Vettel ben lungi dal poker disarmante di Singapore, Giappone, Corea del Sud e India. Spazio anche alla consistente Lotus, che piazza Kimi Raikkonen e Romain Grosjean al secondo e al terzo posto. Prosegue, intanto, la notte fonda Ferrari che si conclude con Alonso settimo e Massa, in apparenza destinato alla sostituzione, soltanto nono al termine delle ostilitàin salsa mediorientale.
SPAGNA-MONACO-CANADA. La mitezza climatica di Barcellona, al secolo Circuit de Catalunya, potrebbe sistemare, almeno a rigor di logica, una pietra tombale sugli exploits dei vari Button, Alonso, Rosberg e Vettel che paiono non volersi decidere a spiccare il volo in classifica generale. Urge trovare i veri protagonisti del Mondiale F1 2012, questo è il pensiero ridondante di una buona fetta dei supporters della massima formula chiamati a fare i conti con il pallottoliere pur di azzardare una timida interpretazione circa l’andamento di un campionato imprevedibile. In Spagna, però, ci pensa l’insospettabile Williams a rimescolare ulteriormente le carte grazie alla domenica da leone vissuta dal suo virgulto Pastor Maldonado. Nella tana di Alonso, insomma, vince un pilota di lingua spagnola che batte in veritàbandiera (e petrodollari) di matrice venezuelana. Merito, o colpa, delle temperature degli pneumatici Pirelli, affatto semplici da gestire nonostante si sia ormai giunti alla quinta prova del Mondiale, e di un Maldonado in stato di grazia. Fernando, indomabile come sempre, non molla la presa e taglia il traguardo a tre secondi dal trionfatore con una F2012 che gli permette di precedere la Lotus dell’impassibile Raikkonen. Il successivo incendio che si sviluppa nel box Williams a gara finita è poca roba rispetto al ritorno sul gradino più alto del podio, obiettivo centrato per l’ultima volta da Juan Pablo Montoya a Interlagos 2004. L’indigestione di vincitori diversi continua nel Principato, con Mark Webber protagonista di un week-end perfetto che restituisce speranza agli strateghi Red Bull. Piazza d’onore per Rosberg, che tra le vie di Montecarlo ci abita da quando indossa i calzoncini corti, e terza posizione per Alonso, giudizioso nel tenersi dietro l’altra RB8 di Vettel. Si comincia dunque a comprendere che il Mondiale 2012 si giocheràsui dettagli e non tanto sulle vittorie, perché nel frattempo il ferrarista ha preso il largo nella graduatoria piloti (76 lunghezze contro le 73 di Sebastian) grazie ai tanti punti mondiali arpionati con fatica e sudore sul campo di battaglia, cioè la pista, a dispetto dei limiti del mezzo meccanico. In Canada, il 10 giugno, Hamilton coglie finalmente la prima perla del 2012 davanti alla Lotus di Grosjean e alla Sauber di Perez. Alonso tenta di soffiargli l’impresa ma viene duramente punito dall’improvviso degrado delle gomme Pirelli, che lo relegano al quinto posto.
EUROPA. Il progetto F2012 cambia faccia: succede a Valencia, sul tortuoso circuito cittadino che costeggia il porticciolo tanto caro agli equipaggi dell’America’s Cup di vela, dove Alonso vive una domenica invidiabile. Làdavanti il successo di tappa sembra cosa fatta per Vettel, che distanzia la concorrenza e riesce a imprimere un ritmo indiavolato nelle varie fasi di gara. Più indietro, però, c’è chi fiuta ostinatamente l’impresa, tra safety car e sorpassi concretizzati in pista. Fernando e la Ferrari sono un tutt’uno mentre lo spagnolo, idolatrato dal pubblico locale, eredita la leadership dal rivale della Red Bull, tradito dall’alternatore, mantenendo il comando fino allo sventolare della bandiera a scacchi. Dopo il traguardo arriva puntuale l’apoteosi personale e di squadra, con Alonso che si permette un giubilo degno del Valentino Rossi degli anni migliori. Qui, comunque, siamo ancora in F1 e certe libertàè molto raro vederle oltre che concedersele. Stavolta “Matador†non sente ragioni, è la sua giornata e in ottica campionato lo schiacciasassi di Oviedo diventa il primo pilota vincente del 2012 (Malesia) a bissare il successo (Valencia). Il Mondiale, chissàperché, sta prendendo una piega diversa e un pelino più intellegibile. Sono venti, adesso, i punti di vantaggio del ferrarista sul diretto inseguitore Webber.
