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Motorinside
InsideOne – Speciale Nuova Delhi: Vettel fa scintille e domina ancora, ma Alonso non molla
Come ampiamente pronosticato ieri, il Gran Premio dell’India si è deciso praticamente alla prima curva, quando Sebastian Vettel si è difeso dall’attacco del compagno Webber (partito per una volta decentemente), salutando poi la compagnia. Tuttavia, come anche la conquista della pole-position ieri, la gara non è stata una passeggiata per il tedesco, almeno non nel finale.
Il primo stint è infatti andato via liscio, e il Campione del Mondo è stato il migliore non solo nel ritmo gara, ma anche nella gestione degli pneumatici: dei piloti di testa, Vettel è stato l’ultimo a fermarsi, dopo ben trentatré tornate dal via, e le sue gomme erano ancora in condizioni eccellenti, tanto che nel giro di rientro stava marcando il best lap, segno che avrebbe potuto continuare ancora. Tuttavia alla fine del secondo stint, ovvero a pochi giri dal traguardo, ecco che la sua Red Bull comincia a sprigionare scintille dal fondo, facendo immaginare un problema sulla vettura: al box dei bibitari c’è nervosismo, evidentemente i tecnici sono preoccupati, Sebastian invece no, è tranquillo perché sente, come dichiareràpoi nel post-gara, che il bilanciamento globale della vettura non è cambiato. E infatti, dopo una paio di tornate lente (per modo di dire), il leader iridato torna a spingere, facendo segnare il miglior giro personale proprio all’ultima tornata: Sebastian è un cannibale, e sapeva che marcando il giro veloce avrebbe ottenuto un altro Gran Chelem, per cui , pur non essendocene assolutamente bisogno, si è messo a spingere come un dannato all’ultimo giro ma, sfortunatamente per lui, prima Alonso e poi Button lo hanno battuto, strappandogli dalle mani il risultato.
In sede di verifiche tecniche si è poi scoperto che il problema era dovuto a un cavetto di titanio del fondo che, a causa del passaggio su un cordolo, si era staccato rimanendo incastrato sotto la vettura e producendo tutte quelle scintille: il cavetto, dopo un paio di giri, è volato via e le scintille sono scomparse. Divertente comunque sentire i telecronisti nostrani sperticarsi subito in accuse di fantomatici (e irregolari) correttori di assetto grazie a cui Vettel avrebbe risolto il problema, aumentando l’altezza da terra della vettura, accuse ovviamente infondate e dettate dalle solite logiche di parte.
In ogni caso, a parte il Grand Chelem perso, Vettel può lasciare l’India estremamente soddisfatto: per lui si tratta infatti della quinta vittoria stagionale, la quarta consecutiva (un pilota non vinceva quattro gare di fila dal 2009, all’epoca della BrawnGP di Button), che gli permette di incrementare il vantaggio in classifica su Alonso a tredici punti.
Un Alonso che in ogni caso non molla un centimetro al suo avversario e che anche oggi è stato autore di una gara solidissima: Fernando sa che per vincere questo mondiale, da una posizione di svantaggio tecnico e di classifica, deve dare e rischiare tutto, ed è per questo che giàin partenza è andato subito all’attacco delle due McLaren, passando Hamilton e poi Button dopo un paio di giri. Poi Alonso è rimasto mezza gara dietro a Webber: la Ferrari era nettamente più veloce sul lungo rettilineo del primo settore, la Red Bull tuttavia recuperava alla grande negli altri due settori guidati. L’unica cosa che permetteva a Mark di difendersi sul dritto era il KERS, e proprio il KERS lo ha abbandonato passata la metàgara, esponendolo agli attacchi di Fernando che si sono facilmente trasformati nel sorpasso. Il secondo posto artigliato con la grinta di sempre gli permette di alimentare le speranze iridate, soprattutto considerando che la Ferrari in gara si è dimostrata all’altezza della Red Bull, e confermando che gli ultimi aggiornamenti qui portati un piccolo passo in avanti lo hanno fatto fare. Alla luce del ritmo gara dimostrato oggi, quindi, appaiono un po’ ingenerose le critiche di Alonso nei confronti della squadra, soprattutto dopo che ieri lo stesso Fernando in qualifica non è stato proprio impeccabile (almeno una McLaren poteva mettersela dietro): anziché lagnarsi del mancato sviluppo (che comunque c’è stato), sarebbe il caso di rimboccarsi le maniche e ripetere le prestazioni in gara come quella odierna anche in qualifica, il materiale per recuperare c’è.
