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Motorinside
Le ultime da Jerez: Juncadella confermato da Rapax, Rossi e Trummer con Caterham
Il campione uscente del Gran Premio di Macao Dani Juncadella continueràa testare per la Rapax nelle due giornate di test di Jerez in programma il 22-23 novembre. Il pilota catalano affiancherà, come avvenuto il mese scorso a Barcellona, il giàconfermato Stefano Coletti.
Caterham intanto ha annunciato che proveràin Andalusia Alexander Rossi, ormai prossimo a sbarcare definitivamente nella serie cadetta, e l'ex Arden Simon Trummer.
Infine Daniel Abt testeràentrambi i giorni con Lotus GP.
La Hulman & Co. ha scelto il suo nuovo CEO, è Mark Miles
Mark Miles è stato scelto dalla Hulman & Co. per il ruolo di nuovo CEO della societàal posto di Jeff Belskus e prenderàle redini del comando a partire dal 17 dicembre. A Belskus rimarranno gli incarichi di presidente dell’Indianapolis Motor Speedway e della INDYCAR, seppur momentaneamente.
Miles è stato il grande promotore del Super Bowl 2012 e della ATP di tennis per ben quindici anni, trasformando una societàemergente in una solida e forte realtà. Ora a lui il compito di riportare la holding della famiglia Hulman sulla retta via dopo l’allontanamento di Rendy Bernard dalla carica di presidente della IndyCar.
Roberto Del Papa
Tiago Monteiro è l’emblema della felicitàper il primo podio di Honda: “Abbiamo mostrato il nostro potenziale per il 2013â€Â
Se le luci della ribalta di Macao hanno illuminato in primo luogo il neo-campione del Mondo Rob Huff e quindi il vincitore del titolo riservato agli indipendenti Norbert Michelisz, almeno un altro pilota è uscito dal week-end sul Guia Circuit con un sorriso a 32 denti: Tiago Monteiro.
Il portoghese, a coronamento di un fine settimana pressoché perfetto in cui è riuscito a classificarsi fra i primi cinque in ogni sessione cronometrata, dai test (chiusi addirittura al comando) fino alle qualifiche, è riuscito giàin Gara 1 a regalare il primo podio a Honda e alla nuova Civic S2000 TC, appena alla terza apparizione nella serie iridata dopo il debutto di Suzuka. L’eccellente performance del duo Monteiro-Honda è stata quindi suggellata dal quarto posto in Gara 2, benché aiutato dal congelamento delle posizioni nel finale dovuto alla presenza in pista della safety car: nelle fasi conclusive la Civic del lusitano aveva infatti accusato un problema che avrebbe sicuramente comportato la perdita di molte posizioni se fosse avvenuto in un frangente di corsa libera.
L’impegno di Honda nei tre eventi finali del WTCC 2012 era inteso come una presa di coscienza delle potenzialitàdella Civic e mirato a fare esperienza in vista della prossima stagione, che vedràla Casa giapponese protagonista fin dall’inizio con due vetture ufficiali, gestite in collaborazione con JAS Motorsport e affidate alle sapienti mani dello stesso Monteiro e del gran veterano del gruppo nonché ex campione iridato Gabriele Tarquini. In aggiunta, Honda confida di mettere altri esemplari – probabilmente due o tre – a disposizione di eventuali team clienti, forse giàdal round inaugurale della stagione ventura.
Le risposte ottenute in pista, in particolare nel round di Macao, sono state estremamente confortanti, come ha avuto modo di confermare il 36enne pilota lusitano: “La Honda Civic ha un grande potenziale. È una macchina veloce e affidabile che dàfiducia al pilota e gli consente di arrivare al limite senza oltrepassarloâ€Â.
“Adesso ci siamo resi conto di cosa sia necessario per avere successo†ha poi aggiunto Monteiro. “Questo risultato è fantastico e ci consente di prepararci con grande serenitàe fiducia nel corso dell’invernoâ€Â. Il lusitano è addirittura convinto che avrebbe potuto anche fare di più in Gara 1, chiusa a soli 1â€Â3 dal vincitore Muller e in scia al secondo classificato Menu: “Ero più rapido delle Cruze nei settori più lenti ma con un podio a portata di mano l’idea di prendermi dei rischi per tentare di superarle era fuori discussione. Sono felice di aver regalato questo risultato a Honda e non vedo l’ora di essere giàal 2013â€Â.
Pur dovendo rilevare, per dovere di cronaca, che sul Guia Circuit la vettura nipponica è stata sicuramente agevolata dal fatto di essere più leggera di ben 30 kg rispetto a BMW e SEAT e addirittura di 70 nei confronti delle Chevrolet, una cosa è certa: se il buongiorno si vede dal mattino, la Civic S2000 TC potràrecitare un ruolo di primo piano nel prossimo Mondiale, in particolar modo dopo l’uscita di scena – perlomeno a livello ufficiale – di Chevrolet, dominatrice assoluta delle ultime tre stagioni.
Massimiliano Barzotti
Whitmarsh compie un'autocritica: “Con una macchina meno fragile avremmo conteso il titolo fino all'ultimoâ€Â
Martin Whitmarsh è rammaricato per le sorti del campionato 2012, in cui entrambi i portacolori della compagine di Woking sono tagliati fuori dalla corsa all'iride.
Secondo il boss della McLaren, senza i problemi d'affidabilitàche lo hanno colpito in particolare nella seconda parte della stagione, Lewis Hamilton avrebbe combattuto fino all'ultimo per il mondiale.
“Dobbiamo migliorare l'affidabilitàin chiave 2013†ha dichiarato Whitmarsh. “Senza tutte quelle rotture Lewis sarebbe stato in lizza per il campionato fino all'ultimo; andiamo in Brasile con l'obiettivo di chiudere in bellezza il 2012â€Â.
“Nonostante possediamo una delle monoposto migliori del lotto, spesso abbiamo sbagliato l'approccio alla gara; il prossimo anno saràdiversoâ€Â.
