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Diramate le date dei test pre-stagionali 2013

Fri, 11/23/2012 - 16:00

In concomitanza con la chiusura dei test post-stagionali 2012, la GP2 ha comunicato le date e le locations dei test che faranno da antipasto al campionato 2013.

Si partirà il 26-28 febbraio da Jerez de la Frontera e si proseguirà la settimana successiva, più esattamente il 5-7 marzo, al Circuit de Catalunya di Barcellona.

Test Jerez, Day 2: Cecotto va in vacanza da leader, Giovesi 5°

Fri, 11/23/2012 - 15:49

Si conclude nel segno di Johnny Cecotto la fascia post-stagionale 2012 della serie cadetta: il veterano venezuelano, in veste di portacolori Arden, ha chiuso la seconda giornata di prove a Jerez con un tempo di 1'25”694, siglato al mattino. Appartiene all'ex Barwa Addax anche la best performance pomeridiana di 1'26”585.

Felipe Nasr, compagno di Cecotto in Marussia Carlin nella duplice sessione del giovedì, ha formato una doppietta sudamericana attraverso il crono di 1'25”719. Terza piazza per l'altro alfiere Arden Adrian Quaife-Hobbs, seguito a ruota dal mattatore del Day 1 Marcus Ericsson (Scuderia Coloni) e da un Kevin Giovesi (Lazarus) ormai in perfetta sintonia con la GP2/11, sebbene abbia perso del tempo nel turno pomeridiano a causa di un sospetto problema tecnico.

Sesto riferimento cronometrico per Stéphane Richelmi (DAMS), poi al settimo posto si è collocato Rio Haryanto (Lotus) davanti ad Alexander Sims (Barwa Addax) e Stefano Coletti (Rapax). Alexander Rossi (Caterham) ha chiuso la due giorni andalusa col decimo tempo.

La GP2 saluta il 2012 e si appresta ad accogliere il 2013, ovvero l'ultimo anno in cui sfileranno le vetture GP2/11.

Classifica


1 Johnny Cecotto Arden 1'25”694 2 Felipe Nasr Marussia Carlin 1'25”719 3 Adrian Quaife-Hobbs Arden 1'26”013 4 Marcus Ericsson Scuderia Coloni 1'26”118 5 Kevin Giovesi Lazarus 1'26”149 6 Stéphane Richelmi DAMS 1'26”314 7 Rio Haryanto Lotus 1'26”345 8 Alexander Sims Barwa Addax 1'26”346 9 Stefano Coletti Rapax 1'26”451 10 Alexander Rossi Caterham 1'26”658 11 Dani Juncadella Rapax 1'26”543 12 Fabio Leimer Racing Engineering 1'26”569 13 Julian Leal Trident 1'26”608 14 Daniel Abt Lotus 1'26”816 15 Daniel de Jong Scuderia Coloni 1'26”857 16 Mitch Evans DAMS 1'26”926 17 Rene Binder Lazarus 1'26”961 18 Sergio Canamasas Trident 1'27”060 19 Jolyon Palmer iSport 1'27”148 20 Nigel Melker Racing Engineering 1'27”165 21 Kevin Mirocha iSport 1'27”465 22 Simon Trummer Caterham 1'27”518 23 Jake Rosenzweig Barwa Addax 1'27”992 24 Ramon Pineiro Marussia Carlin 1'28”630

La FIA propone di incrementare l'utilizzo del DRS in gara

Fri, 11/23/2012 - 15:37

Che il DRS sia l'anima di gran parte dei sorpassi in Formula 1 è cosa risaputa, tant'è che la FIA dal prossimo anno intende aumentare la presenza di due zone specifiche al sorpasso sulla maggior parte dei circuiti del Mondiale.

Già la FIA ha comunicato ad Austin che nel 2013 i piloti dovranno usare il DRS in prova e qualifica solo nelle zone designate in gara; quindi sotto suggerimento delle squadre, che altrimenti si vedrebbero costrette a compiere modifiche sgradite al set-up, gli stessi uomini della Federazione avrebbero trovato nelle due DRS Zone a Gran Premio la soluzione ideale per evitare malcontenti e una possibile riduzione dei sorpassi.

Infatti il direttore tecnico della McLaren Paddy Lowe ha subito accolto questa decisione della FIA: “Garantirà maggiore equilibrio tra le vetture”

Andrea Giustini

Interlagos, Libere 1: Hamilton parte a ritmo di samba, Vettel (2°) in ritardo di nove millesimi. Alonso 5° e Massa 6°

Fri, 11/23/2012 - 13:42

Terra fertile sotto molteplici aspetti, da quello puramente commerciale a quello faunistico e naturalistico, il Brasile, sede annunciata dei Mondiali di Calcio 2014 e dei Giochi Olimpici 2016, sembra quasi volersi vaccinare dinanzi a impegni sportivi di così elevata importanza ospitando questo week-end la volata finale per il titolo piloti 2012 di F1, ormai una questione privata tra il leader Sebastian Vettel, 13 punti di vantaggio in classifica, e l’inseguitore Fernando Alonso, forti del pieno supporto di Red Bull, già campione costruttori la settimana scorsa in Texas, e Ferrari, tuttora in lotta con la McLaren per la piazza d’onore nella graduatoria riservata alle squadre.

Nella prima sessione di prove libere di scena a Interlagos, in un sobborgo di San Paolo incastonato nell’abbraccio dei laghi artificiali Guarapiranga e Billings che accoglie ininterrottamente i bolidi della massima formula dalla stagione 1990, l’onore e l’onere di aprire le ostilità con il miglior tempo è spettato all’alfiere di casa McLaren Lewis Hamilton, in grado di fermare il cronometro su un efficace 1’14”131 complice la situazione meteo favorevole e un incoraggiante utilizzo degli pneumatici hard, portati dalla Pirelli insieme alle coperture medium per il round decisivo del Mondiale.