Poco da dire sul resto: la McLaren, dopo un’ottima qualifica, non è stata altrettanto veloce in gara, Hamilton ci ha messo molto del suo e con un giro in più forse avrebbe potuto passare Webber per l’ultimo gradino del podio; tuttavia, ci si aspettava qualcosa di più dal team di Woking, soprattutto dopo che in qualifica sembrava in grado di poter contrastare anche la Red Bull. Menzione a parte per il numero da circo di Hamilton che, ritrovatosi con un volante che gli faceva le bizze nel cambiare marce, si è posizionato sulla piazzola per il pit-stop mentre staccava il volante dalla macchina, con i meccanici che in meno di un secondo gliene hanno montato uno nuovo di pacca, consentendogli di proseguire la corsa.
Massa, fresco di rinnovo, ha fatto una buona gara, condizionata dalla necessitàdi risparmiare benzina (superato il traguardo, il brasiliano ha dovuto fermare la F2012 a bordo pista), avendo per tutta la corsa attaccato agli scarichi la Lotus di Raikkonen, che ancora una volta si è trovato nella frustrante situazione di guidare una vettura molto veloce nel misto ma terribilmente lenta sul dritto (il finlandese oggi era ultimo allo speed trap), essendo quindi incapace di poter compiere un sorpasso.
Per quanto riguarda il mondiale, si infuoca sempre di più il duello tra Vettel e Alonso: a tre gare dal termine, Sebastian è riuscito a portare il vantaggio a tredici punti, un vantaggio che non sarebbe neanche preoccupante se non fosse per l’imbarazzante superioritàdel tedesco mostrata in questi Gran Premi, in cui è stato capace di ottenere due pole-position e quattro vittorie, ma soprattutto di rimanere sempre in testa da metàGran Premio di Singapore fino all’ultimo giro di oggi, ovvero per più di mille chilometri. Tuttavia, Fernando non deve arrendersi: la Ferrari ha dimostrato che in gara il passo è molto competitivo, quasi a livello della Red Bull (anche se non sappiamo quanto effettivamente oggi Vettel stesse gestendo); quello che manca a questa Ferrari è la prestazione in qualifica, che permetterebbe ad Alonso di partire più avanti e giocarsela con il suo avversario fin dai primi giri. Oggi probabilmente non sarebbe cambiato nulla anche partendo più avanti, dal momento che giàdal quarto giro Alonso era terzo dietro a Webber, però è chiaro che partire sempre dietro, mentre Vettel macina pole a ripetizione, è comunque uno svantaggio. La corsa al titolo in ogni caso è ancora apertissima: mancano ben settantacinque punti da assegnare, e i due sono divisi solo da tredici lunghezze; Vettel quindi non potràpermettersi di gestire ma dovràcontinuare ad attaccare, ben sapendo che Alonso saràsempre lì a cogliere il primo errore e a sfruttare ogni occasione, a cominciare dal Gran Premio di Abu Dhabi giusto fra una settimana.
Francesco Saverio Dambrosio
Slideshow: Si Immagine: Gp_India_2012_gara_domenica_289.jpgNuova Delhi, Day 3 – Button: “Ho sofferto gli pneumatici morbidi ma ad Abu Dhabi ci rifaremoâ€Â
Jenson Button ammette di aver sofferto più degli altri il comportamento degli pneumatici morbidi nella gara indiana al Buddh International Circuit. Il britannico della McLaren si è trovato alle spalle di Romain Grosjean dopo il pit-stop ma una volta trovata la pista pulita ha portato la sua vettura in quinta posizione ed ha ottenuto il giro più veloce della gara.
“L'inizio della gara è stato davvero combattuto perché io, Lewis e Fernando eravamo separati solo da pochi millimetri. Anche se vicini l'uno dall'altro, la sfida è stata corretta. Peccato che il resto della corsa non sia stato così piacevole†ha spiegato Button.
“Il mio primo stint è stato piuttosto deludente perché forse abbiamo faticato più degli altri con le soft, quindi non ho potuto trattenere i miei inseguitori. Ho ritrovato più equilibrio con la mescola più dura ma ho perso diverso tempo stando dietro a Romain. Poi ho ottenuto il giro più veloce prima della bandiera a scacchi e ritengo che abbiamo il potenziale necessario per vincere ad Abu Dhabi la prossima settimanaâ€Â.