Andrea Giustini
Kimi Raikkonen andràin Brasile per bissare il successo del 2007
Kimi Raikkonen si presenteràin Brasile con l'obiettivo di ottenere il secondo successo stagionale.
Il finnico sulla pista brasiliana finora ha ottenuto un successo nel 2007, quello che gli valse il titolo mondiale, e due secondi posti nel 2003 e 2008.
“Non vedo l'ora che inizi il week-end†ha commentato il driver Lotus. “Conservo ottimi ricordi di questa pista; la vittoria del 2007 in primis, anche il secondo posto dell'anno successivo e il quasi-successo del 2003â€Â.
“Voglio chiudere in bellezza la stagione; fino a questo momento abbiamo concluso sempre a punti ad eccezione del GP di Cina ed un successo sarebbe un toccasana anche in chiave 2013â€Â.
Andrea Giustini
Norbert Michelisz festeggia il titolo indipendenti: “Sono felice per me e per il team ma il finale di stagione mi ha lasciato l’amaro in boccaâ€Â
Nonostante sia uscito dal Guia Circuit con la miseria di un solo punto, quello ottenuto grazie al giro più veloce in Gara 2, Norbert Michelisz è riuscito ugualmente a conquistare il titolo degli indipendenti nel WTCC 2012. Si è trattato del degno e meritato coronamento di una stagione assai positiva per il 28enne pilota magiaro, contrassegnata dal successo in Gara 2 sulla pista di casa dell’Hungaroring e dai due podi conseguiti a Sonoma, ma il week-end di Macao è stato tutt’altro che rose e fiori per l’alfiere di Zengő Motorsport.
Michelisz si era presentato al round finale del Mondiale in vetta alla classifica dello Yokohama Trophy ma con un margine non certo di sicurezza nei confronti degli unici due piloti in grado di sopravanzarlo, ovvero Pepe Oriola e Stefano D’Aste; margine reso ancor più vulnerabile dal fatto che, come di consueto, le due gare di Macao assegnavano punteggi doppi per la classifica del trofeo riservato agli indipendenti. Nella malasorte di essere stato coinvolto in due incidenti che lo hanno costretto al forfait in entrambe le gare, il magiaro ha avuto se non altro la ventura di veder riservato medesimo destino anche ai suoi due avversari, per cui alla fine la classifica finale del trofeo, almeno per quanto riguarda le prime tre posizioni, è rimasta congelata sulle posizioni acquisite a Shanghai.
Michelisz ha potuto quindi festeggiare il titolo, seppur non nel modo auspicato alla vigilia. “Se qualcuno prima del week-end mi avesse detto che senza marcare punti sarei rimasto in testa alla classifica non gli avrei davvero creduto†ha dichiarato l’ungherese a TouringCarTimes. “Siamo stati piuttosto sfortunati ma avendo conquistato il titolo non ha più alcuna importanzaâ€Â.
In Gara 1 Michelisz è rimasto coinvolto nel groviglio del primo giro alla Lisboa e costretto a dire subito addio ai sogni di gloria; lo stesso incidente è stato però fatale anche alle ambizioni di Oriola e D’Aste, per cui giàle battute iniziali della prima manche avevano rimandato il verdetto definitivo per lo Yokohama Trophy alla successiva.
Gara 2 si stava mettendo bene per l’ungherese di Zengő Motorsport, il quale – dopo aver assaggiato anche l’ebbrezza del comando nelle primissime fasi – stava viaggiando in seconda posizione dietro a Menu e davanti al diretto rivale Oriola nel momento in cui l’incidente occorso a MacDowall aveva provocato l’ingresso della safety car. La ripartenza è stata fatale al magiaro, toccato proprio dal catalano nel disperato tentativo di quest’ultimo di sopravanzarlo: gara finita per entrambi e titolo apparentemente nelle mani di D’Aste… ma solo per un istante, giusto il tempo di vedere il genovese di Wiechers-Sport parcheggiare la propria BMW incidentata a bordo pista.
“Sono dispiaciuto di come sia andata a finire Gara 2†ha commentato Michelisz. “Avevo il passo per finire facilmente sul podio ma Pepe (Oriola) ha commesso un errore e ha rovinato la gara di entrambi. Dal mio punto di vista è un peccato che sia finita così perché avremmo potuto concludere la stagione con un bell’acuto: ero secondo, lui terzo e Huff quarto, in una posizione sufficiente per garantirgli il titolo iridatoâ€Â.
“Sia chiaro, sono estremamente felice per me e per il team†ha aggiunto l’ungherese. “A inizio stagione avevo fissato tre obiettivi – terminare nei primi otto nella classifica del Mondiale, vincere almeno una corsa e aggiudicarmi lo Yokohama Trophy – e li abbiamo raggiunti tutti e tre. Il finale di stagione mi ha però lasciato un po’ d’amaro in bocca: negli ultimi tre eventi ho marcato soltanto cinque punti e l’errore di Pepe è costato il podio a entrambi nella corsa conclusivaâ€Â.
Michelisz ha infine confermato l’intenzione di difendere il titolo nella stagione a venire, a differenza degli ultimi due predecessori Kristian Poulsen e Sergio Hernández, l’uno ritiratosi e l’altro passato per un anno alla Superstars prima di far perdere le proprie tracce nel 2012. “I piani sono sicuramente quelli di correre anche l’anno prossimo ma la decisione definitiva verràpresa a gennaio o febbraio†ha affermato il pilota ungherese. “Al momento le probabilitàsono buone ma con la situazione economica in Ungheria non si può mai essere certi al 100%. L’intenzione è comunque quella di mantenere il pacchetto BMW e continuareâ€Â.
Massimiliano Barzotti
Tre italiani nel Rookie Test del Motorland Aragon
La Formula Renault 3.5 non va in vacanza perché al Motorland Aragon si disputeràmercoledì il Rookie Test a cui prenderanno parte i campioni e i protagonisti delle varie categorie propedeutiche internazionali.