Così, approfittando di una mattinata di sole allietata da temperature dell’asfalto superiori ai trenta gradi centigradi non senza la chance di cominciare a prendere le misure con le gomme prototipo in chiave 2013, i primattori della F1 versione 2012 hanno sentito suonare la fatidica campanella in vista dell’ultimo giorno di scuola, particolarmente impegnativo nel caso di Vettel e Alonso, che nella Practice 1 ha visto il tedesco della Red Bull al secondo posto con un ritardo di nove millesimi dal leader e l’altro alfiere di Milton Keynes Mark Webber in terza posizione.

Hamilton, giunto al week-end dell’addio a Woking, ha esibito con orgoglio la scritta “Thank you McLaren” sul casco lamentando via radio una fastidiosa tendenza al surriscaldamento da parte delle gomme a mescola dura. Detto dell’armata Red Bull, seconda e terza con Vettel-Webber sebbene il campione in carica abbia accusato una non meglio specificata vibrazione, in quarta piazza ha fatto bella mostra di sé l’altra McLaren MP4-27 di Jenson Button.

A seguire Fernando Alonso, quinto al volante della Ferrari, che ha effettuato una comparazione delle ali anteriori lavorando soprattutto in ottica gara e togliendosi la soddisfazione di  lasciarsi dietro la F2012 gemella dell’idolo locale Felipe Massa, sesto con indosso un casco speciale di colore blu-arancio ispirato da papà Titonio. Il brasiliano è incappato in un testacoda a nove minuti dall’esposizione della bandiera a scacchi nei pressi della curva 9.

Settimo crono per Romain Grosjean, ancora in attesa di riconferma alla Lotus, mentre all’ottavo posto ha fatto capolino la Force India di Paul Di Resta. Nella top ten Pastor Maldonado, autore del nono tempo, che si è anche prodotto in una innocua digressione oltre i cordoli alla Descida do Lago sulla falsariga di Sergio Perez e Timo Glock.

Decimo Nico Hulkenberg, destinato alla Sauber nel 2013 dove troverà la concorrenza interna di Esteban Gutierrez. Prestazioni in crescendo per Michael Schumacher, ai titoli di coda con la Mercedes e la F1, che ha colto l’undicesima performance davanti alla Sauber di un Kamui Kobayashi ufficialmente appiedato dalla scuderia di matrice svizzera capitanata da Monisha Kaltenborn.

Il giapponese, però, ha preceduto Perez, tredicesimo, arrivato al bloccaggio delle ruote in un paio di occasioni alla chicane intitolata ad Ayrton Senna. Quattordicesimo Valtteri Bottas, di nuovo sulla Williams del nipote di O Rei della velocità nella Practice 1 a dispetto della trasferta di Interlagos.

Avvio tribolato per Kimi Raikkonen. Nei frangenti iniziali il finlandese ha lamentato un problema al motore e, dopo una lunga permanenza ai box, non è andato oltre il sedicesimo crono. In ombra Nico Rosberg, diciottesimo, con il tester della Caterham Giedo van der Garde, una tantum al posto di Heikki Kovalainen, che ha chiuso diciannovesimo regolando Vitaly Petrov, soltanto ventunesimo.

Nelle retrovie Charles Pic, ventiduesimo al termine, e il duo HRT composto da Pedro de la Rosa e Narain Karthikeyan, entrambi decisi a limitare il chilometraggio a causa della penuria di ricambi a disposizione. Da segnalare un testacoda nel finale di Glock, ventesimo, alla Laranjinha.

Il conto alla rovescia verso il prosieguo delle attività in pista all’Autódromo José Carlos Pace di Interlagos suggerisce agli appassionati di annotarsi mentalmente lo start in programma alle ore 14:00 locali (le 17:00 in Italia) degli ultimi novanta minuti di Free Practice del venerdì.

Vettel e Alonso: campioni se...

Ermanno Frassoni

Classifica


1 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1'14”131 2 Sebastian Vettel Red Bull-Renault + 0"009 3 Mark Webber Red Bull-Renault + 0"067 4 Jenson Button McLaren-Mercedes + 0"086 5 Fernando Alonso Ferrari + 0"261 6 Felipe Massa Ferrari + 0"585 7 Romain Grosjean Lotus-Renault + 0"588 8 Paul di Resta Force India-Mercedes + 0"607 9 Pastor Maldonado Williams-Renault + 0"884 10 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes + 0"919 11 Michael Schumacher Mercedes + 0"983 12 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari + 1"124 13 Sergio Perez Sauber-Ferrari + 1"265 14 Valtteri Bottas Williams-Renault + 1"282 15 Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 1"456 16 Kimi Raikkonen Lotus-Renault + 1"570 17 Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari + 1"917 18 Nico Rosberg Mercedes + 2"184 19 Giedo van der Garde Caterham-Renault + 2"329 20 Timo Glock Marussia-Cosworth + 2"375 21 Vitaly Petrov Caterham-Renault + 2"486 22 Charles Pic Marussia-Cosworth + 3"103 23 Pedro de la Rosa HRT-Cosworth + 3"547 24 Narain Karthikeyan HRT-Cosworth + 3"764

Sauber, l'addio a Kamui Kobayashi: “Una persona fantastica, gli auguriamo il meglio per il futuro”

Fri, 11/23/2012 - 12:06

Sulla scia dell'annuncio di Esteban Gutierrez prossimo titolare Sauber al fianco di Nico Hulkenberg, Monisha Kaltenborn ha voluto elogiare Kamui Kobayashi, rimasto senza sedile nel 2013, per l'impegno profuso nelle ultime tre stagioni alla corte della squadra elvetica.

“Mi piacerebbe molto dire anche qualche parola per Kamui” ha detto la team principal Sauber. “Nel corso degli ultimi tre anni ci ha dimostrato che non è solo un pilota competitivo in pista ma anche una persona meravigliosa e un membro della squadra fantastico”.

“Ogni componente del nostro team nutre il massimo rispetto per lui e il suo podio in Giappone è stato un momento emozionante per tutti noi. Questa non è stata una decisione facile da prendere ma ci siamo impegnati per un nuovo inizio e il nostro tempo con Kamui sarà giunto al termine dopo l'ultima gara stagionale. Gli auguriamo tutto il meglio per il futuro”.

Clicca qui per leggere la news dell'ufficialità di Esteban Gutierrez titolare e di Robin Frijns nuovo test driver e riserva della Sauber.