Nuova Delhi, Day 3 – Rosberg critico nei confronti della Mercedes: “Non siamo stati all'altezza dei miglioriâ€Â. Schumacher evita una penalitÃÂ
Nico Rosberg si è detto molto deluso dell'undicesima posizione conseguita al termine del Gran Premio d'India.
Il tedesco, decimo al termine delle qualifiche, al via era riuscito a guadagnare due posizioni che però successivamente ha perso col passare dei giri a causa della scarsa competitivitàdella Mercedes nel passo gara.
“E' stato una giornata difficile per noi†ha commentato il vincitore del GP di Cina. “Non sono mai stato in grado di attaccare le vetture che mi precedevano se non nei primissimi metri. Con la mescola più dura ho sofferto moltissimo e sono scivolato sempre più lontano dalla top 10â€Â.
“Stiamo passando un momento brutto della stagione; l'attenzione è stata focalizzata sul progetto 2013â€Â.
Il team-mate Michael Schumacher, ritiratosi a cinque giri dal termine, è stato assolto dagli stewards che in un primo momento sospettavano che avesse ostacolato Romain Grosjean.
Andrea Giustini
Nuova Delhi, Day 3 – Raikkonen rimpiange la cattiva qualifica: “Avevamo una macchina da podioâ€Â
Kimi Raikkonen è complessivamente deluso dal settimo posto ottenuto nel Gran Premio d’India, considerando le potenzialitàdella sua Lotus.
Il finnico, nonostante un buon passo mostrato nel corso della gara, non è riuscito a centrare il suo obiettivo, ossia il podio, concludendo senza migliorare la sua posizione di partenza. “Sono sicuro che la nostra macchina fosse da podio oggi - ha dichiarato - ma l’errore commesso ieri in qualifica ci ha impedito di agguantare la posizione che ci spettava. Siamo partiti troppo indietro per sperare di raggiungere i primiâ€Â.
La gara del pilota di Espoo è stata caratterizzata da un lungo duello con Felipe Massa, a cui Raikkonen è riuscito a stare davanti solo per poche curve. “Ho passato Felipe all’uscita dai box, ma lui si è ripreso la posizione sul rettilineo grazie al DRS. Non sono più riuscito a tenere il suo passoâ€Â.
Sebbene si trovi ancora matematicamente in corsa per il mondiale, il driver della Lotus non pensa più al titolo. Il suo distacco dal leader di classifica Sebastian Vettel è salito a 67 punti, quando ne restano da assegnare 75. “Il campionato per me è andato, ma va bene così. Spero solo di poter fare meglio rispetto ad oggi nelle prossime gareâ€Â.
Edoardo Vercellesi
Nuova Delhi, Day 3 – Force India saluta il Gran Premio di casa con l’ottimo ottavo posto di Hulkenberg
Gioia alla Force India, felice di aver registrato punti proprio nel suo Gran Premio casalingo grazie all’ottavo posto rimediato da Nico Hulkenberg; il tedesco ha raggiunto un eccezionale risultato considerando che partiva dalla 12esima piazza.
“Sono molto contento del risultato ottenuto, penso che oggi l’ottavo posto fosse il massimo che potessimo fare. È stata indubbiamente una grande prestazione di squadra e sono soddisfatto di quanto fatto.
“All’inizio non sono partito benissimo, ma mi sono ripreso subito superando Rosberg e successivamente Maldonado alla curva 4. La parte centrale della gara l’ho vissuta un po’ in solitaria perché la macchina si comportava davvero bene, ma verso la fine ho patito la pressione di Grosjean alle mie spalle; fortunatamente non ho ceduto e ho difeso la mia posizioneâ€Â.
Paul di Resta ha ammesso i suoi problemi nel trovare il giusto bilanciamento per la vettura durante l’arco del week-end: “Non è stato un buon fine settimana per me, penso che quello che abbiamo ottenuto oggi sia stato il massimo dato che non riuscivo più a guidare bene la vettura.
“Ho guidato meglio che potevo ed eravamo in lotta con Rosberg e Senna ma non riuscivo mai ad avvicinarmi abbastanza per cercare di attaccarli. Ieri abbiamo verificato alcuni problemi sulla vettura che purtroppo non siamo riusciti a risolvere per la garaâ€Â.