Saranno tre gli italiani che parteciperanno alla giornata di prove: Riccardo Agostini (Draco), campione italiano di F3; Raffaele Marciello (Fortec), secondo nel FIA European F3 Championship, e infine il campione dell'European F3 Open Niccolò Schirò (AV Formula). Da sottolineare che Agostini proveràanche giovedì con Draco mentre Schirò passeràalla Tech 1 nel secondo giorno dei test collettivi di Alcaniz.
In totale saranno 14 i piloti in pista ed ecco la entry-list.
Arden Caterham - Daniil Kvyat
AV Formula - Niccolò Schirò
BVM Target - Jordan King
Carlin - Jack Harvey
Comtec - Paul-Loup Chatin
DAMS - Stoffel Vandoorne
Draco - Riccardo Agostini
Fortec - Raffaele Marciello
ISR - Jimmy Eriksson/Josh Hill
Lotus - Jake Dennis
P1 - Oliver Rowland
Pons - Luciano Bacheta
Tech 1 - Norman Nato
Il punto di fine stagione sul Balance of Performance
Archiviato il campionato 2012 con la tripletta di Johan Kristoffersson e in attesa della festa di fine anno del Motor Show, la Superstars deve fare i conti con quello che probabilmente è il suo cruccio più grande: il Balance of Performance. Maurizio Flammini ha creato un gran bel campionato con vetture accattivanti, gare vivaci e un buon parterre di piloti, un’ottima esposizione mediatica grazie anche ad un’elevata varietàdi costruttori e tribune spesso piene. Un bel format che necessita di qualche limatura qui e làdi dettaglio, ma che manifesta un bisogno di intervento più serio e concreto per quando riguarda il bilanciamento delle prestazioni delle vetture.
Troppi cambi di disposizioni e troppi malumori quest’anno ad ogni decisione del bureau tecnico, con qualcuno che ha minacciato anche di cambiar aria. Per la serie “va bene l’elevata visibilità, ma che in gara sia ad armi pariâ€Â. Pietra dello scandalo è stata dapprima la nuova arrivata, l’Audi RS5, che ha portato una ventata di soluzioni estreme e innovative per la categoria. Tanto estreme da farla definire da Thomas Biagi, nell’ultima puntata di RetroBox, un DTM più che una derivata dalla serie. Il risultato si è visto subito, con Morbidelli e Kristoffersson che sembravano avere una F1 in una griglia di GP2. Sono arrivati al Mugello così 100 kg di zavorra e una flangia, ristretta e allargata con ulteriori polemiche durante la stagione. Ma nell’occhio del ciclone è passata più volte anche la Mercedes, soprattutto quella della CAAL del protetto Liuzzi. Anno di transizione, dopo il pieno della scorsa stagione, per BMW e Maserati.
Stefano Gabellini, pilota BMW: “La situazione è frustrante poiché è da inizio campionato che ci lamentiamo. La disparitàdi prestazioni fra le vetture in gara è infatti stata palese da subito. Sinceramente non mi va più di correre senza poter lottare per le posizioni che il mio team e la mia macchina meriterebbero a causa di prese di posizione che vengono dall’altoâ€Â.
Maurizio Lusuardi, team manager del team BMW Dinamic: “Siamo dispiaciuti per la decisione di Stefano, ma allo stesso tempo concordiamo con lui al 100%â€Â.
Mauro Cesari, pilota Maserati: “Finalmente la pista dove si vede il vero rapporto peso potenza delle macchina; direi scandaloso almeno per quanto ci riguarda! Lottiamo con macchine con 100 cv in più e solo 30 kg di differenza o con altri con gli stessi cv e 100 kg in meno. Se vedete una Maserati davanti è solo perché ci stanno doppiando!â€Â
Francesco Sini, pilota Chevrolet, e Solaris Motorsport: “Disparitàdi giudizio, accanimenti, favoreggiamenti, incompetenza o peggio ancora mala fede, disparitàtecniche e sportive a seconda del nome che porti. No non è questo lo sport che amo! La Solaris Motorsport e Francesco Sini stanno seriamente pensando di abbandonare definitivamente la Superstars Seriesâ€Â.
Camilo Zurcher, pilota Mercedes: “Come giàfatto notare da altri piloti, nel corso della stagione sono emerse situazioni poco chiare che hanno fatto maturare, gara dopo gara, questa dolorosa decisione. La Superstars ha sicuramente rappresentato una bella vetrina per la mia carriera, ma ritengo che alcune cose debbano essere riviste, soprattutto in tema di giustizia tecnica e sportivaâ€Â.
Queste sono alcune delle dichiarazioni dei protagonisti rilasciate durante la stagione. Certo, Gabellini e Zurcher hanno lasciato proprio quando le loro vetture, con piloti ingaggiati all’ultimo, sono finite sul podio, anche alto. Il dubbio che abbiano lasciato più per motivi economici che tecnici rimane, ma il fatto che abbiano fatto appello a disparitàdi trattamento, smentite da nessuno, dovrebbe far riflettere.
Abbiamo così chiesto lumi proprio a chi si occupa del balance of performance per la Superstars, per avere le idee più chiare.
Con Vincenzo Lamaro, Managing Director Superstars, abbiamo fatto un sunto di fine stagione sull’applicazione dei correttivi comminata nel 2012: “La Superstars è l’unico campionato in Europa che ammette le vetture a quattro ruote motrici ed il bilanciamento non è mai semplice e definitivo. La CTI, capitanata dall’ingegner Chinni, ha saputo intervenire riequilibrando alla prima scadenza possibile le prestazioni, rendendo dal Mugello in poi un ottimo equilibrio tra la gran parte dei partecipantiâ€Â.
Però il fatto di vedersi costretti ad applicare, a campionato in corso, 100kg di zavorra e una flangia sul motore delle Audi per renderle 'umane' rispetto alla concorrenza: “Audi ad Inglostadt ha fatto un lavoro fantastico, ma il foglio bianco da cui sono partiti, prevedeva come principio fondante lo spirito del nostro regolamento, che dal 2004 prevede che qualora le vetture abbiano prestazioni superiori, il CTI interviene per riequilibrare le prestazioni tra le vetture partecipantiâ€Â. Come dire, hai voglia di applicarti e fare un buon lavoro, se esageri ti tarpo subito le ali da regolamento.