Caterham pensa al 2013: ufficializzato l'accordo pluriennale con Charles Pic

Fri, 11/23/2012 - 11:29

Charles Pic lascia la Marussia per accasarsi alla Caterham nel 2013 sulla base di un accordo pluriennale.

Il 22enne francese, all'esordio in questa stagione, si è subito mostrato competitivo nei confronti del compagno di squadra Timo Glock e i suoi migliori risultati sono fino ad oggi due 15esimi piazzamenti a Melbourne e Valencia.

“Sono molto entusiasta di iniziare il mio secondo anno in F1 con una squadra dotata di un grande potenziale come la Caterham, dove c'è tutto per poter ambire alla zona centrale della classifica. So quanto è determinata la squadra nel voler continuare a progredire, quindi non vedo l'ora di giocare la mia parte al fine di aiutarli a risalire la griglia” ha commentato Pic.

Il team principal della Caterham Cyril Abiteboul ha aggiunto: “Siamo entusiasti che Charles abbia deciso di unirsi a noi. Abbiamo monitorato i suoi progressi durante tutta la stagione e siamo sicuri di avere davanti un talento speciale. E' migliorato molto nel corso dell'anno contro un compagno di squadra di enorme esperienza, quindi grazie al talento di Charles avremo la possibilità di crescere ulteriormente il nostro potenziale”.

Resta ancora più incerto il futuro di Heikki Kovalainen e Vitaly Petrov, vista la presenza ingombrante anche di Giedo van der Garde che attualmente svolge il ruolo di test driver in Caterham.

Ufficiale: Esteban Gutierrez diventa titolare Sauber, Robin Frijns scelto come riserva

Fri, 11/23/2012 - 11:18

Adesso è ufficiale: Esteban Gutierrez avvera finalmente il suo sogno diventando pilota titolare della Sauber per la stagione 2013.

Il messicano, supportato dalla Telmex che sponsorizza anche la Sauber, ha trascorso gli ultimi due anni in GP2 col team Lotus e ha terminato la stagione 2012 al terzo posto.

Gutierrez farà quindi coppia con Nico Hulkenberg, in una driver line-up totalmente rinnovata rispetto a quella delle ultime due stagioni, animata da Sergio Perez, che passerà in McLaren, e da Kamui Kobayashi, il quale resta senza sedile. Lo stesso Perez aveva anticipato giovedì l'annuncio del connazionale nel team elvetico.

“Dopo tre anni di lavoro con la Sauber mi sento grato per tutte le attenzioni che ho ricevuto da tutta la squadra e per il loro contributo, che mi ha permesso gradualmente di diventare un pilota di F1” ha detto il vincitore del titolo di GP3 2010. “Ora, dopo aver sperimentato altre categorie propedeutiche alla Formula 1, inizia la vera e propria sfida per salire ai vertici del motorsport”.

La team principal della Sauber Monisha Kaltenborn ha dichiarato che “Esteban ha grande talento e lo riteniamo pronto per fare il salto di categoria. Non ho alcun dubbio sul fatto che abbiamo una driver line-up molto competitiva per la stagione 2013”.

“Esteban fa già parte della squadra da molto tempo e abbiamo sempre seguito da vicino la sua carriera” ha aggiunto. “Nel 2010 lo abbiamo messo sotto contratto come pilota affiliato e nel 2011-2012 è stato il nostro test driver e riserva”.

La Sauber ha confermato anche di aver messo sotto contratto Robin Frijns: l'olandese, laureatosi campione della Formula Renault 3.5, prenderà il posto di Esteban Gutierrez come test driver e pilota di riserva.

“Sono molto contento che il team Sauber mi abbia dato questa opportunità” ha detto Frijns. “Vorrei ringraziare Monisha Kaltenborn e Peter Sauber per la loro fiducia nei miei confronti. Con questa occasione cercherò di aiutare la squadra il più possibile e di capire come funziona la Formula 1 in un ambiente estremamente professionale. Sono già impaziente di iniziare la stagione 2013”.

L'olandese ha già condotto una giornata in pista al volante della C31 nel Young Driver Test di Abu Dhabi.

 

 

Il Conquest Racing pronto al rientro, si attendono gli sviluppi della situazione Lotus

Thu, 11/22/2012 - 20:26

Assente quest’anno dal palcoscenico della IndyCar il Conquest Racing di Eric Bachelart sta lavorando senza sosta per un rientro nel massimo campionato americano a ruote scoperte, ma si attendono gli sviluppi della vicenda Lotus, che dovrà dichiarare in via ufficiale il suo abbandono prima di poter sbloccare il mercato motori. 

“Voglio capire bene com’è la situazione sul fronte motori per il 2013” ha spiegato il belga Bachelart a SpeedTV. “Sono molto motivato a rientrare nel campionato ed ho buoni contatti per poterlo fare”.

Il team con sede ad Indianapolis quest’anno ha debuttato nel mondo endurance schierando una Morgan LMP2 nella ALMS, programma che dovrebbe continuare anche il prossimo anno dopo l'ottima seconda posizione in campionato nella sua categoria. 

“E’ stato strano non essere presenti a tempo pieno quest’anno e dopo la 500 Miglia di Indianapolis corsa con Ana Beatriz ed il supporto del team Andretti eravamo pronti anche per affrontare la finale di Fontana, ma le speranze di trovare un motore libero sono state ben presto vanificate. L’auto c’è ed è pronta ad accogliere qualsiasi motore disponibile”. 

Stessa situazione per il team di Michael Shank, da mesi alla ricerca di un motorista per il suo debutto nella IndyCar Series dopo anni di successi nel panorama sport-prototipi americano. 

Roberto Del Papa 

“Dimmi la verità”: Alonso orgoglioso dell’atteggiamento della Ferrari a Austin

Thu, 11/22/2012 - 19:49
Data:  Giov, 22/11/2012 Anteprima:  Abstract:  A posteriori si possono fare tutte le critiche del caso, anche se alla vigilia del Gran Premio le polemiche non sono certo mancate; Descrizione: 

“Sono orgoglioso che la mia squadra abbia optato per la strategia di partire con entrambe le vetture dal lato pulito della pista, ha funzionato bene; ma soprattutto sono contento perché abbiamo detto la verità, a differenza di altri team”: queste le parole di Fernando Alonso dopo la discussa decisione della Ferrari di penalizzare la qualifica di Felipe Massa a vantaggio dello spagnolo sulla griglia di Austin.