Davide Cantire
Trident divulga la sua line-up in vista dei test di Barcellona
Trident Racing ha comunicato che affideràle sue monoposto a Julian Leal, Marcus Ericsson e Stéphane Richelmi nella due giorni di test post-stagionali in atto a Barcellona il 30-31 ottobre.
La squadra italiana ritroverànella prima giornata Leal, che saràaffiancato dal pilota iSport nelle ultime due stagioni Ericsson. Mercoledì invece il colombiano torneràa condividere il box con Richelmi, suo compagno di squadra nel campionato cadetto terminato lo scorso settembre a Singapore.
Nuova Delhi, Day 3 - Hamilton orgoglioso della prestazione del team: “Hanno fatto un lavoro impeccabileâ€Â
Lewis Hamilton si complimenta con il suo team per avere eseguito un lavoro impeccabile ai box durante questo Gran Premio d’India. Il driver inglese, protagonista di una partenza non eccezionale, è stato costretto a cambiare il proprio volante al momento del pit-stop; compito che i suoi meccanici hanno eseguito in meno di tre secondi.
“Non capisco cosa sia successo alla partenza; ho subito perso terreno e di colpo erano tutti davanti a me†ha dichiarato Hamilton a fine gara. “Anche se fossi partito bene, gli altri erano più veloci di me, almeno nella prima parte di gara.
“Durante il primo stint infatti soffrivamo il ritmo dei nostri avversari e ho iniziato ad avere un problema nello scalare le marcie col volante, così abbiamo deciso di cambiarlo al pit-stop. Hanno fatto tutto in meno di tre secondi, sono stati veramente eccezionaliâ€Â.
Nell’ultima parte della corsa l’inglese ha poi cercato di recuperare sulla Red Bull di Mark Webber fino ad arrivare a un passo dal poter tentare il sorpasso sull’australiano: “Ho cercato di prendere contatto con Webber, ma ormai era troppo tardi e il divario si era fatto proibitivo. Io non mi sono arreso e fino all’ultima curva speravo di riuscire a prenderlo.
“Comunque è stata una gran gara e sono contento di come ho guidato e molto orgoglioso del lavoro dei ragazzi ai boxâ€Â.
Davide Cantire
Nuova Delhi, Day 3 – Senna entusiasta per la ritrovata competitivitàdella sua Williams: “Un punto importanteâ€Â
Bruno Senna esalta le doti in gara della sua Williams FW34 dopo aver conquistato un punto nel Gran Premio d'India.
Il brasiliano ha concluso la gara al decimo posto mentre il suo compagno di squadra Pastor Maldonado, qualificatosi nono nella Q3, non ha raggiunto la zona punti in seguito a una foratura rimediata nel contatto con la Sauber di Kamui Kobayashi.
“Abbiamo avuto una macchina competitiva in gara dopo la deludente qualifica di ieri, così ho potuto ottenere un importante decimo posto. Sono contento della mia prestazione†ha spiegato un entusiasta Senna, partito 13esimo. “E' stata una corsa divertente perché mi sono trovato in lotta con vetture dotate di un passo molto simile, quindi ho dovuto rischiare per compiere delle manovre di sorpassoâ€Â.
“Ho sentito la macchina molto meglio rispetto al week-end precedente: ad Abu Dhabi speriamo di continuare allo stesso modoâ€Â.
Il compagno Maldonado ha aggiunto: “La macchina era performante oggi e sono sicuro che avrei potuto conquistare dei punti, ma la mia gara è stata compromessa da una foratura ad un pneumatico posteriore che mi ha fatto perdere tanto tempo. Sono stato sfortunato ma prendiamo degli aspetti positivi da questo week-end: la vettura è migliorata e dovremmo approfittarne nelle ultime gare della stagioneâ€Â.
Nuova Delhi, Day 3 – Webber attribuisce il motivo della sua debacle al problema col KERS
Mark Webber si è detto molto deluso per il problema al KERS che lo ha privato della seconda posizione nel Gran Premio d'India.
L'alfiere della Red Bull si trovava nel pieno della lotta con Fernando Alonso quando il suo sistema di recupero di energia ha smesso di funzionare rendendolo vulnerabile agli attacchi del ferrarista.
“Il mio KERS si è rotto di punto in bianco†ha detto l'australiano. “Dovevo controllare molti fattori per preservare la vettura e senza quei cavalli aggiuntivi è stato impossibile difendersiâ€Â.