Pochi dubbi anche per quando riguarda l’ammissione della trazione integrale in un campionato di trazioni posteriori, Lamaro di fatto aggiunge: “Superstars Series rappresenta l’unico campionato per le vetture da sogno, che ognuno di noi può voler acquistare, per questo non si poteva lasciare fuori un modello così desiderato dal mercatoâ€Â.
Ok, ma allora perché in molti, praticamente quasi tutti i principali attori si sono lamentati, alcuni minacciando, altri mettendo in pratica, l’abbandono del campionato per presunti favoritismi all’uno o all’altro? “Chi è stato costretto a lasciare il campionato lo ha fatto sostanzialmente per la incombente e sempre più presente crisi economica. I due conduttori che hanno dovuto lasciare adducendo motivazioni tecniche (Zurcher e Gabellini, ndr), alla gara successiva, le loro vetture con piloti last minute, o hanno vinto o sono andate sul podio†ha concluso Lamaro.
Proviamo a sondare una soluzione alternativa, Sini in un’intervista a RetroBox ha proposto una sorta di test pre-stagione con tutte le auto portate in pista da un pilota esterno non legato a nessun team o costruttore e, in base ai riscontri, applicare solo in quest’occasione i correttivi necessari, lasciando che poi le squadre possano sviluppare le vetture durante la stagione al fine di premiare il lavoro e le capacità. E’ una strada percorribile? “Assolutamente no, sarebbe un fallimento. Lo dimostra l’esempio del FIA GT, ma anche il GT Cup nazionale. Tutti sono andati con vetture non a punto o con limitazioni elettroniche, per poi vedere le stesse vetture la domenica successiva essere più rapide in pista anche di due secondiâ€Â.
Dopo quest’intervista abbiamo fatto la stessa domanda a Thomas Biagi. Anche il pilota bolognese concorda sul fatto che si rischia di vanificare tutto perché qualcuno potrebbe presentarsi volutamente lento per 'estorcere' quante più deroghe possibili, ma l’alfiere BMW butta sul tavolo una proposta: “Facciamolo il test comparativo, ma non nel pre-stagione ma subito dopo la prima di campionato, con le auto che dopo gara 2 vengono parcheggiate nel parco chiuso senza possibilitàdi interventi e il giorno dopo utilizzate per il test. Così nessuno può falsare il risultatoâ€Â.
Per ultimo, una domanda probabilmente scontata: il balance of performance è un 'male necessario' nelle competizioni per vetture derivate dalla serie? â€ÂDirei che è necessario e democratico per dare a tutti pari chance ed offrire ai fans un vero spettacolo. E’ questo il grande successo della Superstars!â€Â
Applicazione corretta o meno resta il dubbio, senza soluzione, su quanto sia giusto, corretto e sportivo, penalizzare il più veloce per garantire lo spettacolo. Se da una parte vi è la necessitàdi mettere in pari vetture stradali nate con impostazioni completamente diverse, dall’altra, agendo ad personam sul regolamento, si rischia sempre di avvantaggiare qualcuno. Se a questo poi aggiungiamo il penalizzare qualcuno semplicemente perché è stato più bravo a interpretare un regolamento comune, il quadro è completo.
Forse è sbagliato proprio il principio di bilanciamento, è una forzatura voler mettere su di uno stesso piano auto così differenti? Mario Donnini, a tal proposito, in una puntata di RetroBox parlando proprio del balance of performance faceva notare come bilanciare le prestazioni di auto tanto diverse equivale “a far correre un pilota di moto 500cc con un maiale sottobraccio per farlo andare tanto quanto uno con una 125â€Â.
Lo stesso Biagi, riferendosi ai correttivi messi in atto sia nella Superstars che nel GT Italiano, non usa mezzi termini: “Purtroppo finché esisteràuna porcata come il “Balance of Performance†non vincerà(e perderà) mai realmente nessuno tanto meno lo sport. E’ la triste realtàdell’automobilismo moderno. Una volta si diceva 'che vinca il migliore'. Oggi non si può più dire. Piloti che ci mettono il cuore e la passione ma che valgono quanto delle marionette, dei poveri burattini vittime di un sistema contaminato da tutto fuorché il sano agonismo. Io ho il coraggio di dirlo e gridarlo, purtroppo non tutti i miei colleghi (paura? interesse?). Dovremmo unirci insieme alla stampa per cambiare…â€Â
Concordiamo dal punto di vista etico e sportivo ma allora, come si fa a quando si ha a che fare con un campionato con vetture derivate dalla serie diametralmente opposte? Una Maserati Quattroporte saràveloce ma è votata al comfort, una BMW M3 è una mangiacordoli nata per esaltare la sportivitàa discapito dello stesso comfort. Sono concezioni, e di conseguenza soluzioni tecniche adottate, completamente diverse e diametralmente opposte, che poi in pista danno riscontri decisamente poco confrontabili.
La soluzione sarebbe forse quella di tornare alla suddivisione in classi, ma così facendo si perderebbe la varietàdi vetture e di marchi capaci di issarsi sul gradino più alto del podio.
In ogni caso, per cercare di arginare le polemiche, FG Group terràuna conferenza stampa il 7 dicembre in occasione delle gare al Motor Show in cui dovrebbe annunciare, oltre al calendario 2013, anche novitàper quando riguarda il regolamento tecnico. Staremo a vedere.
Massimiliano Palumbo
Slideshow: SiMichael Schumacher: “Voglio godermi ogni momento della mia ultima garaâ€Â
Michael Schumacher spera di chiudere la sua carriera in Formula 1 a Interlagos con una prestazione positiva.
Sempre sul circuito brasiliano ci fu il primo ritiro del tedesco nel 2006; il sette volte campione del mondo arrivò in Brasile ancora in piena lotta per il titolo con Fernando Alonso e regalò forse una delle sue migliori gare.