Senza andare a scomodare il passato della Formula 1, dove di esempi simili a quanto accaduto nel Gran Premio degli Stati Uniti se ne potrebbero contare molti, bisogna tuttavia constatare che la Ferrari non si è nascosta dietro un improbabile quanto falso guasto meccanico di Massa, ma ha semplicemente ammesso di aver compiuto una scelta strategica.

Questo per consentire non solo ad Alonso di guadagnare una posizione al via, ma anche per far scattare entrambe le Ferrari dal lato della pista più pulito, ovvero quello gommato sul lato destro.

A posteriori si possono fare tutte le critiche del caso, anche se alla vigilia del Gran Premio le polemiche non sono certo mancate; alla luce del risultato finale però viene da chiedersi se per una volta il tanto perbenismo di facciata e la falsa imparzialità che aleggia talvolta tra gli appassionati e gli addetti ai lavori non sia stata eccessiva se non addirittura di troppo in una occasione in cui la Ferrari ha dimostrato di aver avuto ragione nella sua scelta e coraggio nell’ammetterlo apertamente, nettamente in controtendenza rispetto agli anni recenti.

La scuderia di Maranello sta forse affrontando in questo ultimo 2012 la sua stagione più travagliata (se escludiamo il pasticcio collettivo del 2009) a livello tecnico ma soprattutto sulla questione sviluppo, non appare quindi sorprendente che cerchi di sfruttare ogni possibile soluzione (per quanto imbarazzante o azzardata che sia) per cercare di ribaltare il corso degli eventi, o quantomeno volgerli a suo favore seppur di poco.

Per la questione etica ci sarebbe molto di cui discutere (e il tempo di un editoriale va purtroppo a nostro discapito), ma ci limiteremo a dire che Felipe Massa ha accettato la scelta del suo team e che oltre a disputare una gara sensazionale ha anche ricevuto i ringraziamenti che gli erano dovuti; ma non siamo certo qui a deliberare sulla condizione di Massa, la quale sarebbe stata ben diversa se il driver di San Paolo si fosse trovato nelle condizioni di poter anche lui lottare per il titolo insieme al team-mate; a metà stagione buona parte di quel popolo di tifosi che lo volevano “fuori dai piedi” è lo stesso che con assurda incoerenza gridava allo scandalo nei suoi confronti verso un team che nonostante tutto si è rivelato fin troppo generoso col suo (secondo) pilota.

Alla luce di quanto mostrato dal brasiliano dal 2010 ad oggi, l’atteggiamento della Ferrari (un po’ strafottente, diciamolo pure, ma sempre concentrato all’obiettivo finale che riguarda un titolo Piloti in ballo) dovrebbe addirittura apparire legittimo e giustificato. Se Massa avesse dimostrato di essere all’altezza del compagno, lui non si sarebbe trovato nella situazione di domenica mattina e la Ferrari non avrebbe dovuto rompere alcun sigillo sul cambio della sua F2012.

Davide Cantire

Slideshow:  Si

Button emette la sua sentenza: “Il titolo se lo merita Alonso”

Thu, 11/22/2012 - 18:35

Jenson Button considera Fernando Alonso il più meritevole nella lotta al titolo 2012.

Il britannico, che ha conquistato il titolo iridato nel 2009, è rimasto colpito dalla capacità con cui lo spagnolo ha saputo mantenere a galla le sue speranze mondiali rispetto a un Sebastian Vettel favorito dalla competitività della Red Bull.

“Fernando dovrebbe essere il campione, perché non ha commesso errori quest'anno ed è stato costantemente veloce” ha detto Button. “Inoltre è sempre stato in lizza per il titolo dall'inizio alla fine, conoscendo le potenzialità della sua vettura”.

“Seb è risultato più incostante quest'anno ma nelle ultime gare è stato fantastico con una grande macchina”.

Button aggiunge: “Fernando però è stato così bravo ed è davvero impressionante vedere le sue prestazioni ad ogni gara. Pensavo alla prima corsa che non avesse possibilità e invece la Ferrari ha fatto un buon lavoro e lui è stato grandioso”.

Perez anticipa che Gutierrez gli subentrerà in Sauber nel 2013

Thu, 11/22/2012 - 18:26

Sembra ormai solamente una questione di annuncio ma Esteban Gutierrez dovrebbe effettivamente esordire in F1 alla Sauber nella prossima stagione, come anticipato dal connazionale Sergio Perez che nel 2013 approderà in McLaren lasciando così il suo sedile libero.

Questo lascia presagire il fatto che la scuderia svizzera intenda annunciare la propria line-up 2013 alla fine (o durante) il week-end brasiliano di Interlagos, dove si svolgerà il gran finale del Mondiale 2012.

La notizia si era già diffusa dopo l’ufficializzazione di Perez alla McLaren e dopo le varie dichiarazioni di Kamui Kobayashi sull’incertezza del suo futuro come peraltro rimarcato, con toni più sconsolati, anche oggi. Gutierrez, reduce dalla stagione in GP2, ha anche lo stesso partner commerciale che sostiene Perez, ovvero la Telmex, il che suggerisce il passaggio di consegne tra i due.

“La vettura sarà competitiva perché le regole non cambieranno molto rispetto a quest’anno, e Nico [Hulkenberg] avrà un forte sostegno al suo fianco in Esteban” ha detto Perez in conferenza stampa, aggiungendo che “siamo solo in attesa dell’annuncio”.

Gutierrez, anche se non è stato pienamente all’altezza delle aspettative quest’anno, ha colto tre successi per concludere al terzo posto in classifica di GP2.

Davide Cantire

Kamui Kobayashi getta la spugna? “Non penso di essere in griglia nel 2013”

Thu, 11/22/2012 - 17:39

Kamui Kobayashi si è detto timoroso di non trovare spazio in F1 nella prossima stagione.