GRAN BRETAGNA-GERMANIA-UNGHERIA. Dopo i sette vincitori contabilizzati da Melbourne a Montreal e la prima replica di Alonso in Europa c’è chi pensa che dalle parti di Milton Keynes il direttore tecnico Adrian Newey abbia clamorosamente toppato nella progettazione del pacchetto RB8. Fermi tutti, c’è ancora tempo per scoprire la verità. A Silverstone, tracciato storico per la F1, Webber si concede il secondo urràdella stagione come se si sentisse rinfrancato dal tabù infranto a Valencia da Alonso: ebbene sì, nel Circus del 2012 si può vincere più di una volta. La pole position va proprio allo spagnolo, ma in gara i valori cambiano repentinamente quando il buon Mark effettua il sorpasso della vittoria ai danni di Fernando a una manciata di tornate dalla conclusione. Webber, in trionfo, si illude di poter puntare al titolo, anche se la presenza sul palco d’onore di Alonso, secondo, e Vettel, terzo alla fine, dovrebbe suggerirgli altrimenti. Si rivede persino Felipe Massa, quarto, che lancia un’occhiata d’intesa in direzione Maranello. Lo scenario si sposta ben presto a Hockenheim, con una prima fila Alonso-Vettel il sabato pomeriggio e il terzo centro stagionale dello spagnolo il giorno successivo. Bene così, la Ferrari sembra rinata mentre Button e Raikkonen si spartiscono le briciole, seppure rispettabilissime, del secondo e del terzo posto. Il Mondiale dice che Fernando è in fuga con un vantaggio di 34 lunghezze su Webber e addirittura 44 su Vettel. Nemmeno una settimana di stop e il Circus è giàin azione in Ungheria prima del break estivo che si concluderàcon il Gran Premio del Belgio. A Budapest, sul circuito toboga per eccellenza, Hamilton rifàla voce grossa andando a vincere davanti alle Lotus di Raikkonen e Grosjean che continuano a vedere il gradino più alto da troppo lontano. Vettel e Alonso chiudono in quarta e quinta posizione, ma in classifica il ferrarista ha pur sempre 40 punti di margine su Webber e 42 su Vettel. A questo punto della stagione le McLaren non sembrano più possedere la necessaria forza propulsiva utile ad andare all’attacco a testa bassa con gli alfieri Button e Hamilton.
BELGIO-ITALIA. Transitare da Spa Francorchamps per approdare nell’arco di sette giorni a Monza è come assaggiare il caviale russo del Volga e concedersi di lì a breve una fetta di salmone rosso pescato lungo le coste occidentali del Canada. Non capita spesso e conviene farlo nel modo opportuno. Succede però che le ambizioni di Alonso finiscano travolte dalla furia di Grosjean allo spegnersi del semaforo rosso in Belgio, mentre in Italia ci si mette una barra antirollio, affatto accondiscendente in qualifica, a complicare la vita agli uomini del Cavallino. Pazienza, è vero che ai piedi delle Ardenne Fernando va kappaò per colpe altrui, ma se non altro a Monza il driver asturiano limita i danni grazie al terzo posto conquistato alle spalle del mattatore Hamilton e dell’efficace Perez. Proprio nel giorno del gargantuesco flop Red Bull, con entrambi i portacolori del magnate Dieter Mateschitz esclusi anzitempo dai giochi causa alternatore (Vettel) e pneumatici (Webber). Dalla Sauber, intanto, Sergio occhieggia per l’ultima volta a Maranello in attesa di firmare per la McLaren in chiave 2013. Sul rapporto Massa-Ferrari, invece, imperversano le voci di un imminente divorzio per fare spazio oggi a quello e domani all’altro. Non se ne farànulla, con la riconferma di Felipe cristallizzata durante la successiva campagna d’Oriente. Di Resta e Hulkenberg non hanno mai rappresentato delle reali alternative.