“Interlagos è il posto giusto per chiudere la mia carriera visto che gran parte del fascino della Formula 1 ha radici lì†ha detto Schumacher, salito sul podio a Valencia. “Mi piace sempre l'entusiasmo dei tifosi ed è un circuito fantastico che ha visto molti avvenimenti memorabile oltre a gare spettacolari. Per me è anche un luogo che riporta alla mente Ayrton (Senna)â€Â.
“Probabilmente il mio ritiro in F1 saràmeno emozionante rispetto al 2006, quando eravamo ancora in lotta per il campionato e l'atmosfera fu più intensa. Questa volta cercherò di godermi ogni singolo momento del week-end. Certo, sarei più facile se potessi dire addio con una bella gara e sono sicuro che faremo tutto il possibile per realizzare un ottima performanceâ€Â.
Formalizzata la driver line-up della Racing Engineering per i test di Jerez
Fabio Leimer faràritorno in Racing Engineering nei prossimi test di Jerez di questa settimana. Lo svizzero, il quale ha chiuso la stagione 2012 in settima posizione col team spagnolo, avràcome compagni di squadra Nigel Melker e Rene Binder.
Melker ha giàprovato con Racing Engineering nella seconda giornata dei test di Barcellona mentre per Binder saràla prima esperienza nella compagine iberica avendo gareggiato finora solo con Lazarus.
Red Bull pronta per il Brasile, Horner: “La miglior difesa è l'attaccoâ€Â
Red Bull promette che andràall'attacco anche nel Gran Premio finale della stagione ad Interlagos.
Anche se Sebastian Vettel potràdifendere un cospicuo vantaggio di 13 punti, il team principal della compagine di Milton Keynes Christian Horner ha detto che la squadra dovràconcentrarsi al fine di ottenere un buon lavoro anche nell'ultimo atto.
A Vettel potrebbe bastare anche arrivare quarto per confermarsi campione del mondo per la terza volta consecutiva.
“Dobbiamo affrontare la prossima gara come le precedenti 19†ha detto Horner. “Bisogna attaccare e ottenere il meglio da noi stessi, dalla macchina e da tutto il restoâ€Â.
“Ok, potràsuccedere di tutto ma in Brasile non ci faremo trovare impreparatiâ€Â.
Kristensen e Priaulx saranno della partita nella Race of Champions di Bangkok
Tom Kristensen ed Andy Priaulx parteciperanno alla Race of Champions del prossimo mese a Bangkok.
L'otto volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Kristensen ha ottimi trascorsi nella ROC, avendo raggiunto la finale della passata edizione sia nella Nations Cup col team scandinavo che nella classifica solitaria.
“Per me è stata una grande esperienza arrivare in entrambe le finali dello scorso anno†ha spiegato il danese. “La ROC è sempre divertente: ci sono piloti provenienti da tutti i tipi di sport motoristici e c'è grande cameratismo oltre a correre con auto diverseâ€Â.
Priaulx, tre volte campione del mondo e attualmente pilota BMW nel DTM, ha raggiunto le semifinali dell'evento clou per tre volte e si è classificato in finale nella Nations Cup nel 2009 e 2010.
“Mi è sempre piaciuto questo evento e l'atmosfera da stadio è speciale†ha detto il britannico. “Sono stato giàfinalista due volte nella Nations Cup, quindi spero che con David (Coulthard) si possa migliorare questo risultatoâ€Â.
Mitch Evans proveràa Jerez con Arden e DAMS
Il campione di GP3 Mitch Evans disputerài test di Jerez di questa settimana con Arden e DAMS, che ha vinto gli ultimi due titoli piloti con Romain Grosjean e Davide Valsecchi oltre ad essersi aggiudicata la classifica a squadre 2012.
Anche Marcus Ericsson, Stéphane Richelmi e Rio Haryanto proveranno con DAMS in Andalusia mentre Adrian Quaife-Hobbs testeràtra le fila della Arden per due giorni.
I test avranno inizio giovedì e si concluderanno venerdì.
Stefano Domenicali: “La Ferrari faràdel suo meglio in Brasileâ€Â
La Ferrari andràin Brasile per fare il miglior lavoro possibile, senza sperare in un KO di Sebastian Vettel. Lo rivela Stefano Domenicali, il quale ammette che per la squadra del cavallino saràdifficile battere il tedesco ma non dàancora nulla per perso.
Fernando Alonso dovràrecuperare 13 punti da Vettel e lo spagnolo potràfare suo il mondiale se vinceràla gara e il rivale non andràoltre il quarto posto, se arriveràsecondo e Vettel saràfuori dalla top 7 oppure se si posizioneràterzo e il tedesco non andràoltre il decimo piazzamento.
“Sappiamo che dobbiamo puntare al risultato migliore, stare davanti alla Red Bull e sperare di avere dei piloti nel mezzo senza dover attendere il ritiro di Sebastian†ha detto. “Questo è l'approccio che dobbiamo avere: non saràfacile perché lui ha una macchina veloce e ha sbagliato poco finora ma noi dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro e vedere quale saràil risultato della garaâ€Â.
“Mark (Webber) ha avuto un problema di affidabilitàche può accadere ogni volta, ma dobbiamo pensare a noi stessi e preparare la migliore vettura possibileâ€Â.
Il team principal della Ferrari spera che la F2012 migliori in qualifica se vorràFernando Alonso avere qualche minima speranza di puntare al titolo.
“Dobbiamo migliorare il nostro ritmo in qualifica perché ad Austin abbiamo avuto una delle peggiori performance della stagione e bisogneràevitare questo in Brasileâ€Â.