Il giapponese, attualmente in forza alla Sauber, potrebbe essere sostituito da Esteban Gutierrez, protetto dal magnate Carlos Slim, patron della Telmex.

“Avrei bisogno di una vittoria!” ha commentato scherzosamente. “Onestamente non penso di poter partecipare al prossimo campionato di F1; sto facendo molta fatica a trovare degli sponsor”.

“Tuttora è più probabile che torni nel 2014; non so cosa annuncerà Monisha (Kaltenborn, boss della compagine elvetica) durante questo fine settimana”.

Andrea Giustini

Test Alcaniz, Day 2 : Magnussen resta imprendibile

Thu, 11/22/2012 - 17:20

Giornata perfetta per la DAMS e i colori scandinavi nei test delle categorie propedeutiche: oltre a Marcus Ericsson in GP2 a Jerez, anche Kevin Magnussen nella seconda giornata di prove al Motorland Aragon si è messo in luce con una notevole prestazione risultando nuovamente il più veloce con il tempo di 1'39”479, messo a segno al mattino e in grado di sbriciolare il best lap di mercoledì.

Magnussen ha staccato di 138 millesimi Carlos Sainz Jr. (AV Formula) mentre Norman Nato (Tech 1) è risultato più distante con 170 millesimi. Quarta piazza per l'altro danese Marco Sorensen (Lotus), primo dei piloti finiti oltre la barriera del 1'40”.

Il fresco vincitore del Gran Premio di Macao Antonio Felix da Costa (Arden Caterham) si è insediato nella quinta casella davanti a Stoffel Vandoorne (DAMS) mentre Marlon Stockinger (Lotus) ha fissato il settimo giro più veloce. Seguono in classifica Sergey Sirotkin (ISR), Daniil Kvyat (Fortec) e Jazeman Jaafar (Carlin). Riccardo Agostini ha chiuso la giornata al 24esimo posto con Draco.

Classifica completa

Test Jerez, Day 1: Ericsson termina davanti a tutti, Italia presentissima in top 10

Thu, 11/22/2012 - 17:01

Marcus Ericsson mette in evidenza, e non è il primo a farlo quest'anno, il potenziale della DAMS nella prima giornata di test post-stagionali a Jerez. Lo svedese ha imposto il ritmo nel turno pomeridiano chiudendo le danze col tempo di 1'26”717.

Battuto di circa un decimo Felipe Nasr (Marussia Carlin); il brasiliano, proveniente dall'esperienza di Macao, ha preceduto di pochi centesimi Alexander Sims, all'esordio su una Dallara GP2 di terza generazione appartenente alla Barwa Addax.

Stéphane Richelmi si trova sempre più a suo agio con Trident, tant'è che il monegasco ha completato la giornata ai piedi della top 3 davanti a un ottimo Stefano Coletti (Rapax) e al convincente Kevin Giovesi (Lazarus). Adrian Quaife-Hobbs (Arden) saluta il primo giorno di test al settimo posto mettendosi dietro Johnny Cecotto (Marussia Carlin), l'azzurro Fabio Onidi (Scuderia Coloni) e Rio Haryanto (DAMS). Continuano i problemi in Ocean, dove Ramon Pineiro ha a malapena segnato un giro veloce sulla barriera dei 2 minuti.

Classifica


1 Marcus Ericsson DAMS 1'26”717 2 Felipe Nasr Marussia Carlin 1'26”810 3 Alexander Sims Barwa Addax 1'26”883 4 Stéphane Richelmi Trident 1'26”898 5 Stefano Coletti Rapax 1'26”926 6 Kevin Giovesi Lazarus 1'27”043 7 Adrian Quaife-Hobbs Arden 1'27”059 8 Johnny Cecotto Marussia Carlin 1'27”110 9 Fabio Onidi Scuderia Coloni 1'27”114 10 Rio Haryanto DAMS 1'27”168 11 Alexander Rossi Caterham 1'27”257 12 Kevin Mirocha Lazarus 1'27”293 13 Jolyon Palmer Lotus 1'27”32 14 Julian Leal Trident 1'27”343 15 Mitch Evans Arden 1'27”426 16 Dani Juncadella Rapax 1'27”474 17 Daniel de Jong Scuderia Coloni 1'27”598 18 Nigel Melker Racing Engineering 1'27”645 19 Sergio Canamasas iSport 1'27”755 20 Daniel Abt Lotus 1'27”861 21 Rene Binder Racing Engineering 1'27”900 22 Simon Trummer Caterham 1'27”920 23 Jake Rosenzweig Barwa Addax 1'28”662 24 Ramon Pineiro Ocean 2'00”189

Interlagos, Preview: In Brasile per la sfida finale, Vettel contro la pioggia e l’affidabilità, Alonso spera in un colpo di scena

Thu, 11/22/2012 - 16:23
Data:  Giov, 22/11/2012 Anteprima:  Abstract:  Interlagos, Brasile, 25 novembre 2012: eccoci finalmente all’atto conclusivo del mondiale di Formula 1 2012, una delle più belle stagioni degli ultimi anni Descrizione: 

Interlagos, Brasile, 25 novembre 2012: eccoci finalmente all’atto conclusivo del mondiale di Formula 1 2012, una delle più belle stagioni degli ultimi anni. Nella scatenata torcida brasiliana, l’ultima gara dell’anno assegnerà la corona iridata al più meritevole tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso, e, chiunque tra i due riuscirà a portarselo a casa, andrà a fare compagnia a Jack Brabham, Jackie Stewart, Niki Lauda, Nelson Piquet e Ayrton Senna nell’olimpo dei Tricampioni del Mondo.