Webber si è anche scagliato contro la condotta dei piloti doppiati che gli hanno fatto perdere troppo tempo.
“Inizialmente avevo distanziato Fernando (Alonso) grazie al DRS ma tuttavia ho trovato sulla mia strada alcuni piloti più lenti che mi hanno rallentato e al contrario hanno avvantaggiato Alonsoâ€Â.
“Con Lewis (Hamilton) ho dato il 100% e grazie all'ausilio dell'ala mobile ho mantenuto la posizione; ho guidato al massimo ma potevamo ottenere più puntiâ€Â.
Andrea Giustini
Nuova Delhi, Day 3 – Vettel: “Il problema nel finale non ha condizionato il mio passo garaâ€Â
Sebastian Vettel rivela di non essere stato rallentato dal problema alla scocca verificatosi nel finale di gara. Il tedesco della Red Bull, alla sua quarta vittoria consecutiva, ha tenuto sempre sotto controllo la corsa e anche negli ultimi giri ha gestito il margine di circa dieci secondi sul diretto inseguitore Fernando Alonso, a cui ha rosicchiato altri sette punti e si è portato così a 13 lunghezze di vantaggio in campionato.
“Ho notato il problema ma, anche se dobbiamo analizzarlo, non ci è costato del tempo in gara e non ha rallentato la macchina†ha detto. “Per il resto ho apprezzato molto la corsa: è stato fondamentale creare un netto gap nel primo stint per evitare qualsiasi tentativo d'attacco di Mark (Webber)â€Â.
“Siamo stati molto vicini alla prima curva 1 ma ho ottenuto una buona uscita dalla curva 3 e sono riuscito ad ampliare il gap non solo da Mark, anche sulle vetture più dietroâ€Â.
Anche dopo quattro vittorie consecutive e un vantaggio più ampio su Alonso, Vettel non intende sedersi sugli allori per le prossime tre gare.
“E' stato un bel risultato oggi ma abbiamo visto quanto velocemente le cose possano cambiare: sono orgoglioso del lavoro svolto ma dobbiamo concentrarci su Abu Dhabi e continuare sullo stesso trendâ€Â.
Nuova Delhi, Day 3 – Alonso non si arrende: “Sotto con gli sviluppi e potremo battere la Red Bullâ€Â
Fernando Alonso si considera in piena corsa per il titolo mondiale nonostante sia giunta domenica mattina la quarta vittoria consecutiva di Sebastian Vettel.
Il tedesco ha esteso a 13 punti il margine in campionato sullo spagnolo della Ferrari, il quale ha strappato il secondo posto nel Gran Premio d'India e dovràaffrontare il week-end di Abu Dhabi sapendo che la Red Bull saràla favorita per il successo finale.
“Nulla è cambiato in una sola gara†ha detto Alonso. “Ci sono 75 punti in palio e mi trovo 13 dietro alla vetta, sapendo che dobbiamo migliorare. Non siamo abbastanza veloci, specialmente al sabato, ma possiamo crescere ad Abu Dhabi o negli Stati Unitiâ€Â.
“Potràsuccedere di tutto nelle prossime gare, come si è visto oggi col KERS sulla vettura di Mark (Webber)â€Â.
Alonso insiste che la Ferrari debba introdurre nuovi sviluppi se vorràmantenere vive le speranze di vittoria iridata nelle prossime tre gare.
“Dobbiamo portare nuove componenti ad Abu Dhabi e migliorare la competitivitàdella Ferrari per avvicinarci alla Red Bull il sabato. Mancano tre rounds e il campionato resta il nostro obiettivo principale; sarebbe bello finire davanti a Seb e vincere lo è ancora di più. Ci serve il passo in avanti, dopo aver visto oggi che possiamo sfidare la Red Bull in garaâ€Â.
Pergusa, Gara 1: Giammaria trionfa indisturbato davanti a Sini, Liuzzi (3°) avvicina Kristoffersson (5°) nella classifica generale
Raffaele Giammaria, al volante della Mercedes AMG C63 #30 del team Romeo Ferraris, si è aggiudicato a Pergusa Gara 1 del round finale dell’International Superstars Series. Al termine di una gara dominata dall’inizio alla fine e costellata da un numero anomalo di ritiri ed errori che hanno coinvolto buona parte dei protagonisti, il pilota nativo di Civitavecchia – al debutto nella serie – ha preceduto nell’ordine Francesco Sini, sulla Chevrolet Lumina #12 di Solaris Motorsport, e Vitantonio Liuzzi sulla Mercedes #54 gestita da CAAL Racing.
