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InsideOne – Speciale Abu Dhabi: Raikkonen è di nuovo il finlandese volante, Vettel artiglia un podio che è una sberla per Alonso

Sun, 11/04/2012 - 19:53
Data:  Dom, 04/11/2012 Anteprima:  Abstract:  I commenti sulla gara del Gran Premio di Abu Dhabi. Descrizione: 

Sarà che sono parecchio amici e intrattengono ciascuno con l’altro i più stretti rapporti all’interno del Circus; sarà che nonostante i molti successi sono entrambi degli “anti-personaggi” (l’uno per la giovane età, l’altro per indole sua); fatto sta che il Gran Premio di Abu Dhabi oggi ha avuto due unici grandiosi protagonisti, ovvero Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel.

Raikkonen riesce finalmente a tornare al successo da quella lontana domenica d’agosto del 2009, dove a Spa, sulla sua pista, aveva firmato l’ultima vittoria in Formula 1 con la Ferrari. Una vittoria che suggella non solo un eccezionale rientro ai Gran Premi dopo due anni di stop, ma anche una stagione corsa sempre ai massimi livelli, grazie alla quale è riuscito a rimanere formalmente in corsa per il titolo proprio fino a oggi (ironia della sorte). La gara era iniziata nel migliore dei modi, quando con una partenza da brivido si era subito messo alle spalle Webber, gettandosi all’inseguimento di Hamilton. Poi è arrivato il regalo della McLaren, che ancora una volta ha lasciato a piedi Hamilton, e ancora una volta proprio mentre era in testa (come a Singapore): una fortuna per Kimi che però, sempre molto ironicamente, lo ripaga di tutte quelle vittorie che ai tempi della McLaren gli erano sfuggite per problemi tecnici della vettura (la stessa sorte che sta toccando a Lewis). E così Raikkonen finalmente arriva a quella vittoria che tante volte quest’anno gli era scappata, vuoi per problemi in qualifica (Bahrain), vuoi per scelte strategiche insensate (Spagna): impeccabile la condotta di gara del finlandese, che una volta superato Hamilton si è messo a spingere come un dannato per creare un cuscinetto tra sé e Fernando Alonso, avversario sempre temibile. Da Oscar poi il team radio rifilato al muretto che durante la Safety-Car lo invitava a scaldare le gomme: “Sì sì sì, lo so, non disturbatemi mentre guido, so cosa fare”. Un vero (anti)personaggio, la Formula 1 aveva bisogno di una sua vittoria.

E l’altro eroe di giornata è, ovviamente,  Sebastian Vettel. Dopo la squalifica di ieri (errore imperdonabile da parte del team), la gara di oggi si era messa molto male: non solo per la partenza dalla pit-lane, ma anche per l’obbligo di affrontare la corsa con un assetto sconosciuto, perché stravolto e rifatto ad hoc per permettere di sorpassare (in qualifica le Red Bull avevano le velocità di punta più basse). Sebastian invece non si è scoraggiato e ha messo su non una, ma ben due rimonte fantastiche: già, perché durante la prima Safety-Car, risalito all’undicesimo posto, ecco che commette un errore, prendendo in pieno il cartello di polistirolo del DRS per evitare la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, cui si è avvicinato troppo; l’ala, già precedentemente danneggiata per un lieve contatto con Bruno Senna, è ora praticamente distrutta, e il pit-stop è obbligato. Vettel (ri)piomba così in ventunesima posizione, si rimbocca di nuovo le maniche e sorpassa, nell’ordine, de la Rosa, di Resta, Grosjean (due volte, la prima deve restituirgli la posizione per un sorpasso oltre le righe bianche che la FIA – ultimamente parecchio zelante con lui – potrebbe punire con un drive through), Pic, Glock, Petrov, Kovalainen, Vergne, Senna, Ricciardo, Schumacher, Kobayashi, Massa, Maldonado e infine Button: mica male per uno che non si sa bene perché è considerato incapace di sorpassare e forte solo quando parte in testa. Certo, oggi la dea bendata gli ha restituito quello che gli aveva tolto ieri, regalandogli una Safety-Car che, dopo il secondo pit-stop, gli ha permesso di azzerare lo svantaggio da Button; è anche vero però che senza la seconda SC Vettel era agevolmente quarto, e sarebbe stata comunque una bella rimonta. Una rimonta che invece è resa ancora più grande dall’ultimo sorpasso a Button, sicuramente il più bello di tutta la gara: Sebastian apre il DRS sul rettilineo, Jenson si mette all’interno, così il tedesco si butta all’esterno, tiene giù il piede nella chicane e passa l’inglese, realizzando una manovra da manuale che gli vale un podio clamoroso considerate le premesse al via (nell’episodio è comunque da lodare anche Button che ha dimostrato grande correttezza, soprattutto considerando che nello stesso punto altra gente, da Maldonado a Webber a Massa, si è presa a sportellate finendo fuori).

E date appunto le premesse catastrofiche con cui iniziava la gara di Vettel, il terzo posto artigliato alla fine potrebbe rivelarsi fondamentale nella rincorsa al titolo: lo sa Sebastian, che sul podio aveva un sorriso a trentadue denti, e lo sa anche Fernando che, convinto di poter finalmente fare una gara senza avere l’avversario nei dintorni, si ritrova la tuta blu del tedesco accanto sul podio. Come al solito, Alonso sfodera una gara con il coltello tra i denti, consapevole che questa Ferrari oggi non era all’altezza né della McLaren, né della Red Bull e probabilmente nemmeno della Lotus (per quanto Raikkonen ci abbia messo molto del suo nella vittoria, chiedere a Grosjean). Nonostante ciò, Alonso riesce sempre a tirare fuori il massimo da una vettura ormai giunta al termine dello sviluppo (i sostanziosi aggiornamenti portati qui dovevano servire a migliorare la prestazione in qualifica, Alonso non è andato oltre il settimo tempo…): la retrocessione di Vettel era una vera manna dal cielo, su una pista dove il tedesco avrebbe probabilmente vinto (contando anche il problema di Hamilton), ed era quindi l’occasione per potergli recuperare una barca di punti, tentando magari anche il sorpasso in classifica. E invece, in quella che sta sempre più diventando una guerra di nervi, Fernando si ritrova Sebastian di nuovo alle calcagna, là davanti in classifica, proprio accanto sul podio e per giunta con una rimonta dall’ultimo al terzo posto che a livello psicologico è una vera bastonata,  proprio per quello che si sarebbe potuto ottenere e che invece è sfuggito di mano.