Il punto sul mercato piloti in vista della stagione 2013
All'indomani della penultima prova stagionale, andata in scena nel week-end presso il tracciato di Winton, proviamo a fare il punto sul mercato piloti in vista della prossima stagione. Sono molte le voci circolate tra gli addetti ai lavori negli ultimi giorni tra conferme, indiscrezioni e mezze verità. In primo luogo bisogna constatare che, tra le squadre di vertice, le line-up rimarranno pressocché invariate. Il Triple Eight Racing, compagine campione in carica e fino a fine stagione supportata dalla Vodafone, cambieràtitle-sponsor divenendo il team di riferimento della Red Bull in Australia. Nonostante ciò sono stati confermati entrambi i piloti, Jamie Whincup e Craig Lowndes, mentre per quanto riguarda Casey Stoner, da molti accreditato come titolare per la prossima stagione, potrebbero aprirsi le porte della Dunlop Series prima di affrontare l'impegno nella main series a partire dal 2014 con il team diretto da Ian Harrison. Stessa line-up anche per l'Holden Racing Team che per il terzo anno consecutivo schiereràGarth Tander, James Courtney e Russel Ingall. Ford Performance Racing, come giàanticipato da MotorInside la scorsa primavera, ingloberàal proprio interno il Rod Nash Racing schierando in totale quattro nuove Falcon. Confermati Mark Winterbottom, Will Davison e David Reynolds mentre per il quarto sedile si attende la firma di Alex Davison, al rientro nella categoria dopo un anno di stop.
Una delle notizie che più ha colpito nel corso del week-end di Winton è l'addio al campionato da parte di Shane Van Gisbergen, desideroso di rientrare in Nuova Zelanda per intraprendere nuove attività. Il kiwi lascia così un volante libero in casa SBR Erebus, la nuova compagine nata dalla fusione tra il team dei fratelli Stone con la filiale australiana della Mercedes che porteràal debutto le nuove E63 AMG. Il suo posto potrebbe essere rilevato da Jeroen Bleekemolen, pronto a tuffarsi nell'avventura australiana dopo aver preso parte alla Gold Coast 600 in equipaggio con lo stesso Van Gisbergen, che così affiancherebbe Lee Holdsworth e Tim Slade. Il Kelly Racing, la squadra chiamata a portare al debutto la Nissan, proporrànuovamente i rampolli Rick e Todd. Per le altre due Altima circolano i nomi di James Moffat, Jacques Villeneuve e sopratutto Micheal Caruso. Quest'ultimo ha giàannunciato che nel 2013 non gareggeràpiù con il Garry Rogers Motorsport il quale quasi sicuramente affideràla sua Commodore a Greg Ritter, giàcon la squadra nelle ultime tre gare di durata, accanto al francese Alexandre Premat.
Formazione invariata per il Brad Jones Racing che, oltre ai confermati Bright e Coulthard, potrebbe accogliere l'austriaco Christian Klien, sempre più attratto all'ambiente del V8 Supercars dopo le ottime prestazioni riscontrate a Mount Panorama. Un altro europeo voglioso di stabilirsi agli antipodi è Mike Conway, da molti accreditato presso il Lucas Dumbrell Motorsport qualora riuscisse a sconfiggere la concorrenza di Scott Pye, quest'ultimo pronto al debutto nella serie maggiore dopo una buona annata nella Dunlop Series. Situazione incerta in casa DJR dove Johnson e Owen sono stati riconfermati solo pochi giorni addietro. Resta da capire a chi saràaffidata la terza Falcon. Jonathon Webb saràancora un pilota del Tekno Autosport e potrebbe essere affiancato dal debuttante McLaughlin nel momento in cui Micheal Patrizi dovesse essere estromesso dalla line-up definitiva. Infine saranno della partita anche il D'Alberto Racing con il pargolo Tony e il Britek Racing con il solo David Wall.
É importante sottolineare che diversi piloti europei hanno mostrato interesse per il V8 Supercars, in particolar modo alla luce dell'introduzione del nuovo regolamento tecnico che imporràuno stile di guida più simile a quello delle vetture che animano i campionati turismo del vecchio continente. Detto di Bleekemolen, Klien e Conway, gli altri nomi che circolano con insistenza sono quelli di Peter Dumbreck, Robert Huff e Tonio Liuzzi. Questi ultimi due, in particolar modo, hanno dichiarato al sito australiano speedcafe.com.au di voler sbarcare in Australia se non dovessero trovare un sedile rispettivamente nel WTCC e in Formula 1.
TEAM COSTRUTTORE PILOTI Team Red Bull by Triple Eight Holden Jamie Whincup Craig Lowndes HRT Holden Garth Tander James Courtney Russel Ingall SBR Erebus Mercedes Lee Holdsworth Tim Slade Jeroen Bleekemolen? FPR Ford Mark Winterbottom Will Davison David Reynolds Alex Davison ? Kelly Racing Nissan Todd Kelly Rick Kelly Micheal Caruso? James Moffat? Jacques Villeneuve? Brad Jones Racing Holden Jason Bright Fabian Coulthard Christian Klien? D'Alberto Racing Ford Tony D'Alberto Dick Johnson Racing Ford Steven Johnson Steve Owen James Moffat? Tekno Autosports Holden Jonathon Webb Micheal Patrizi? Scott Mclaughin? Lucas Dumbrell Motorsport Holden Taz Douglas? Scott Pye? Mike Conwway? Garry Rogers Motorsport Holden Alex Premat Greg Ritter? Britek Motorsport Holden David WallJimmie Johnson: “Abbiamo fatto tutto al meglio per l'80% della Chase, ma le ultime due gare ci hanno fregatiâ€Â
Jimmie Johnson si è presentato a testa alta in sala stampa dopo la Ford Ecoboost 400, nonostante un problema ai box prima e la rottura del cambio poi, abbiano messo improvvisamente fine alle sue speranze di vincere la sesta Sprint Cup in sette anni, costringendolo a un 36esimo posto finale che lo ha privato anche della seconda posizione in classifica generale, a favore di Clint Bowyer.