L’avvicinamento al Gran Premio del Brasile inizia sull’onda dell’ultima entusiasmante gara ad Austin, Texas, corsa giusto qualche giorno fa, che ha visto due prestazioni maiuscole da parte di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Il tedesco, partito dalla pole-position, è subito stato braccato dall’inglese, e i due hanno fatto gara a sé rispetto al resto del gruppo, staccato di un secondo al giro. La gara è stata tiratissima fino al 43° giro, quando Vettel è incappato in un poco accomodante Karthikeyan, che prima di farsi doppiare gli ha fatto perdere tutto il secondo di vantaggio su Hamilton, indispensabile per non subito un attacco letale con il DRS: raggiunto il lungo rettilineo con meno di un secondo di svantaggio, Hamilton ha così potuto aprire l’ala mobile e passare con facilità Vettel, che tuttavia non si è mai arreso, mettendo pressione all’inglese fino alla bandiera a scacchi. Tutto questo mentre gli altri “passeggiavano” in pista, a cominciare da Fernando Alonso, giunto buon terzo ma a quasi quaranta secondi da Hamilton.

Sul podio texano, nel volto del ferrarista si potevano leggere tutta la tensione e il nervosismo per una situazione in classifica che si fa sempre più difficile: ad Austin Vettel ha infatti portato il vantaggio a tredici punti, e a Interlagos, per laurearsi Campione, gli basterà un quarto posto. Neanche Sebastian però può dormire sonni tranquilli: se avesse vinto negli Stati Uniti, si sarebbe presentato con ben venti punti di vantaggio, cioè una distanza che avrebbe costretto Alonso a vincere in ogni caso (un’ipotesi piuttosto improbabile vista la forma tecnica della Ferrari); tredici punti sono tanti ma possono essere anche pochi, e rendono la situazione molto più incerta, unitamente alla preoccupazione della Red Bull circa l’affidabilità dell’alternatore, che ancora una volta ha lasciato a piedi uno dei due Tori, colpendo stavolta (per fortuna di Vettel), la vettura di Mark Webber. In settimana la Renault ha fatto sapere che per il Brasile monterà sulle RB8 la nuova specifica dell’alternatore (da Singapore fino ad Austin era stata usata la vecchia specifica del 2011, ritenuta più sicura ma, a quanto pare, non abbastanza): la nuova versione dell’alternatore, a sentire la Renault, avrebbe passato tutti i test in pista e al banco, accumulando oltre 2000 km senza problemi, tuttavia rimane una certa tensione sul capitolo affidabilità.

A rendere ancora più incerta la situazione, potrebbe mettercisi il meteo: le previsioni per Interlagos parlano infatti un venerdì soleggiato, un sabato variabile e una domenica decisamente piovosa. Sappiamo tutti quanto sia capriccioso il clima brasiliano di San Paolo e quanto possano rivelarsi inesatte le previsioni: domenica, all’ora della gara, potrebbe benissimo esserci il sole come scatenarsi un nubifragio, ed è in quest’ultimo caso che le chance di Fernando Alonso potrebbero essere più concrete. Infatti, nella situazione in cui si ha tutto da perder, quale è quella di Sebastian Vettel, è chiaro che un acquazzone improvviso sarebbe molto più rischioso di una gara tranquilla e lineare alla luce del sole; inoltre, quest’anno la Ferrari è sempre andata molto forte sul bagnato, perciò una gara sull’acqua potrebbe servire alla F2012 per recuperare un po’ dello svantaggio tecnico che accusa nei confronti della RB8, permettendo a Fernando di giocarsela un po’ più alla pari con Sebastian.

In ogni caso, pioggia o sole, sarà un finale di Campionato emozionante, in cui potrà veramente succedere di tutto, e se Vettel parte coi favori del pronostico, Alonso avrà dalla sua la determinazione dell’outsider. Ricordiamo che lo spagnolo, per conquistare il mondiale, deve vincere la gara con Vettel peggio che quarto, oppure arrivare secondo con Vettel non meglio che ottavo, o infine fare terzo con Vettel non oltre il decimo posto. Fra l’altro, il Gran Premio del Brasile sarà anche l’ultima gara, questa volta per davvero, per Michael Schumacher, che dopo tre anni dal ritorno dirà addio alla Formula 1 una volta per tutte: l’anno prossimo, il suo erede, nel senso di pilota più titolato in griglia, risponderà al nome di Sebastian Vettel o di Fernando Alonso.

La storia e il circuito

Il Gran Premio del Brasile è una delle gare con maggiore storia e tradizione. Dopo l’edizione inaugurale del 1972, non valevole per il Campionato e vinta da Carlos Reutemann con la Brabham-Ford, il Brasile è infatti sempre stato nel calendario della Formula 1. Fino a pochi anni fa esso era collocato all’inizio della stagione (in alcuni anni è stato addirittura la prima gara stagionale): ha quindi vissuto aspre battaglie in pista, tra Fittipaldi e Reutemann, tra Mansell e Piquet, tra Prost e Senna, con quest’ultimo che stranamente riuscì a vincere il proprio Gran Premio di casa solo nel 1991, con la McLaren-Honda.

Dal 2004 ad oggi invece il Gran Premio del Brasile si disputa a fine stagione e in alcuni casi come ultima gara dell’anno. Questa particolare collocazione ha fatto sì che il Brasile abbia spesso assegnato matematicamente il titolo iridato: è successo nel 2005 e 2006 a Fernando Alonso e nel 2009 a Jenson Button, per non parlare delle memorabili edizioni del 2007 e 2008.

Nel 2007 il debuttante Lewis Hamilton, con la McLaren, arrivava a Interlagos, ultima gara, con quattro punti di vantaggio sul compagno Alonso e ben sette sul ferrarista Kimi Raikkonen. Dopo una gara clamorosa, in cui Hamilton commise qualche errore dovuto alla foga ed ebbe un problema tecnico al cambio, il finlandese, aiutato dal compagno Massa, riuscì a vincere corsa e titolo, completando una rimonta che a metà stagione, con 26 punti di svantaggio dall’inglese, sembrava impossibile.

Nel 2008 la sorte decise diversamente: in corsa per il titolo rimanevano Hamilton, in vantaggio, e Massa. Il brasiliano conduceva la corsa con autorità quando, a pochi giri dalla fine, un improvviso scroscio di pioggia mise in difficoltà Hamilton che fu sorpassato anche dalla Toro Rosso del futuro rivale Sebastian Vettel, piombando in sesta posizione, a un solo punto dal titolo. La situazione rimase invariata fino all’ultimo giro: Massa tagliò il traguardo da Campione del Mondo, ma proprio all’ultima curva Hamilton riuscì a passare la Toyota di Timo Glock, in evidente difficoltà sul bagnato, conquistando l’agognato quinto posto che gli valse il titolo mondiale.