Per il resto, il Gran Premio di Abu Dhabi ha regalato, nonostante la pista insignificante, parecchie emozioni: dallo spettacolare (e pericoloso) incidente tra Karthikeyan e Rosberg, alle sportellate tra Webber e Maldonado, Webber e Massa, Webber e Perez (sempre Webber insomma). Proprio l’australiano, insieme con il brasiliano della Ferrari, dimostrano quanto facciano la differenza i rispettivi compagni di squadra, che hanno rispettivamente cento e centocinquanta punti in più in classifica: non è un caso se infatti saranno Vettel e Alonso a giocarsi il mondiale nelle ultime due corse. Sfortunatissimo Lewis Hamilton che perde l’ennesima vittoria certa e che scivola al quinto posto in classifica a novanta punti da Vettel: sembra impensabile che solo cinque gare fa, a Monza, fosse lanciatissimo verso la vittoria finale con una McLaren stellare; purtroppo la vettura poi non solo è regredita, ma ha dimostrato anche paurose mancanze di affidabilità, e questo è un vero peccato perché Lewis durante l’anno è stato perfetto almeno tanto quanto Vettel e Alonso, e sarebbe stato spettacolare vedere i tre migliori piloti del Circus giocarsi il titolo fino alla fine; in momenti come questi, quando la macchina ti lascia a piedi mentre sei in testa, non è difficile capire la scelta di Hamilton di traslocare in casa Mercedes, per quanto questo possa essere un salto nel vuoto.

In chiave iridata, sarà un finale pirotecnico con il titolo da giocarsi nelle ultime due corse ad Austin, in Texas, sul nuovo tracciato, e in Brasile a Interlagos, due Gran Premi che nel giro di una settimana decideranno il Campione del Mondo 2012: Vettel ha conservato la leadership in classifica, ma Alonso ha ridotto il distacco a dieci punti. Il Gran Premio di Abu Dhabi ha dimostrato come possa bastare una sciocchezza da niente, un paio di decilitri di benzina in meno, per rimettere tutto in discussione: Vettel al momento sembra favorito, più che altro per un discorso tecnico e di competitività delle rispettive vetture, ma tutto è ancora aperto e i dieci punti di vantaggio non sono assolutamente una garanzia, soprattutto quando l’avversario risponde al nome di Fernando Alonso, uno che finora non ha mollato un solo centimetro all’avversario.

InsideOne vi dà appuntamento tra due settimane per il rush finale del Campionato.

Francesco Saverio Dambrosio

Slideshow:  Si Immagine:  212814.jpg

Abu Dhabi, Day 3 – Webber contrariato per il ritiro: “Oggi non ha funzionato nulla”

Sun, 11/04/2012 - 19:28

L'australiano stava rimontando dopo un pessimo start e un testacoda, tuttavia il contatto con la Lotus del francese lo ha definitivamente messo fuori dai giochi.

“Oggi non ha funzionato nulla”
ha commentato. “Dopo una pessima partenza mi sono trovato imbottigliato nel traffico ed in un tracciato del genere è difficile uscirne. Quando ho visto il contatto tra le vetture che mi precedevano, ho cambiato traiettoria ma è stato inutile”.

Anche Horner ha speso alcune parole circa la gara di Webber.

“Mark purtroppo, dopo una partenza non facile, è stato anche autore di un testacoda e questo lo ha fatto scivolare molto indietro; la sua gara è finita a causa del colpo ricevuto da Grosjean. Un vero peccato”.

Andrea Giustini

Abu Dhabi, Day 3 – Perez non si sente colpevole: “Ho dovuto rischiare per superarli, poi mi ha colpito la Lotus”

Sun, 11/04/2012 - 18:51

Tanta sfortuna oggi per Sergio Perez che ha dovuto soccombere sotto il peso di una pesante penalità impostagli forse un po’ troppo severamente dalla FIA, a causa del contatto che lo ha coinvolto con Paul di Resta, Romain Grosjean e Mark Webber.

Da quando è stato annunciato come nuovo pilota della McLaren, in sostituzione del partente Lewis Hamilton, il messicano non è stato più in grado di marcare punti iridati.

“Stavamo cercando di fare veramente una grande gara e avevo la sensazione che anche il podio fosse alla nostra portata, ma poi dopo il mio pit-stop sono rimasto bloccato dietro di Resta e Grosjean e non potevo sopravanzarli vista la mia scarsa velocità in rettilineo.

“Ho dovuto rischiare per cercare di superarli, ma poi sono stato colpito dalla Lotus e a quel punto la mia gara era finita. Un vero peccato perché il ritmo era molto buono”.

Paul di Resta non la prende in maniera amichevole ed esclama: “Non so cosa stesse cercando di fare”.

Davide Cantire

Abu Dhabi, Day 3 – Massa convinto che Webber meritasse una penalità

Sun, 11/04/2012 - 18:27

Felipe Massa non si dà pace dopo il contatto che ha coinvolto la sua F2012 e la Red Bull di Mark Webber: secondo il brasiliano, Webber meritava di ricevere una sanzione dai commissari.