SINGAPORE-GIAPPONE-COREA-INDIA. In Asia, è il caso di dirlo, passa lo straniero. Il suo nome è Sebastian Vettel, colui che da Singapore a Nuova Delhi sa imporre chirurgicamente la propria legge all’insegna di sonanti vittorie. Quattro, per la precisione, che vanno ad aggiungersi all’assolo del Bahrain, ormai quasi preistorico considerata la media abituale del tedeschino. Per Alonso maturano due terzi e un secondo posto, rispettivamente a Singapore, Yeongam e Nuova Delhi, mentre in zona Suzuka lo spagnolo si gioca di nuovo tutto in partenza (e perde) complice la toccata assassina (ma casuale) della Lotus di Raikkonen intenta a farsi largo nel gruppo. Uno zero in casella pesa quanto un macigno nella F1 del 2012, Alonso ne è a conoscenza e non può farsene un cruccio dal momento che ancora una volta il suo ruolo corrisponde a quello della vittima incolpevole. Se nella notte tropicale di Singapore il ferrarista dimostra di saper tenere botta, nel fallimentare Gran Premio del Giappone che lo vede out dopo pochi metri il pupillo del presidente Montezemolo deve ormai misurare i punti di vantaggio su Vettel. Il sorpasso è solo questione di tempo e avviene in Corea, con Sebastian che ha scoperto come massimizzare il potenziale, enorme ma in precedenza non molto sfruttato, della Red Bull. Schumacher, nel frattempo, corre praticamente da ex a causa del benservito Mercedes. Hamilton, si sa, val bene uno schiaffo, metaforico eppure dolorosissimo, sferrato all’indirizzo di un sette volte campione del mondo che a 43 anni pretende di dettare le proprie condizioni economico-contrattuali alla squadra diretta da Ross Brawn. Il futuro è tra gli agi e i trofei di una carriera straordinaria nella principesca residenza in Svizzera, agevolazioni fiscali permettendo, e nel ranch nuovo di zecca acquistato in Texas per la moglie Corinna.
EMIRATI ARABI-STATI UNITI. Cosa c’è di vero nella spettacolaritàesibita del Gran Premio di Abu Dhabi? A Yas Marina accade di tutto, tra sorpassi in pista e strategie rivoluzionate in corso d’opera, tanto che a festeggiare il primo trionfo della stagione è un Raikkonen finalmente sorridente sul podio. Si segnala l’eccellente rimonta di Vettel, spedito in fondo allo schieramento di partenza poiché trovato sottopeso in termini di benzina presente nel serbatoio, sebbene i soliti malpensanti gridino allo scandalo per una resistenza in apparenza blanda di Button che consegna a Sebastian il terzo gradino del podio alle spalle di Kimi e Fernando. In Texas, nella tappa del Mondiale che saluta il ritorno della F1 negli Stati Uniti dopo l’oscuro periodo di Indianapolis, il tedesco della Red Bull ha a disposizione un succoso match ball potenzialmente in grado di valergli il terzo alloro in carriera. L’ex Wonder Boy, cresciuto a pane e motori giàdai tempi in cui si allenava ossessivamente sul kartodromo di proprietàdella famiglia Schumacher, intasca una piazza d’onore importante ma non risolutiva con Hamilton al quarto successo della stagione e Alonso di nuovo terzo su una F2012 non all’altezza delle aspettative. Tredici i punti che separano il leader Vettel dall’inseguitore Alonso, l’unico avversario credibile per il tedesco anche quando matematicamente in lizza restavano i vari Raikkonen, Hamilton, Webber e Button, a sette giorni dal determinante Gran Premio di Interlagos. La Red Bull, quasi sottotraccia, sull’inedito impianto di Austin incassa però il tris costruttori.