“Sono orgoglioso del fatto che ci siamo presentati in pista e abbiamo mantenuto la parola data, mettendo pressione ai nostri rivali. Questo però non allevia il bruciore della sconfitta in campionato.†ha detto Johnson. “Aiuta in qualche modo e aumenta il dispiacere in un altro.â€Â
La strategia ideata da Chad Knaus aveva consentito a Johnson di ritrovarsi in una posizione molto vantaggiosa a una sessantina di giri dal traguardo, quando il cinque volte campione si è ritrovato in testa, mentre Keselowski era attardato e con la prospettiva di un'ulteriore sosta. Poi la sfortuna e un errore ai box hanno colpito la Chevy #48: prima un dado ruota avvitato male e poi la rottura del cambio hanno messo fine alla gara di Johnson:
“C'era dell'olio sotto la macchina. Non so di preciso se si è rotto un giunto a causa di un detrito o se ha ceduto un tubo, ma qualcosa è successo e la vettura ha iniziato a perdere olio. E' stata una grossa delusione, perché eravamo nella posizione ideale per metterli sotto pressione. Ho comunque molte cose di cui essere orgoglioso quest'anno e questo vale anche per il mio team. Non posso che ringraziare tutto il personale dell'Hendrick Motorsports. Tutti gli uomini e le donne che hanno speso innumerevoli ore del loro lavoro per darmi macchine vincenti, Lowe's per il grande supporto, i miei fans, Chevrolet e la mia famiglia. Abbiamo fatto il massimo e ci è mancato pochissimoâ€Â.
Jimmie è rimasto inizialmente sorpreso quando ha capito che Keselowski non lo avrebbe "marcato a uomo" durante la gara:
“Sono rimasto stupito e penso che abbiano provato a guadagnare posizioni per stare davanti. Forse erano un po' frustrati dall'essersi ritrovati in mezzo al gruppo. E' molto difficile dare il massimo su questa pista, quando hai qualcosa da perdere. Mi è capitato diverse volte, e credo che loro abbiano provato questa sensazione oggi. Forse non erano proprio al meglio ed erano preoccupati per il consumo di carburante. Questo ci ha dato un'occasione. Il finale sarebbe stato molto interessante. Sfortunatamente non siamo riusciti a capitalizzare.â€Â
E dire che dopo otto gare, la Chase sembrava scivolata nelle mani del cinque volte campione, che però è incappato in due prove negative a Phoenix, dove è andato a muro per la foratura dell'anteriore destra, e a Homestead.
“Sono solo deluso dall'esserci andato così vicino. Abbiamo fatto tutto al meglio per l'80% della Chase, avevamo una bella inerzia dalla nostra e poi le ultime due gare ci hanno fregatiâ€Â.
Il sogno di raggiungere le otto vittorie in campionato, una più di Earnhardt e Petty, deve subire un'altro rinvio dopo quello del 2011, ma Johnson si congeda da questa stagione facendo i complimenti al nuovo campione: Brad Keselowski
“Non posso non congratularmi con Brad e tutto il suo team. Conosco Paul (Wolfe) da molti anni e, nonostante la mia delusione, sono felice per lui. Sono felice per Brad e per il mio amico Roger. Sono felice che finalmente sia riuscito a vincere il titoloâ€Â.
Stay Tuned!
Gian Luca Guiglia
La prima volta di Rob Huff: “Non riesco ancora a crederci… dopo Gara 1 temevo di aver buttato via tutto!â€Â
Alla fine Rob Huff ce l’ha fatta: dopo otto stagioni nel WTCC, tutte trascorse nei ranghi del team ufficiale Chevrolet che inaspettatamente lo scelse nel 2005 per affiancarlo a Alain Menu e Nicola Larini, il 32enne pilota nativo di Cambridge ha conquistato finalmente il suo primo e meritato titolo iridato, dopo averlo avvicinato più volte ed esserserlo fatto letteralmente strappare di mano lo scorso anno dal compagno e arcirivale Yvan Muller, dimostratosi inarrestabile nella seconda metàdella stagione.
Come in ogni gran finale che si rispetti, però, non è mancata una cospicua dote di pathos nel corso delle due gare del round di Macao, tradizionale epitaffio di ogni stagione iridata fin dal 2005, ovvero l’anno della riesumazione del WTCC dopo la singola esperienza del 1987. Huff si era presentato sul Guia Circuit con una cospicua dose di 35 punti di vantaggio su Alain Menu e 41 su Yvan Muller, i due compagni-rivali in seno al team Chevrolet RML, e fin dalle prove libere aveva mostrato di possedere un netto margine nei confronti di entrambi e del resto del plotone.
Tale margine si era poi concretizzato sotto forma di una superlativa pole position – la prima sotto i 2’30†nella storia delle touring cars a Macao – che, grazie ai punti da quest’anno attribuiti anche ai primi cinque in qualifica, aveva incrementato ulteriormente il vantaggio di Huff in classifica: a quel punto sarebbe bastato al britannico anche un solo terzo posto in una delle due manches per aggiudicarsi il titolo e l’occasione più ghiotta sarebbe capitata subito in Gara 1, nella quale sarebbe appunto partito davanti a tutti.
E proprio in Gara 1 è entrato in scena il suddetto pathos, orchestrato dal mai domo Muller, il quale dopo aver sopravanzato il rivale al via lo ha magistralmente costretto a un errore che ha posto fine alla sua gara: Mondiale inaspettatamente riaperto, quindi, alle porte di una seconda manche in teoria assai più critica dove Huff sarebbe partito in quinta fila, nel pieno del traffico e su un circuito dove il minimo errore è sinonimo di incidente e quasi sempre di ritiro. “Mi sono davvero complicato le cose all’inverosimile in Gara 1†ha ammesso il neo-campione del Mondo. “Dentro di me ripetevo che desideravo solo mantenere l’incertezza fino all’ultimissimo momento ma in realtàsapevo di aver commesso un errore stupido che mi sarebbe potuto costare carissimoâ€Â.
Nel brevissimo intervallo fra le due corse i meccanici dell’intero team Chevrolet RML, inclusi anche quelli destinati a Muller e Menu, sono riusciti a rimettere in sesto la Cruze danneggiata da Huff nell’impatto che gli è costato Gara 1. “I ragazzi sono stati fantastici a riparare la macchina in tempo per Gara 2 e devo ringraziarli tutti, compresi quelli di Alain e Yvan che hanno dato una mano, a riprova del fantastico spirito di squadra che si respira qui†ha commentato il britannico. “Ma il periodo tra le due gare è stato interminabile e tremendo per me. Mi sono chiuso in macchina e ho riflettuto sulle cose che avrei dovuto evitare di fareâ€Â.