I due erano in lotta per la settima posizione, detenuta dal pilota di San Paolo in quel momento, quando alla curva 11 Webber tenta l’azzardo all’esterno fino ad arrivare al contatto con la Ferrari e tagliare la curva per rientrare esternamente; a quel punto Massa si è trovato davanti la Red Bull, quindi è stato autore di un testacoda.

I commissari hanno ritenuto non sanzionare nessuno, giudicandolo come un normale incidente di gara (e il replay evidenzierebbe che il testacoda del brasiliano sia avvenuto per un’entrata troppo irruenta sul cordolo).

Massa invece ha dato una versione completamente diversa da quella dei giudici di gara della FIA: “Ero all’interno della curva, poi le nostre ruote sono giunte al contatto e lui ha deciso di tagliare completamente la chicane; quindi mi ha tagliato la strada e ho dovuto frenare molto duramente, tanto da farmi andare in testacoda.

“Lui ha provocato l’incidente, ma non è la prima volta che i commissari agiscono diversamente da quello che ci aspettiamo. Hanno optato per non punire nessuno, decisione per me completamente sbagliata”.

Davide Cantire

Abu Dhabi, Day 3 – Kobayashi porta punti importanti in casa Sauber: “Sono molto soddisfatto”

Sun, 11/04/2012 - 17:54

Kamui Kobayashi ha espresso tutta la propria gioia per aver terminato il Gran Premio di Abu Dhabi in sesta posizione.

Il nipponico della Sauber, dodicesimo allo start, ha però sofferto di alcuni problemi tecnici che gli hanno proibito di lottare per la top 5.

“E' un grande risultato” ha commentato. “Sono punti importanti in chiave Costruttori; ho avuto alcuni problemi con KERS e cambio che non mi hanno permesso di ottenere di più”.

Andrea Giustini

Abu Dhabi, Day 3 – Button sorpreso dal sorpasso di Vettel: “Non credevo tentasse una mossa così azzardata”

Sun, 11/04/2012 - 17:11

Jenson Button ha giudicato “audace” il sorpasso messo a segno da Sebastian Vettel che al 52esimo giro ha affiancato il britannico alla curva 11 costringendolo ad allargare la traiettoria per evitare il contatto.

“Sebastian (Vettel) ha compiuto una mossa davvero audace” ha dichiarato. “Eravamo a fine gara e non mi aspettavo che tentasse un sorpasso così al limite”.

“Oggi non ero affatto a mio agio con la vettura poiché non ho mai avuto grip; la rimonta di Vettel è stata favorita dalle due interruzioni”.

Button reputa ancora possibile la rimonta ai danni della Ferrari nel mondiale Costruttori.

“Ci separano 22 punti da loro; con due gare perfette possiamo ancora sperare nel piazzamento d'onore”.

Andrea Giustini

Abu Dhabi, Day 3 – Grosjean si sente vittima di una giornata sfortunata

Sun, 11/04/2012 - 16:55

Romain Grosjean è tornato al centro dell'attenzione per eventi negativi: il francese della Lotus è stato coinvolto al primo giro per un contatto con Nico Rosberg in cui la sua E20 ha subito il dechappamento della ruota anteriore destra e poi al 39esimo giro, quando si è trovato in lotta con Paul di Resta, Sergio Perez e Mark Webber.

Il francese è entrato in collisione con la Sauber del messicano e ha posto fine alla sua gara ricevendo il colpo di grazia dalla Red Bull #2.

“Stavamo facendo del nostro meglio con quello che avevamo” ha detto. “Poi mi sono trovato in una lotta serrata a tre alla curva 11; di Resta e Perez erano appaiati, poi Sergio è uscito alla curva 13 ed è tornato in pista in quella successiva e non ho avuto spazio per andare altrove. Poi arrivato Mark è avvenuto un grande impatto. E' stata una giornata storta”.

Di Resta crede che la colpa dell'incidente sia da attribuire a Perez; l'hanno pensata così anche i commissari, i quali hanno penalizzato il messicano con 10 secondi di stop-go.

“Non so cosa voleva fare perché io stavo passando Grosjean e Perez ha fatto una manovra folle dove non mi ha lasciato assolutamente spazio. Son riuscito a restare in pista e poi non so cosa sia successo dopo”.

Abu Dhabi, Day 3 – Maldonado condizionato da un problema al KERS: “Costretto a una gara in difesa”

Sun, 11/04/2012 - 16:40

Pastor Maldonado non esce benissimo dalla gara di Abu Dhabi che lo vedeva scattare dalla terza posizione in griglia; il venezuelano della Williams ha comunque portato a casa un buon quinto posto, arrivato anche grazie ai forfait di Lewis Hamilton e Mark Webber.

“Sono deluso perché oggi avevamo la possibilità di salire sul podio. La vettura era competitiva e avevamo un buon ritmo, ma dopo la prima Safety Car abbiamo rotto il KERS e questo mi ha penalizzato per il resto della corsa.

“Ho passato tutta la gara in difesa cercando di non perdere troppe posizioni, quando si hanno dei problemi non si può fare nulla”.

Mentre Fernando Alonso, Jenson Button e Sergio Perez lo hanno superato senza problemi, non è stato altrettanto semplice il passaggio di Webber: “Penso che Mark sia stato molto sfortunato, perché ha cercato di passarmi all’esterno e ha toccato la mia gomma anteriore destra; sono dispiaciuto per lui, ma la sua mossa era rischiosa”.

Davide Cantire

Abu Dhabi, Day 3 – Hamilton rammaricato dopo il ritiro: “Potevo vincere”

Sun, 11/04/2012 - 16:23

Lewis Hamilton si è detto rammaricato per il problema alla pompa di benzina che lo ha costretto al ritiro.