L’edizione del 2010 del Gran Premio del Brasile fu altrettanto importante ai fini del mondiale: Vettel infatti vinse la corsa con Webber secondo senza che la Red Bull ordinasse al tedesco di lasciare strada all’australiano, che allora era in vantaggio in classifica, una decisione fondamentale che permise poi a Seb di conquistare il titolo iridato con i punti della successiva vittoria ad Abu Dhabi.

Degli altri piloti in attività, Michael Schumacher ha vinto 4 edizioni del Gran Premio del Brasile (2 con la Benetton e 2 con la Ferrari), Felipe Massa due (nel 2006 e 2008), così come Mark Webber, che vinse nel 2009 e l’anno scorso, quando Vettel, dalla prima posizione, gli cedette la vittoria per presunti problemi al cambio.

Il Gran Premio del Brasile, eccetto l’edizione del 1978 e quelle dal 1981 al 1989, disputate a Jacarepaguà, si è sempre corso sul circuito Carlos Pace di Interlagos, in un quartiere di San Paolo su un terreno paludoso, come lascia intendere il nome (“tra due laghi”). Il tracciato ha subito numerose modifiche nel corso degli anni: inizialmente infatti era molto lungo, oltre 8 km, mentre oggi la lunghezza è di 4309 metri. La pista si trova a oltre 700 metri sul mare, cosa che spesso affatica i motori delle vetture che vanno in carenza d’ossigeno. Il tracciato è caratterizzato dalla famosa S do Senna iniziale che dopo una curvone sinistrorso (la Curva do Sol) immette su un lungo rettilineo che porta a un’altra curva ad ampio raggio, la Descida do Lago. A questo punto si entra nella parte mista del circuito, caratterizzata da tornanti stretti e a bassa velocità come la Ferradura, il Pinherinho e il Bico de Pato. L’ultimo tratto è costituito da un lungo rettilineo in leggera piega a sinistra e in forte salita, che immette sul rettifilo dei box.

Le forze in campo

La gara di Austin ha visto una sostanziale parità, sia in qualifica che in gara, tra Red Bull e McLaren, o meglio tra Vettel e Hamilton.

Interlagos è una pista molto diversa da Austin, tuttavia anche in Brasile sono fondamentali l’efficienza e il carico aerodinamico. Inoltre, nell’ultimo Gran Premio dell’anno non c’è motivo di pensare che i valori in campo possano cambiare: i team hanno ormai esaurito lo sviluppo stagionale e le prestazioni delle vetture saranno più o meno quelle viste nelle ultime gare.

In condizioni di asciutto la Red Bull sarà quindi favorita, soprattutto per la qualifica, mentre in gara la situazione sarà molto più incerta, sia perché la McLaren ha ritrovato un po’ di competitività e potrebbe dare ancora fastidio, come in Texas, ai bibitari, sia perché per la gara è prevista pioggia. E in caso di gara bagnata, è ovvio che il vantaggio aerodinamico delle vetture di Adrian Newey si ridurrebbe molto, aprendo le possibilità di vittoria non solo alla McLaren, ma anche a qualche altro outsider. Il più illustre dei quali è ovviamente la Ferrari, che quest’anno è sempre andata fortissimo con la pioggia (Sepang, Silverstone, Hockenheim) e che potrebbe ripetersi sulla pista brasiliana. Se invece le previsioni dovessero rivelarsi inesatte, in caso di asciutto difficilmente Alonso potrebbe lottare per la vittoria, che invece sarebbe probabilmente appannaggio di Vettel e Hamilton.

È chiaro quindi come il meteo potrebbe avere grossa influenza sull’esito del mondiale e della lotta tra Vettel e Alonso; è l’ultimo Gran Premio dell’anno e tutti i discorsi sui diffusori, gli scarichi e gli alettoni non conteranno più nulla: nella sfida finale, conterà solo avere i nervi saldi, tenersi fuori dai guai e non incappare in guasti tecnici, chi tra Sebastian e Fernando riuscirà a farlo meglio si vestirà della corona iridata 2012.

Il programma del week-end (tra parentesi gli orari italiani)

Venerdì 25 Novembre
10:00-11:30 (13:00-14:30) Prove Libere 1
14:00-15:30 (17:00-18:30) Prove Libere 2

Sabato 26 Novembre
11:00-12:00 (14:00-15:00) Prove Libere 3
14:00-15:00 (17:00-18:00) Qualifiche

Domenica 27 Novembre
14:00 (17:00) Gara

Francesco Saverio Dambrosio

Slideshow:  Si

Rob Huff a caccia di un volante per il 2013: “Voglio difendere il mio titolo iridato”

Thu, 11/22/2012 - 16:09

Il neocampione iridato turismo Rob Huff ha esplicitamente manifestato la propria intenzione di gareggiare nel WTCC anche nel 2013 e difendere così il titolo appena fresco di conquista in quel di Macao.

Così come i due compagni di squadra Yvan Muller e Alain Menu, il 32enne pilota nativo di Cambridge è al momento privo di un volante dopo il ritiro, perlomeno in veste ufficiale, di Chevrolet – la marca con la quale ha condiviso finora l’intera carriera nel WTCC. Il transalpino non ha ancora lasciato trapelare alcuna indicazione, sebbene indiscrezioni lo vogliano vicino a firmare per Citroën in vista di un possibile ingresso nel Mondiale della Casa francese, ipotizzato per il 2014, al fianco di un altro alsaziano dal palmarès invidiabile, ovvero il nove volte iridato rally Sébastien Loeb. L’elvetico invece è stato associato in questi giorni a Ford e Lada ma si è dichiarato disponibile anche a fare il test driver se nessuna opzione di suo gradimento dovesse concretizzarsi nero su bianco.