BRASILE. La ciliegina sulla torta la mette Button, che giàaveva conquistato la “season opener†di Melbourne, in un fine settimana iniziato sull’asciutto e concluso tra le incertezze del meteo paulista. I primattori del Gran Premio non sono tanto Vettel e Alonso, con il tedesco sesto al traguardo e quindi campione del mondo dopo uno start al cardiopalmo capace di cacciarlo nelle retrovie, quanto piuttosto Hamilton e Hulkenberg, irresistibili nella prima parte di gara. A sollevare la coppa del vincitore è però il driver della McLaren che resteràanche nel 2013 e non il partente Lewis, azzoppato da una frenata un po’ troppo allegra di Nico all’ingresso della chicane intitolata ad Ayrton Senna. La bandiera a scacchi arriva a breve raggio dal crash di Paul Di Resta tradito dall’umido in prossimitàdell’Arquibancadas quando ormai mancano pochi chilometri al termine dei 71 giri previsti e c’è giusto il tempo per una rapida passerella della safety car Mercedes condotta dal solito Bernd Mayländer. A nulla serve, se non all’orgoglio ferito, la piazza d’onore raccolta dal ferrarista Alonso, battuto per tre punti in classifica generale da un Vettel comprensibilmente guardingo in vista dell’assalto di Interlagos. Tre i titoli mondiali oggidì assommati (a testa) dal binomio schiacciasassi formato da Sebastian e dalla Red Bull, mentre a Fernando tocca forse rimuginare sulle circostanze sfavorevoli di Belgio e Giappone.
Ermanno Frassoni
Slideshow: Si Immagine: alonsovettelbra.jpgOtto eventi per la stagione Auto GP 2013, si va a Mosca
La serie organizzata e gestita dalla Coloni Motorsport ha definito gli otto appuntamenti che andranno a comporre la prossima stagione, uno in più del 2012, offrendo a team e piloti un palcoscenico sempre più ricco e completo per contribuire alla loro formazione.
La prima gara saràa Monza il 24 marzo, per approdare poi per il secondo anno consecutivo nuovamente in Marocco il 7 aprile in occasione dell’unico circuito cittadino previsto nel calendario: Marrakech. Il 5 maggio si torneràsu un tracciato che ospita anche la Formula 1, l’Hungaroring di Budapest, mentre il 9 giugno saràla volta della prima new-entry dell’Auto GP: la Russia.
Oltre al circuito sorto a un centinaio di chilometri dalla capitale Mosca, la serie faràil suo debutto sulla pista del Nurburgring, un circuito storico che per la prima volta accoglieràla Lola-Zytek che sino ad ora in Germania aveva gareggiato sull’angusto tracciato di Oschersleben. Donington invece, ospiteràin data 1 settembre la gara in Gran Bretagna, mentre il finale di stagione saràin Repubblica Ceca, sul circuito di Brno il 6 ottobre.
Ancora da definire una data nel mese di luglio, sono in corso trattative con autodromi spagnoli ed italiani, che verràcomunicata nelle prossime settimane.
Calendario 2013
24 marzo Italia (Monza) - WTCC
7 aprile Marocco (Marrakech) - WTCC
5 maggio Ungheria (Budapest) - WTCC
9 giugno Russia (Mosca) - WTCC
TBA luglio TBA
18 agosto Germania (Nurburgring) - DTM
1 settembre Gran Bretagna (Donington) - Superstars
6 ottobre Repubblica Ceca (Brno) - ETCC
Senna sapeva giàtutto: “Bottas titolare in Williams nel 2013? Nessuna sorpresaâ€Â
Bruno Senna sapeva che Valtteri Bottas lo avrebbe sostituito in Williams per la stagione 2013. Il brasiliano, approdato a Grove ad inizio 2012, ha ceduto il sedile al finlandese in 15 delle 20 sessioni inaugurali dei week-end di gara.