L'anglo-caraibico si trovava saldamente in prima posizione quando la sua vettura si è fermata nella via di fuga della curva 16.

“Potevamo fare una doppietta” ha commentato. “La monoposto oggi era perfetta, tuttavia, nelle ultime gare la sfortuna si è accanita contro di noi; si rompe sempre qualcosa”.

Nonostante la vittoria mancata Hamilton vede il bicchiere mezzo pieno: “Dobbiamo contiunare in questa direzione, la vettura è stata competitiva sia in qualifica che in gara. Abbiamo altre due opportunità per vincere; sarà per la prossima volta”.

“Faccio i miei complimenti a Kimi
(Raikkonen) per la strepitosa vittoria ed anche a Sebastian (Vettel), autore di una rimonta davvero emozionante”.

Andrea Giustini

Abu Dhabi, Day 3 – Alonso saluta Yas Marina col sorriso: “Possiamo ancora farcela”

Sun, 11/04/2012 - 16:22

Fernando Alonso si ritiene largamente soddisfatto del secondo posto arpionato a Yas Marina nel Gran Premio di Abu Dhabi che lo ha visto chiudere dietro Kimi Raikkonen e davanti al diretto rivale nel Mondiale Sebastian Vettel, autore di un'ottima rimonta iniziata dal fondo dello schieramento.

Il pilota della Ferrari non considera infatti un'occasione persa il fatto di aver guadagnato solo tre punti sul tedesco e di essersi portato a – 10 dalla vetta a due gare dal termine.

“Sono molto felice” ha spiegato. “Non siamo stati super-competitivi questo week-end, abbiamo dovuto lottare tutta la gara ma la nostra strategia è stata buona e ci ha permesso di lottare per la vittoria”.

“Il secondo posto era il massimo ottenibile oggi dopo la partenza dalla sesta piazza: continueremo a lottare per la fine sapendo delle nostre potenzialità”.

“Non potevamo fare altro; adesso dobbiamo concentrarci sui nostri mezzi e puntare a finire davanti a Seb nelle prossime due gare se vogliamo vincere il titolo”.

Abu Dhabi, Day 3 – Rosberg si giustifica: “Non potevo evitare la collisione”

Sun, 11/04/2012 - 16:17

Nico Rosberg si giustifica ai microfoni dei giornalisti e ammette di non aver potuto evitare la collisione con la HRT di Narain Karthikeyan. In quel momento il tedesco stava cercando di risalire la classifica dopo il contatto iniziale con Romain Grosjean che lo ha costretto alla sosta anticipata.

Durante l’inseguimento dell’HRT, questa ha improvvisamente rallentato (Karthikeyan dichiarerà di averlo fatto a causa di un guasto idraulico) rendendo l’impatto inevitabile. Un incidente molto pericoloso, che ha visto la Mercedes di Rosberg decollare dopo aver toccato la posteriore destra del driver indiano.

“Ho frenato quanto ho potuto, perché in quel punto normalmente si va al massimo; non me lo aspettavo e non ho avuto il tempo di reagire”.

Quello di Rosberg serve a sottolineare un altro week-end nero per la Mercedes, ormai non più concentrata sullo sviluppo della semi-fallimentare W03; a riprova di questo fatto, Michael Schumacher non è andato oltre l’11 piazzamento, portando a quattro le gare consecutive in cui la casa tedesca non riesce ad andare a punti.

Davide Cantire

Montmelò, Gara 2: Holzer/Tandy vincono ma non basta, Bruni/Leo si aggiudicano il titolo!

Sun, 11/04/2012 - 16:12

Marco Holzer e Nick Tandy, al volante della Porsche 997 di Manthey Racing, si sono aggiudicati Gara 2 del round finale della stagione 2012 dell’International GT Open; il successo - ottenuto ai danni dell’altra Porsche della coppia francese Raymond Narac/Patrick Pilet (IMSA Performance Matmut) - non è tuttavia bastato al duo anglo-tedesco per aggiudicarsi il campionato, finito - con molta suspense e non senza un filo di polemica - nelle mani di Gianmaria Bruni e Federico Leo.

I due alfieri di Ferrari e AF Corse, che si erano presentati al via in testa alla classifica generale, hanno infatti salvato il successo nel campionato grazie a un quarto posto ottenuto anche per gentile concessione dell’altro ferrarista Philipp Peter (Kessel Racing) e del team-mate Stefano Bizzarri, che li precedevano. A un giro dalla fine, infatti, la situazione vedeva Peter terzo davanti a Bizzarri e Bruni appena sesto, in scia alla Corvette condotta da Miguel Ramos: a questo punto sia Peter che Bizzarri hanno lasciato sfilare i due inseguitori consentendo pertanto all’argentino di acciuffare il terzo gradino del podio e a Bruni di ottenere il quarto posto sufficiente per mettere in banca sia il titolo assoluto che quello riservato alle Super GT.

A onor del vero, eventuali recriminazioni in casa Porsche sarebbero legittime solo fino a un certo punto, considerata la relativa facilità con cui Tandy si è liberato di Narac - che dopo i pit-stops obbligatori era balzato in testa alla corsa - e l’arrendevolezza del francese nel resto della competizione, trascorsa senza sussulti in scia alla 997 dei vincitori. Non deve poi assolutamente passare in secondo piano la comunque splendida gara dei neocampioni, risaliti fino alle posizioni di vertice dopo essere stati costretti a partire in fondo allo schieramento per aver esitato oltremodo nella scelta delle gomme, resa difficile dall’incertezza delle condizioni meteorologiche.