Il leader del campionato Johan Kristoffersson, sull’Audi RS5 apparsa in grave difficoltàa Pergusa, ha approfittato delle molte disgrazie altrui per risalire fino al quinto posto, dietro all’ottimo Andrea Bacci (Mercedes), e ha salvaguardato per il momento la vetta della classifica generale; alle spalle dello svedese si è classificato il compagno di marca Gianni Morbidelli, cui la notte ha dato consiglio al punto di recedere dall’intenzione di non prendere parte alle due gare odierne, espressa ieri sera in una dichiarazione piuttosto polemica. La top 10 è stata completata nell’ordine da Mauro Cesari (Maserati), dalla terza Audi di Thomas Schöffler e da Nico Caldarola, classificato nonostante il ritiro a due giri dalla fine.
La gara è stata convulsa fin dal via, al quale non prende parte Andrea Larini, costretto a lasciare la propria Mercedes a bordo pista durante il giro di ricognizione: Giammaria mantiene il comando dalla pole ma dietro di lui prima Max Mugelli (BMW) scivola in fondo al plotone per un contatto con le barriere e poi Ezio Muccio inonda la pista con l’olio del motore fumante della propria Jaguar. Il fatto costringe la direzione di corsa a far intervenire la safety car per consentire agli addetti di coprire alcuni tratti di pista col necessario filler; nel frattempo anche Simone Iacone, splendido protagonista delle qualifiche di ieri con la seconda Chevrolet Lumina di Solaris Motorsport, deve alzare bandiera bianca.
Alla bandiera verde Giammaria rimane comodamente in testa davanti a Pigoli, Sini, Liuzzi e Biagi nell’ordine, mentre dietro di loro termina la gara di Christian Fittipaldi – che era risalito fino alla settima piazza: il brasiliano va a sbattere contro il guardrail e deve abbandonare la propria Maserati a bordo pista. Le due tornate successive sono fatali invece alle tre BMW del Team Dinamic: nel giro di pochi istanti si ritirano prima Mugelli e poi Biagi, il quale deve abbandonare la propria M3 col motore fumante e dire addio alle residue speranze di titolo; poco dopo è costretto al forfait pure Berton.
La classifica a questo punto vede Giammaria saldamente al comando davanti a Pigoli, Sini, Liuzzi e un volitivo Ferrara – il quale improvvisamente si trova sul podio virtuale dopo il sorpasso sull’abruzzese ex F1 e il contemporaneo mesto ritiro di Pigoli, dovuto a noie meccaniche sopravvenute sulla propria Jaguar. Il barese del Roma Racing Team, tuttavia, decide di sciupare tutto nel finale quando per un salto troppo allegro su un cordolo rovina la propria Mercedes: riusciràad arrivare in fondo ma solo in settima posizione.
Mentre Giammaria trionfa con pieno merito e Sini raccoglie un’eccellente piazza d’onore, Liuzzi riacciuffa quindi il podio in extremis davanti al regolare Bacci e all’incredulo Kristoffersson, risalito – più per effetto dei problemi altrui che per effettivi meriti della propria vettura – fino a un insperato quinto posto. Lo svedese rimane così in testa alla classifica generale con 184 punti, sei in più di Liuzzi; Biagi, terzo a quota 148, è ormai tagliato fuori dal duello.
Gara 2, che decideràuna volta per tutte le sorti di questo campionato incerto e avvincente ma troppo bersagliato da polemiche e malumori, prenderàil via alle 16:15.