Senna ha rivelato di non essere sorpreso dall'annuncio di Bottas.
“Fin dall'inizio del mio programma con la Williams ho accettato di dover condividere la vettura con Valtteri in 15 sessioni del venerdì, come parte della sua preparazione per un probabile esordio nel 2013†ha spiegato il brasiliano.
Senna ha concluso la stagione 2012 al 16esimo posto assoluto, uno dietro al compagno Pastor Maldonado, e ha colto 31 punti.
“Aver ottenuto regolarmente dei punti è stato estremamente soddisfacente; ho dimostrato un buon passo in tutte le 20 gare e ho imparato molto nel corso della stagione. Son riuscito ad ottenere alcuni risultati di rilievo, come ad esempio il giro più veloce nel Gran Premio del Belgio, la mia pista preferitaâ€Â.
“Se si considera che alle mie spalle ho una carriera relativamente breve, il fatto di essere riuscito a stare regolarmente nella top 10 mi ha permesso di affinare le mie doti. Inoltre ho lavorato con un team di ingegneri davvero competitivo alla Williams che mi ha ben preparato per il prossimo passo della mia carrieraâ€Â.
Il punto sul mercato piloti della Nationwide Series all'inizio della off-season
Il mercato piloti della Nationwide Series sembra offrire gli spunti più interessanti in questo inizio di off-season.
Insieme al secondo titolo consecutivo, per Ricky Stenhouse Jr. è arrivata anche la promozione in Sprint Cup Series, sempre in seno al Roush Fenway Racing, che lo schiereràal volante della Fusion #17  ma potrebbe diventare la #6  in sostituzione di Matt Kenseth, partito alla volta del Joe Gibbs Racing.
Anche il principale rivale di Stenhouse nelle ultime due stagioni ha cambiato casacca, sempre a vantaggio del team JGR: Elliott Sadler è passato armi, bagagli e sponsor OneMain Financial, alla corte di "Coach" Joe Gibbs, per cui piloteràla Toyota Camry #11. Sempre il Joe Gibbs Racing schiereràanche Brian Vickers a tempo pieno e alterneràdiversi piloti, tra cui Darrell Wallace Jr. sulla terza vettura.
Il posto di Stenhouse al Roush Fenway andràa Trevor Bayne, che punteràdeciso al titolo e come compagno di squadra avràTravis Pastrana.
Perso Sadler, il Richard Childress Racing punteràtutto sulla Chevrolet #3 di Austin Dillon e potrebbe dare un sedile anche a Brian Scott. Childress schiereràanche Ty Dillon per un calendario parziale e potrebbe addirittura puntare su Danica Patrick per una decina di appuntamenti.
A proposito di Danica, con il passaggio a tempo pieno in Sprint Cup il suo rapporto con il JR Motorsports sembra terminato e il team di Dale Earnhardt Jr. schiereràuna vettura per Regan Smith per tutta la stagione e una con un calendario parziale per il team owner. Saràla disponibilitàdi sponsor a dettare il calendario.
In casa Penske Racing è arrivata la conferma per Sam Hornish Jr., al volante della Dodge Challenger #12, mentre il sedile della #22 se lo divideranno il giovanissimo talento Ryan Blaney e Brad Keselowski.
Parker Klingerman dovrebbe approdare al Kyle Busch Motorsports e dividere con i fratelli Busch il sedile della Toyota #54.
Dovrebbe essere della partita anche James Buescher, al volante di una Chevy del Turner Motorsports, che dovrebbe anche confermare Justin Allgaier e sicuramente daràspazio, con un impegno parziale, al giovane Jeb Burton.
Per concludere, Michael Annett è stato confermato al volante della Ford #43 del Richard Petty Motorsports.
Ci saranno sicuramente altre sorprese prima del debutto stagionale a Daytona, che vedràanche l'esordio (finalmente) della Chevrolet Camaro.