La festa in casa Ferrari e AF Corse è stata completata dalla conquista del titolo riservato ai team nella categoria Super GT e dal successo in classe GTS di Stefano Bizzarri e Andrea Rizzoli, classificatisi al sesto posto assoluto davanti alla coppia belga di Aston Martin, Bertrand Baguette/Maxime Martin. Il titolo della GTS è andato a Daniel Zampieri e Michael Dalle Stelle, anch’essi portacolori di Ferrari seppur per Kessel Racing, scuderia che si è aggiudicata anche il titolo di categoria riservato ai team.

Clicca qui per leggere la classifica di Gara 2

Clicca qui per leggere la classifica finale del campionato

 

Abu Dhabi, Day 3 – Vettel: “Nessuna sorpresa dal risultato”

Sun, 11/04/2012 - 16:02

Un terzo posto che vale come una vittoria per Sebastian Vettel nel Gran Premio di Abu Dhabi: il tedesco della Red Bull, il quale è stato costretto a partire dalla pit-lane per una penalità, ha compiuto una notevole rimonta nel tentativo di perdere meno punti possibili da Fernando Alonso.

Mentre lo spagnolo ha artigliato la seconda piazza, Vettel con il terzo posto ha concesso soltanto tre punti al diretto rivale e in campionato può vantare un vantaggio di dieci lunghezze con due prove ancora da disputarsi.

Vettel non si è detto sorpreso del piazzamento sebbene sia stato protagonista di un contatto con Bruno Senna nel primo giro e di un errore durante il primo periodo di Safety Car che lo ha costretto a tornare ai box per sostituire l'ala anteriore.

“Sì, sono onesto ci credevo” ha detto Vettel. “Ho fatto una partenza non proprio pulita, ho voluto superare rapidamente alcune vetture e ho danneggiato l'ala anteriore, poi sotto safety mi sono quasi toccato con Ricciardo”.

Ma lo show Vettel lo ha regalato con il sorpasso operato su Jenson Button al termine della seconda DRS Zone con una staccata all'esterno.

“Ho fatto una gara fantastica e, anche se la safety car mi ha aiutato, alla fine ho avuto una bella sfida con Jenson ed è stato difficile superarlo. Mi sarei aspettato più tempo da impiegare dietro le vetture più lente e invece le ho passate subito. E' stato un Gran Premio emozionante ed è bello ritrovarsi sul podio”.

Abu Dhabi, Day 3 – Raikkonen spera che la prima vittoria dia più fiducia alla Lotus

Sun, 11/04/2012 - 15:42

Kimi Raikkonen è riuscito nell’impresa di portare al successo la Lotus dopo aver disputato un gran campionato in cui, sempre a punti tranne in Cina, è riuscito a stabilirsi in terza posizione iridata.

Il driver finlandese è anche tornato alla vittoria che gli mancava da tre anni (l’ultima in Belgio nel 2009) al suo primo anno di rientro in F1, impresa non riuscita neppure al sette volte iridato Michael Schumacher.

“Sono contento per la squadra” ha commentato a caldo Raikkonen. “È stata una stagione difficile per noi e spero che questo risultato dia più convinzione ai ragazzi, che hanno fatto veramente un gran lavoro finora. Speriamo di essere in grado di vincere più gare l’anno prossimo”.

Raikkonen, come di consueto, ha mostrato tutta la sua pacatezza nei momenti cruciali del podio rispondendo poi alle domande dei giornalisti: “Non c’è nulla per cui commuoversi, abbiamo ancora due gare da affrontare. Cercheremo di ripetere quanto fatto oggi e se andrà male ricorderemo questo giorno per risollevarci”.

Il campione del Mondo 2007 aveva molto insistito sul fatto che se la Lotus si fosse qualificata in una posizione favorevole al via, avrebbe potuto vincere qualche gara, e così è stato.

“Ci siamo andati vicini un paio di volte, anche nell’ultima gara eravamo abbastanza veloci ma se non sei davanti serve a poco, quindi la partenza è stata fondamentale. Rispetto alla McLaren non credo ce l’avremmo fatta, ma devi finirla la gara”.

Davide Cantire

Cipro, Finale: Bye bye Intercontinental Rally Challenge, Al-Attiyah trionfa sul bi-campione Mikkelsen

Sun, 11/04/2012 - 15:33

Nasser Al-Attiyah vince la sua prima gara intercontinentale nell'ultima prova della storia dell'IRC; il pilota qatariota, su Ford Fiesta S2000, ha bissato in Cipro il successo del 2010 battendo il bi-campione Andreas Mikkelsen.

Il norvegese aveva provato a rimontare su Al-Attiyah vincendo le prime tre PS della domenica ma una foratura nella terzultima speciale lo ha costretto a dire addio alla leadership generale e ad accontentarsi della seconda piazza davanti a Toshihiro Arai e Jarko Nikara, entrambi Subaru; Mikkelsen, per celebrare il titolo in grande stile, ha concesso il volante della sua Skoda al co-pilota Ola Floene nell'ultima speciale della competizione. Sepp Wiegand è rientrato in gara dopo i problemi di sabato e ha terminato quinto.

Dramma sportivo nella 2WD Cup dove Robert Consani ha perso il titolo da Harry Hunt a causa di un problema alla frizione che lo ha costretto al forfait; il pilota Renault si è aggiudicato però il campionato Produzione.

Ordine d'arrivo dopo PS13

Abu Dhabi, Gara: Raikkonen riporta in alto la Lotus e torna al successo dopo tre anni, Alonso è secondo davanti al rimontante Vettel. Hamilton KO

Sun, 11/04/2012 - 15:04

Kimi Raikkonen torna al successo in Formula 1 sotto i riflettori della quarta edizione del Gran Premio di Abu Dhabi, diciottesimo e terzultimo round del campionato 2012. Il finlandese, che mancava dal gradino più alto del podio da Spa 2009, riporta in alto i colori della Lotus dopo aver dimostrato grande consistenza per tutta la durata della corsa e approfittato del KO di Lewis Hamilton per un problema al cambio dopo venti giri.