Classifica
1 Raffaele Giammaria Romeo Ferraris Mercedes AMG C63 27’38â€Â005 2 Francesco Sini Solaris Motorsport Chevrolet Lumina + 5â€Â988 3 Vitantonio Liuzzi CAAL Racing Mercedes AMG C63 + 46â€Â581 4 Andrea Bacci CAAL Racing Mercedes AMG C63 + 48â€Â814 5 Johan Kristoffersson Audi Sport KMS Audi RS5 + 1’18â€Â093 6 Gianni Morbidelli Audi Sport Italia Audi RS5 + 1’18â€Â762 7 Luigi Ferrara Roma Racing Team Mercedes AMG C63 + 1’19â€Â442 8 Mauro Cesari Swiss Team Maserati Quattroporte + 1’24â€Â827 9 Thomas Schöffler Audi MTM Motorsport Audi RS5 + 1’28â€Â840 10 Nico Caldarola Roma Racing Team Mercedes AMG C63 + 2 giriRitirati
Max Pigoli Ferlito Jaguar XF/R 5.0 S/C 10° giro Giovanni Berton Dinamic BMW M3 E92 8° giro Thomas Biagi Dinamic BMW M3 E92 7° giro Max Mugelli Dinamic BMW M3 E92 7° giro Marco Pollara Todi Corse BMW 550i E60 7° giro Christian Fittipaldi Swiss Team Maserati Quattroporte 6° giro Ezio Muccio Ferlito Jaguar XF/R 5.0 S/C 1° giro Simone Iacone Solaris Motorsport Chevrolet Lumina 1° giro Andrea Larini Romeo Ferraris Mercedes AMG C63 non partitoGiro più veloce: Giammaria, 1’44â€Â974
Classifica campionato (top 10)
Kristoffersson 184; Liuzzi 178; Biagi 148; Morbidelli 127; Sini 91; Larini 86; Gabellini 75; Schöffler 70; Herbert 36; Meloni 35.
Massimiliano Barzotti
Nuova Delhi, Gara: Vettel replica il dominio del 2011, Alonso (2°) non molla la presa. Webber completa il podio davanti a Hamilton
Una generosa portata di kheer, tipico dolce dell’Asia meridionale, per il vincitore del Gran Premio dell’India andato in scena nel contesto del Buddh International Circuit, quaranta chilometri a sudest della capitale Nuova Delhi, e un involtino di paan, preparato locale cui vengono attribuite proprietàdigestive, al mai domo sconfitto di tappa in una domenica di gara vissuta all’insegna della prova di forza del trionfatore Sebastian Vettel, in apparente difficoltànel finale dopo un dominio disarmante al volante della Red Bull complice la parte anteriore del fondo piatto rovinata, e dell’inevitabile esotismo da sempre imperante a queste latitudini.
Non si tratta del banale spot di un ristorante indiano ma di un link evidente alle contrastanti sensazioni provate àla carte dai grandi rivali per il titolo Vettel e Alonso, rispettivamente sul gradino più alto del podio e al secondo posto in graduatoria allo sventolare della bandiera a scacchi del diciassettesimo round del Mondiale F1 edizione 2012 tenutosi sulla pista ubicata nello Stato dell’Uttar Pradesh, che ha riservato ai concorrenti un meteo clemente nonostante le nuvole di smog aleggianti sul tracciato.
Mentre Vettel, perfettamente coadiuvato dal box Red Bull che si è dimostrato velocissimo nell’unico pit-stop effettuato per il passaggio dagli pneumatici hard a quelli soft, ha gestito abilmente il degrado delle gomme ottenendo il quarto successo consecutivo dopo Singapore, Giappone e Corea del Sud amministrando la gara in seguito allo start dalla pole position, il ferrarista Alonso ha battagliato strenuamente al via con le McLaren di Hamilton e Button avendo poi ragione di entrambi in attesa di sferrare l’attacco decisivo a dodici giri dal traguardo sull’altro portacolori della Red Bull Mark Webber.
L’australiano, ai ferri corti col KERS nel concitato finale, ha completato il podio vedendosi però beffato dalla mossa di uno scatenato Alonso. Quarta posizione priva di particolari acuti per Lewis Hamilton, che al momento del pit-stop ha sostituito rapidamente il volante per qualche problema alle leve del cambio, con l’inglese della McLaren fuori dai giochi della lotta mondiale. A seguire Jenson Button, quinto, che ha accusato un po’ di sottosterzo dando inoltre il via alla girandola di soste ai box.
Sesta piazza ad appannaggio di Felipe Massa, in crisi con i livelli di consumo del carburante, che ha saputo comunque tenere testa all’arrembante Kimi Raikkonen, giunto settimo alle sue spalle. Punti importanti per Nico Hulkenberg, ottavo sulla Force India, e Romain Grosjean, nono ricorrendo a una strategia diversa dai piloti top impostata sull’alternanza dalle coperture hard alle soft.