Stay Tuned!
Gian Luca Guiglia
Williams: “Con Maldonado e Bottas possiamo fare grandi cose nel 2013â€Â
A seguito dell'annuncio della driver line-up 2013, composta da Pastor Maldonado e dal rookie Valtteri Bottas, Frank Williams ha commentato con grande entusiasmo questa scelta.
“In Pastor e Valtteri abbiamo due enormi talenti e sono particolarmente entusiasta di quello che potranno fare nel 2013 per la Williams†ha detto il boss e fondatore del team di Grove. “Pastor ha sempre dimostrato un ritmo notevole e quest'anno è maturato come pilota. Valtteri è semplicemente uno dei giovani più talentuosi che si possano trovare attualmente sulla piazza; ci aspettiamo da lui grandi cose in futuroâ€Â.
Williams ha voluto ringraziare anche Bruno Senna per il suo lavoro svolto con la squadra durante la stagione 2012. Il futuro del brasiliano resta incerto anche se il nipote d'arte ha giàaffermato di avere un piano B.
“Vorrei cogliere anche l'occasione per ringraziare Bruno Senna per il suo duro lavoro nel corso dell'ultimo anno e gli auguro buona fortuna per il futuroâ€Â.
Pons Racing riconferma Zoel Amberg
Zoel Amberg è stato riconfermato dal Pons Racing per la prossima stagione di Formula Renault 3.5.
Il 20enne svizzero, che aveva originariamente firmato un accordo di due anni col team spagnolo, ha concluso al 26esimo posto la sua stagione d'esordio e ha ottenuto l'unico punto nella corsa inaugurale di Alcaniz.
Il team manager Emilio de Villota ritiene, alla base anche dei buoni responsi avuti dai test post-stagionali, che per Amberg il 2013 riserveràottime cose.
“Siamo estremamente soddisfatti di quello che la squadra ha dimostrato in questi test invernali; ciò dimostra che possiamo fare molto bene nel 2013†ha detto de Villota. “Zoel ha svolto un ottimo lavoro e questo ha dato i suoi frutti, come dimostra la lista dei tempi. Ha sfoderato un ritmo veloce ad ogni sua uscita e ha dimostrato inoltre coerenza e un approccio di lavoro metodicoâ€Â.
Stando alle parole di de Villota, a breve si sapràil nome del compagno di Amberg aggiungendo che saràuno di quei piloti che hanno provato durante i test autunnali. Spuntano nella lista Luciano Bacheta, campione F2 2012, Nick Yelloly, Matheo Tuscher e Dmitry Suranovich, che hanno provato con Pons Racing nei test.
“Tutti gli altri piloti che hanno testato per noi hanno mostrato un buon potenziale e la seconda guida figureràtra loro†ha detto de Villota.
Valtteri Bottas promosso dalla Williams: saràtitolare nel 2013 insieme a Pastor Maldonado
Cambio della guardia in Williams: il team di Grove ha confermato che nel 2013 Valtteri Bottas prenderàil posto di Bruno Senna e affiancheràPastor Maldonado.
Il 23enne finlandese, campione GP3 2011 ed entrato a far parte del mondo Williams nel 2010, ha partecipato quest'anno a 15 sessioni di prove libere al volante della FW34 e dalla prossima stagione potràesordire in qualifiche e gare.
Bottas, il quale vanta anche due successi consecutivi nei Masters di F3 2009-2010, è il secondo rookie ad essere confermato per la stagione 2013 in seguito all'annuncio di Esteban Gutierrez in Sauber.
“E' sempre stato il mio piccolo grande sogno quello di competere nel Mondiale di F1†ha detto Bottas. “Farlo poi con una delle squadre più leggendarie di questo sport è incredibilmente speciale. Ho davvero apprezzato i miei tre anni con la Williams fino ad ora e adesso mi sento davvero a casa. Il mio obiettivo è sempre stato quello di restare per il 2013 e di ottenere un sedile da ufficialeâ€Â.