Huff invece è determinato a vagliare ogni opportunità pur di continuare a competere nel Mondiale Turismo, perlomeno ancora per un anno. “Spero di essere nel WTCC anche nel 2013 per difendere il mio titolo, ma ovviamente ho bisogno di una macchina con cui provarci” ha dichiarato il pilota britannico ad Autosport. “Non c’è assolutamente nulla di definito per cui sono disponibile a parlare con chiunque. Certo, sto lavorando su alcune opzioni ma per il momento nessuno mi ha presentato un contratto e men che mai ne ho firmato uno”.

Con tutta probabilità una delle opzioni a cui ha accennato Huff è quella di rimanere in RML, la scuderia che fin dal 2005 si è fatta carico di portare in pista le Chevrolet ufficiali col supporto diretto della Casa madre e che già all’epoca lo scelse per affrontare l’avventura iridata nonostante un bagaglio di esperienza decisamente limitato: il team belga infatti è rimasto in possesso di quattro esemplari delle Cruze 1.6T dominatrici degli ultimi due Mondiali e intenderebbe schierarne almeno un paio come team privato nel WTCC 2013.

In attesa di una conferma in tal senso o dello spuntare di nuove opportunità, le dichiarazioni di Huff allontanano comunque le indiscrezioni su un suo possibile passaggio in American Le Mans Series oppure in V8 Supercars, categorie nelle quali egli stesso in passato aveva dichiarato di voler prima o poi competere.

 

Felipe Massa a caccia di gloria in Brasile: “Voglio vincere davanti al mio pubblico”

Thu, 11/22/2012 - 15:00

Aiutare Fernando Alonso a vincere il Mondiale? Va bene ma... Felipe Massa intende chiudere la stagione in bellezza conquistando il suo terzo successo in carriera davanti al pubblico di casa.

Sebbene Alonso debba recuperare 13 punti a Vettel ad una sola prova dal termine del campionato, Massa non esclude di poter far felici i tifosi locali regalando loro la ciliegina sulla torta di una seconda parte di stagione ricca di soddisfazioni.

“Proverò a vincere per la terza volta” ha detto Massa. “Questa è una gara molto speciale per me e ho intenzione di far mio il Gran Premio nella speranza che Fernando possa conquistare il titolo anche arrivando secondo”.

“Non è stata la mia migliore stagione, dove ho avuto molte difficoltà. Ma dopo agosto tutto è andato per il verso giusto e la seconda parte del campionato sarà una buona preparazione per il prossimo anno”.

Sebastian Vettel: “Se vincessi non sarebbe soltanto merito del mezzo”

Thu, 11/22/2012 - 14:34

Sebastian Vettel è convinto che se la Red Bull dovesse vincere il suo terzo titolo consecutivo, il merito non sarebbe soltanto della RB8.

Il tedesco ha controbattuto a tutti coloro che sminuiscono le sue capacità considerando naturale che un pilota forte abbia un grande mezzo.

“Penso sia normale che un pilota vincente abbia una vettura competitiva” ha commentato il campione del mondo in carica. “Tutti abbiamo iniziato da squadre di basse prospettive; Schumacher esordì con la Jordan, Alonso con la Minardi”.

“Io stesso prima di salire sulla Red Bull ho guidato per la Toro Rosso”.

Vettel non si è sbilanciato sull'esito del mondiale: “Può succedere ancora tutto; bisogna procedere passo passo e dobbiamo guardare soltanto a noi stessi”.

“Storicamente siamo sempre andati bene qui, ma il week-end inizierà venerdì”.

Andrea Giustini

La filosofia di Fernando Alonso: “Nessuna pressione, priorità al podio e poi si vedrà”

Thu, 11/22/2012 - 14:25

“Non ho nulla da perdere in Brasile”: Fernando Alonso si presenta così ad Interlagos alla vigilia dell'ultimo Gran Premio stagionale, che assegnerà il titolo 2012 tra Sebastian Vettel e il portacolori della Ferrari.

Lo spagnolo partirà con uno svantaggio di 13 punti dal tedesco, il quale è stato protagonista di un'esaltante seconda parte di stagione con quattro vittorie consecutive, un secondo ed un terzo piazzamento.

“La prima priorità è quella di finire sul podio, che ci dà la possibilità di segnare più di 13 punti, poi vedremo il risultato della Red Bull” ha detto. “Il destino non è nelle nostre mani, quindi non abbiamo molto da perdere: l'unica possibilità è quella di vincere. Se non andrà bene, ci riproveremo l'anno prossimo”.

“In realtà la pressione c'è sempre ma meno di altre occasioni” ha specificato Alonso, il quale crede che le prestazioni della Ferrari non cambieranno di molto rispetto ad Austin.

“Non esiste una magia che possa rivoluzionare la macchina in cinque giorni. Il settimo posto ad Abu Dhabi e il nono ad Austin nelle qualifiche sono la chiara dimostrazione che è cambiato poco ma speriamo di poter fare un lavoro migliore”.

Alonso poi vuole dare uno sguardo al prossimo futuro: “Ho 31 anni e avrò ancora molte possibilità di vincere il titolo con la Ferrari, una squadra che ti mette sempre nelle condizioni per poter ambire al campionato”.

“Con la Ferrari sono arrivato due volte in lotta per il titolo all'ultima gara, anche se non ho mai avuto la vettura migliore a disposizione. Ma sono sicuro che nei prossimi quattro/cinque anni ci saranno altre occasioni”.

Sauber annuncerà il nome del secondo pilota in Brasile

Thu, 11/22/2012 - 13:35

Si saprà durante questo week-end il nome del pilota che affiancherà Nico Hulkenberg alla corte della Sauber nel 2013.

Stando ai rumors delle ultime settimane si giocherebbero il posto disponibile Kamui Kobayashi, che proprio con Sauber ha ottenuto il suo primo podio in F1 nel Gran Premio del Giappone di ottobre, ed Esteban Gutierrez, aiutato dall'appoggio dello sponsor Telmex e dato per favorito in questa sfida a due.

Il team principal della Sauber Monisha Kaltenborn ha dichiarato ad Autosport: “Abbiamo sempre detto che faremo l'annuncio durante la stagione, così potrebbe arrivare prima del week-end, in Brasile o poche ore dopo la gara”.