Seconda posizione che vale oro per Fernando Alonso, autore di una prestazione eccellente coronata da una splendida partenza e da un buon passo per tutta la gara. Completa il podio la Red Bull di Sebastian Vettel: il tedesco partito dalla pit-lane è stato protagonista di una grande rimonta a suon di sorpassi riuscendo a limitare i danni di un week-end tutt’altro che facile per il team-anglo austriaco, rimasto orfano di Mark Webber per incidente nella seconda metà della corsa. Quarto posto per Jenson Button, infilato da Vettel nelle tornate conclusive e unica nota positiva in una giornata storta per la McLaren.

Quinto Pastor Maldonado con la Williams, poi l’ottimo Kamui Kobayashi su Sauber e l’altra Ferrari di Felipe Massa, settima. Buon ottavo posto per Bruno Senna, il quale coglie un buon risultato dopo essere rimasto coinvolto in un contatto con Hulkenberg al via, mentre Paul di Resta e Daniel Ricciardo hanno ultimato il quadro della top ten.

Cronaca

Gli avveniristici cinque chilometri e mezzo del circuito di Yas Marina, sorto nella splendida cornice di attrazioni modernissime e di gran lusso degli Emirati Arabi, hanno dato il via alla quarta edizione del Gran Premio di Abu Dhabi, terzultimo appuntamento del Mondiale di F1 2012.

Partenza cocente sotto il tramonto con temperature di atmosfera ed asfalto appena sopra i 30°C; al via buono lo scatto di Hamilton che tiene agevolmente la prima posizione mentre parte a rilento Webber, il quale viene infilato da Raikkonen e Maldonado.

Aggressivo lo start di Alonso che riesce nell’intento di superare all’esterno l’australiano della Red Bull dopo una strenua battaglia susseguitasi nei due rettilinei più lunghi del circuito. Grande bagarre alla prima staccata anche nel centro gruppo e a farne spese sono la Force India di Hulkenberg e Bruno Senna della Williams: dallo scontro esce indenne il brasiliano mentre è gara finita per il tedesco. Un altro contatto è quello tra Rosberg e Grosjean con il francese che danneggia la ruota anteriore destra ed è costretto a rientrare ai box.

Vettel partito dai box inizia la sua lunga e difficile rimonta con gomme medie, riuscendo a risalire già in quattordicesima posizione dopo quattro tornate. La giornata no di Nico Rosberg termina nel corso del nono passaggio quando frana addosso alla HRT di Karthikeyan nel tentativo di superarla: gran spavento per il driver della Mercedes ma per fortuna l’incidente non ha avuto conseguenze per i piloti. I commissari si sono però visti costretti a decretare l’ingresso della Safety Car per rimuovere i detriti sparsi sul manto stradale.

Intanto, gran brivido per Sebastian Vettel: cercando di evitare la Toro Rosso di Ricciardo in pieno rettilineo, il tedesco finisce per colpire il cartello di polistirolo del DRS danneggiando la sua ala anteriore. Il box della Red Bull decide di richiamarlo ai box per cambiare musetto e pneumatici optando per quelli di mescola soft. Al restart, Alonso non esce benissimo dai blocchi e deve difendersi da Webber, il quale tenta il sorpasso in fondo al rettilineo più lungo ma senza successo. Gran battaglia anche tra Grosjean e Vettel, con il campione del mondo che esce vincente dopo un paio di tentativi ai danni del francese.

Colpo di scena nel corso del ventesimo giro: il leader Hamilton, appena autore del giro più veloce della gara, è costretto a fermarsi lungo il tracciato per un problema tecnico alla sua McLaren. Al comando passa ora Raikkonen, il quale conduce davanti ad Alonso che nel frattempo sfrutta un piccolo errore di Maldonado per appropriarsi della seconda posizione. Quarto Webber, poi Button e Massa mentre Vettel è risalito nuovamente fino all’undicesima piazza. Si complica la situazione in casa Red Bull: Webber non vuole perdere contatto da Alonso e tenta l’attacco all’esterno nei confronti di Maldonado: il venezuelano non ci sta e arriva al limite alla staccata colpendo il posteriore della vettura dell’australiano, il quale finisce in testacoda e rientra in pista al settimo posto. Più efficace Button che si sbarazza agevolmente della Williams e sale in terza posizione.

La gara vive un altro momento di suspence a circa metà della sua percorrenza: Webber attacca Massa con l’ausilio del DRS e dopo un contatto ruota contro ruota il brasiliano finisce in testacoda per mantenere la posizione. La Ferrari richiama ai box il pilota paulista al giro 27 mentre due tornate più tardi è la volta di Alonso; a seguire rientreranno anche Button e Maldonado. In pit-lane anche Webber al giro 30 che così lascia strada a Vettel mentre una tornata dopo è la volta del leader Raikkonen, il quale rientra in pista proprio davanti alla RB8 del tedesco che rientrerà ai box per il suo secondo stop poco dopo, decidendo di giocare in attacco il suo ultimo stint di gara.

Altro colpo di scena nel corso del trentanovesimo dei cinquantacinque giri previsti: gran carambola che vede coinvolti Perez, Grosjean e Webber. Il primo contatto è quello tra il francese ed il messicano, poi a rincarare la dose arriva anche l’incolpevole australiano che centra in pieno la Lotus danneggiando irrimediabilmente la parte posteriore della sua vettura. Gara finita per lui ed il francese. La vettura di sicurezza è costretta a fare la sua seconda apparizione favorendo così la strategia di Vettel, il quale azzera il gap di ritardo nei confronti di Raikkonen, Alonso e Button.