La riflessione è stata indubbiamente proficua, visto l’esito di Gara 2, nella quale Huff è stato abilissimo a divincolarsi fra avversari più lenti per risalire fino alla seconda posizione finale. “Per fortuna, nella seconda gara tutto è filato liscio†ha laconicamente commentato il driver Chevrolet, probabilmente neanche accortosi del fatto che per un attimo – durante la gara – Alain Menu gli aveva virtualmente soffiato il titolo. Ma si è trattato giusto di un momento, lo spazio di quelle poche curve che hanno separato il sorpasso dell’elvetico su MacDowall per la prima posizione all’inizio dell’inesorabile risalita del neo-iridato dall’ottava posizione del momento fino a quel secondo posto, sotto la bandiera a scacchi, che ha posto il sigillo sul titolo. “Mi ci vorràdel tempo per rendermi davvero conto di essere il nuovo Campione del Mondo†ha aggiunto Huff. “Penso che cose del genere richiedano parecchio tempo prima di essere, molto lentamente, assimilateâ€Â.
Conquistata per il terzo anno consecutivo la doppietta iridata nelle classifiche riservate ai piloti e ai costruttori, Chevrolet usciràdi scena nel 2013. Tuttavia, invece di rivelare i piani per il futuro, Huff preferisce ricordare le otto stagioni passate in seno al team ufficiale della Casa statunitense, partendo dal momento in cui – reduce da una singola stagione nel BTCC conclusa al settimo posto finale alla guida di una Toledo Cupra del team SEAT Sport UK – RML lo scelse a sorpresa per l’avventura iridata: “Devo ringraziarli infinitamente: per me fu come un sogno diventato realtàquando mi selezionarono nel 2005. Fu una scelta rischiosa da parte loro, scommisero su di me e spero di aver dimostrato loro che avevano ragione. Aver vinto il titolo mondiale nell’ultima gara di Chevrolet nel WTCC è stato il finale perfetto di questa fantastica avventuraâ€Â.
Massimiliano Barzotti
Montezemolo chiede il massimo sforzo: “Ferrari, dobbiamo vincere!â€Â
Luca Cordero di Montezemolo non si nasconde più di tanto all'indomani del Gran Premio degli Stati Uniti: il presidente della Ferrari chiede alla sua squadra di vincere in Brasile per portare a casa il titolo mondiale con Fernando Alonso, che arriveràperò ad Interlagos con un ritardo di 13 punti nei confronti di Sebastian Vettel.
“Abbiamo raggiunto un traguardo di cui dobbiamo essere orgogliosi†ha detto. “Negli ultimi sedici anni, salvo rarissime eccezioni, siamo sempre stati abituati ad arrivare alla fine del campionato in questa situazione e ci siamo riusciti anche questa volta, da protagonistiâ€Â.
“L’orgoglio però non basta: vogliamo vincere†ha aggiunto Montezemolo. “Ieri ad Austin la squadra è stata ancora una volta perfetta così come lo sono stati entrambi i piloti: Fernando è salito nuovamente sul podio e Felipe è stato autore di una gara bellissima, oltre ad essersi dimostrato una volta di più un uomo squadra. Adesso andremo a San Paolo del Brasile con la voglia di vincere e con la consapevolezza che ce la giocheremo fino all’ultimo chilometro dell’ultimo giro della gara di Interlagos. So che saràmolto dura ma io e tutti noi ci crediamo!â€Â
Pirelli porteràin Brasile i prototipi delle gomme 2013
La Pirelli ha comunicato che i team avranno la possibilitàdi provare gli pneumatici con le specifiche del 2013 nel venerdì del Gran Premio del Brasile.
Stando al parere delle squadre, questo 'test' saràfondamentale per capire la sensazione iniziale della gomma al fine della progettazione delle nuove vetture.
“In assenza di test fino a febbraio le squadre avranno un'occasione estremamente importante per valutare il comportamento degli nuovi pneumatici. Speriamo quindi che non piova venerdì†ha detto Paul Hembery della Pirelli. “Sia i composti che la costruzione delle gomme saranno diversi, il che significa che il comportamento degli pneumatici saràalterato. Alcune mescole si riveleranno leggermente più aggressiveâ€Â.
Hembery ha tenuto a spiegare che le mescole per Interlagos non saranno esattamente uguali a quelle del 2013.
“Gli pneumatici che adotteranno le squadre in Brasile saranno dei prototipi perché dobbiamo ancora mettere a punto delle cose. Tuttavia, ad Interlagos ci saranno delle gomme che rappresenteranno la nostra filosofia di design generale per il prossimo anno. Non vediamo l'ora di sentire il feedback dei teamsâ€Â.
Red Bull passeràal nuovo alternatore per il Season Finale di Interlagos
Dopo l'ennesimo problema all'alternatore che ha costretto al ritiro Mark Webber ad Austin, la Red Bull ha deciso che passeràalla nuova specifica per il Gran Premio del Brasile di questo fine settimana.
A renderlo noto è la Renault, più esattamente il capo delle operazioni in pista Remi Taffin, il quale ha detto ad Autosport che “la nuova specifica ha superato tutti i test e verràusata nel prossimo eventoâ€Â.
La Red Bull era rimasta l'unica squadra motorizzata Renault ad utilizzare la vecchia specifica di alternatori, non avendo riscontrato finora noie tali da indurla a passare alla più recente. Un cambiamento in questa fase decisiva del Mondiale potrebbe suscitare qualche perplessitànella squadra austriaca ma Taffin intende rassicurare Horner e soci: “Capisco la loro preoccupazione dovendo correre con una nuova specifica ma è giàstata provata sulla distanza di 2.000 chilometri tra pista e banco prova, quindi non ci saranno problemiâ€Â.