I commissari intanto assegnano uno stop&go di 10 secondi alla Sauber di Perez, ritenuto principale colpevole nell’incidente avvenuto poco prima. Ultimi giri di fuoco con Raikkonen che si invola in prima posizione mentre Vettel cerca in tutti i modi di passare Button per avviarsi a caccia di Alonso. Il tedesco riuscirà nel sorpasso soltanto a tre tornate dal termine con un deciso attacco all’esterno del driver inglese mentre Alonso insidia da vicino Raikkonen fino all’ultimo passaggio. Per il portacolori della Lotus si tratta del diciannovesimo successo in carriera, il primo dopo quello ottenuto nel Gran Premio del Belgio 2009 con la Ferrari. Alonso e Vettel completano il podio.

In classifica il tedesco mantiene il comando con 255 punti; adesso sono dieci le lunghezze di margine su Alonso che sale a 245. Con questa vittoria, Raikkonen raggiunge quota 198, ma a due gare dal termine è matematicamente fuori dai giochi per il titolo.

Nel campionato a squadre, la Red Bull manca il primo match ball per conquistare il suo terzo titolo consecutivo; il team anglo-austriaco rimane in prima posizione con 422 punti, davanti alla Ferrari con 340. McLaren terza a 318, Lotus quarta a 288.

Il prossimo ed imperdibile penultimo appuntamento del campionato è previsto tra due settimane negli Stati Uniti, più precisamente ad Austin sul nuovo impianto texano del Circuit of the Americas.

Giuseppe Forte

Classifica


1 Kimi Raikkonen Lotus-Renault 55 giri 2 Fernando Alonso Ferrari + 0"852 3 Sebastian Vettel Red Bull-Renault + 4"163 4 Jenson Button McLaren-Mercedes + 7"783 5 Pastor Maldonado Williams-Renault + 13"007 6 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari + 20"076 7 Felipe Massa Ferrari + 22"896 8 Bruno Senna Williams-Renault + 23"542 9 Paul di Resta Force India-Mercedes + 24"160 10 Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 27"400 11 Michael Schumacher Mercedes + 28"000 12 Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari + 34"900 13 Heikki Kovalainen Caterham-Renault + 47"700 14 Timo Glock Marussia-Cosworth + 56"400 15 Sergio Perez Sauber-Ferrari + 56"700 16 Vitaly Petrov Caterham-Renault + 1'04"500 17 Pedro de la Rosa HRT-Cosworth + 1'11"7



Ritirati



Charles Pic Marussia-Cosworth 42° giro
Romain Grosjean Lotus-Renault 38° giro
Mark Webber Red Bull-Renault 38° giro
Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 20° giro
Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 8° giro
Nico Rosberg Mercedes 8° giro
Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1° giro

Giro più veloce - Vettel (Red Bull): 1'43"964

Classifica Piloti (TOP 10)

Vettel 255; Alonso 245; Raikkonen 198; Webber 167; Hamilton 165; Button 153; Massa 95; Rosberg 93; Grosjean 90; Perez 66.

Classifica Costruttori

Red Bull-Renault 422; Ferrari 340; McLaren-Mercedes 318; Lotus-Renault 288; Mercedes 138; Sauber-Ferrari 124; Force India-Mercedes 95; Williams-Renault 73; Toro Rosso-Ferrari 22.

Shanghai, Update: Cinque piloti penalizzati in Gara 1, Boardman, Monteiro e Barth escono dalla zona punti

Sun, 11/04/2012 - 14:22

Post-gara impegnativo per i commissari di gara di Shanghai, la cui scure - dopo essersi abbattuta su Yvan Muller sotto forma di 30” di penalizzazione sul tempo finale di Gara 2 per aver causato il contatto costato la vittoria ad Alain Menu - non ha risparmiato, stavolta in riferimento alla corsa precedente, ben cinque piloti, ai quali è stata comminata la stessa penalità riservata all’alsaziano per aver tratto vantaggio dal taglio della curva 4 nelle fasi concitate del via.

La delibera colpisce in particolar modo Tom Boardman, Tiago Monteiro e Fredy Barth, rispettivamente transitati sesto, settimo e decimo sotto la bandiera a scacchi e che a causa della penalizzazione di mezzo minuto scivolano tutti ampiamente fuori dalla zona punti; minimo invece l’effetto su Hugo Valente (che da 15esimo scende di una posizione) e su James Nash, ritiratosi nel prosieguo della corsa.

In virtù della decisione dei commissari di gara la classifica di Gara 1 cambia radicalmente per quanto riguarda le posizioni successive ai primi cinque: Colin Turkington, Alberto Cerqui, Mehdi Bennani e Franz Engstler guadagnano due posti e vanno nell’ordine a occupare le piazze dalla sesta alla nona; decimo diventa Charles Ng, transitato 13esimo sul traguardo. Piccolo vantaggio anche per Norbert Michelisz, il quale aggiunge un punticino nella classifica dello Yokohama Trophy riservato agli indipendenti, di cui dovrà difendere la leadership nel round finale di Macao.

Clicca qui per la classifica aggiornata di Gara 1

Massimiliano Barzotti

Le dichiarazioni dei protagonisti della O’Reilly Auto Parts Challenge e la lite tra Hamlin e Dillon

Sun, 11/04/2012 - 11:55

Non c'è stato solo Kevin Harvick ad animare la O’Reilly Auto Parts Challenge, gara letteralmente dominata dal pilota del Richard Childress Racing. La gara è stata movimentata anche dalle bune prove offerte dai giovani Ryan Blaney e Kevin Swindell, dall'equilibrio in classifica tra Ricky Stenhouse Jr. e Elliott Sadler, dalla buona prova di Danica Patrick e infine dal battibecco scoppiato tra Denny Hamlin e Austin Dillon dopo la bandiera a scacchi.

I due sono entrati in contatto nel giro di rientro, con Dillon a muoversi per primo, e Hamlin ha mandato a muro il campione 2011 della Truck Series poco prima di entrare in pit-road, per poi accusarlo apertamente di essere al volante della vettura #3 solo per via della sua parentela con Richard Childress.

Le dichiarazioni dei protagonisti

“Ovviamente è fantastico. Questo è quello che volevamo fare quest'anno, ovvero vincere gare” - Kevin Harvick.

“E' stata una serata difficile. Durante il primo run eravamo a posto. Durante il secondo abbiamo avuto tantissimo sovrasterzo e non siamo mai riusciti a rimettere in sesto la vettura.” - Ricky Stenhouse Jr.

“Non ha molta importanza fatto di essere a pari merito adesso. Dobbiamo essere davanti dopo Homestead. Quello è il nostro obiettivo, quello per cui stiamo lavorando. Abbiamo guadagnato qualche punto nelle ultime due settimane ed è una buona cosa.” - Ricky Stenhouse Jr.

“Per prima cosa che su quel sedile per il suo cognome (Dillon è il nipote di Richard Childress). Poi se hai questa opportunità devi essere in grado di sfruttarla. Se sei in lotta per la classifica non puoi ostacolare qualcuno che corre solo per vincere la gara. Ero completamente all'interno, quasi sull'apron. Ho fatto tutto quello che potevo per evitarlo e lui dopo la bandiera scacchi è venuto a colpirmi, per cui l'ho spedito al muro. Se fai questo genere di manovre, la paghi. Forse dovrebbe portare il culo in officina e aggiustare macchine prima di sfasciarle. Non so il numero che porta sulle portiere (il 3 di Dale Eanrhardt) gli faccia pensare di essere un duro. Se ha voglia di cominciare, sarò io a finire.” - Denny Hamlin

“Sta facendo davvero vedere quello di cui è capace. A fatto un ottimo lavoro ed è stato molto corretto in tutti sorpassi. Si sta guadagnando un sacco di rispetto da tutti ed è capace di ottenere ottimi risultati senza vantarsene troppo. Mi sono congratulato con lui e gli ho detto che ha fatto uno splendido lavoro” - Kyle Busch (incredibile!) a proposito di Ryan Blaney

“Oggi stata una giornata molto migliore rispetto quanto si possa vedere dal risultato. Cavolo, alla fine mi sentivo come sul ghiaccio. Il livello di Grig era quello di una giornata di sole da 40 gradi. Non c'è niente che si possa fare quando hai una gomma che si sgonfia. Eravamo molto posto alla fine, ma non c'è stato niente da fare.” - Danica Patrick, che ha svelato di essere stata rallentata anche da una foratura nel finale.

Stay Tuned!

 

Shanghai, Update: Muller penalizzato di 30 secondi in Gara 2, scende da 2° a 13°

Sun, 11/04/2012 - 11:52

Yvan Muller può praticamente dire addio ad ogni chance di difendere il titolo mondiale: seppur con colpevole ritardo, i commissari di gara di Shanghai hanno punito il pilota transalpino con un drive-through, trasformato in 30” di penalizzazione da sommare al tempo di gara, per l’assurda manovra perpetrata ai danni del team-mate Alain Menu in Gara 2. La decisione era nell’aria, non tanto per l’effettiva gravità del contatto, ma per coerenza con le sanzioni comminate ad altri piloti in situazioni simili o anche meno eclatanti, come ad esempio nel caso di Norbert Michelisz in Gara 1.

Muller scivola pertanto dal secondo al 13esimo posto nell’ordine d’arrivo e si presenterà a Macao con ben 41 punti da recuperare a Huff, su un totale di 55 disponibili. In base alla decisione degli stewards, Menu risale in seconda posizione sia nella classifica di Gara 2 che in quella iridata, che ora vede il britannico condurre con 390 punti davanti all’elvetico, il quale ne ha 355, e all’alsaziano – terzo a quota 349. Il podio della corsa è così completato da Tom Coronel, quarto sotto la bandiera a scacchi, mentre salgono di una posizione anche i tre piloti italiani presenti: D’Aste passa da quinto a quarto, Tarquini da settimo a sesto, Cerqui da decimo a nono.

Clicca qui per leggere la classifica aggiornata di Gara 2

Massimiliano Barzotti

 

Abu Dhabi, Gara 3: Whincup imbattibile, Winterbottom perde altro terreno in campionato

Sun, 11/04/2012 - 11:18

Jamie Whincup si conferma imbattibile con la vittoria schiacciante in Gara 3 dopo i trionfi del sabato e raggiunge quota 100 successi in V8 Supercars. Per la terza volta nella settimana il pilota del Triple 8 ha approfittato della partenza per impadronirsi della leadership sul poleman Will Davison, che al via ha perso anche la seconda posizione a favore del compagno in Stone Brothers Racing Tim Slade prima di riprendersela al decimo giro.

Quarto posto per Shane van Gisbergen davanti a Mark Winterbottom, il quale adesso paga un ritardo di 296 punti su 600 ancora a disposizione.

Una serie di incidenti al secondo giro ha di fatto rallentato la gara fino alla sesta tornata; Jonathan Webb è finito in testacoda attorno a Jason Bright che è stato colpito da Karl Reindler, poi la vettura di quest'ultimo ha preso fuoco quando è stata tamponata sul posteriore dalla Ford di Dean Fiore.

Reindler è uscito indenne dall'abitacolo mentre nel frattempo è scesa la Safety Car; dopo la ripartenza Webb ha dovuto scontare un drive through per l'incidente con Bright e Winterbottom ha scalzato James Moffat per il quinto posto. Giornata no invece per il compagno di Whincup, Craig Lowndes, finito 11esimo.

Il V8 Supercars tornerà in pista fra due settimane con l'evento di Winton.

Ordine d'arrivo

Classifica campionato