Nella top ten anche Bruno Senna, protagonista di una digressione nelle vie di fuga al momento di rientrare in pit-lane, che ha sopravanzato in pista la Mercedes di un Nico Rosberg undicesimo all’arrivo. Soltanto dodicesimo Paul Di Resta, che si è dovuto accontentare di precedere Daniel Ricciardo e Kamui Kobayashi.
Quindicesimo Jean-Eric Vergne, coinvolto in partenza in un contatto con la Mercedes di Michael Schumacher. Il francese ha così danneggiato l’ala anteriore costringendo il sette volte iridato della Casa di Stoccarda al pit-stop immediato complice la foratura alla posteriore destra. Per il tedesco è quindi arrivato il ritiro, quasi liberatorio, maturato nei passaggi conclusivi.
Sedicesima posizione per Pastor Maldonado, beffato in una circostanza da un doppio sorpasso ordito da Grosjean e dal compagno di colori Senna. Il venezuelano della Williams ha persino rimediato una foratura in un contatto con Kobayashi.
Vitaly Petrov, diciassettesimo, ha preceduto la vettura gemella di Heikki Kovalainen. L’idolo locale Narain Karthikeyan ha chiuso invece ventunesimo dopo aver manifestato via radio tutte le sue perplessitàper i problemi ai freni.
La dimensione ascetica dell’India non aiuta Sergio Perez. Il futuro pilota della McLaren, impegnato nei frangenti iniziali in un duello (perso) con la Force India di Hulkenberg, ha dato l’impressione di andare un po’ oltre il limite della sua Sauber prima del ritiro incassato al giro numero 21 a causa dei danni riportati nel tratto percorso su tre ruote subito dopo la foratura della posteriore destra in un contatto millimetrico alla curva 1 con la Toro Rosso di Ricciardo.
A sedici tornate dalla conclusione tocca a Pedro de la Rosa salutare anzitempo la compagnia per un guasto al sistema frenante. Il driver della HRT è infatti incappato in un testacoda tra le curve 3 e 4 dovendo alzare bandiera bianca all’esordio personale in quel di Greater Noida.
Il Circus della F1 rinnova l’appuntamento con i propri sostenitori tra soli cinque giorni quando sull’avveniristico impianto di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, si disputeranno le prime due sessioni di prove libere in vista del Gran Premio in programma domenica 4 novembre.
Ermanno Frassoni
Classifica1 Sebastian Vettel Red Bull-Renault 60 giri 2 Fernando Alonso Ferrari + 9"437 3 Mark Webber Red Bull-Renault + 13"217 4 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes + 13"909 5 Jenson Button McLaren-Mercedes + 26"266 6 Felipe Massa Ferrari + 44"600 7 Kimi Raikkonen Lotus-Renault + 45"200 8 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes + 54"900 9 Romain Grosjean Lotus-Renault + 56"100 10 Bruno Senna Williams-Renault + 1'14"900 11 Nico Rosberg Mercedes + 1'21"600 12 Paul di Resta Force India-Mercedes + 1'22"800 13 Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 1'26"000 14 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari + 1'26"400 15 Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari + 1 giro 16 Pastor Maldonado Williams-Renault + 1 giro 17 Vitaly Petrov Caterham-Renault + 1 giro 18 Heikki Kovalainen Caterham-Renault + 1 giro 19 Charles Pic Marussia-Cosworth + 1 giro 20 Timo Glock Marussia-Cosworth + 2 giri 21 Narain Karthikeyan HRT-Cosworth + 2 giri 22 Michael Schumacher Mercedes + 5 giri
Ritirati
Pedro de la Rosa HRT-Cosworth 41° giro
Sergio Perez Sauber-Ferrari 21° giro
Giro più veloce - Button (McLaren): 1'28"203
Classifica Piloti (Top 10)
Vettel 240; Alonso 227; Raikkonen 173; Webber 167; Hamilton 165; Button 141; Rosberg 93; Grosjean 90; Massa 89; Perez 66.
Classifica Costruttori
Red Bull-Renault 407; Ferrari 316; McLaren-Mercedes 306; Lotus-Renault 263; Mercedes 136; Sauber-Ferrari 116; Force India-Mercedes 93; Williams-Renault 59; Toro Rosso-Ferrari 21.
Mark Martin, Michael Waltrip e Brian Vickers si divideranno il sedile della Toyota #55 anche nel 2013
Il Michael Waltrip Racing ha annunciato che anche nel 2013 saranno Mark Martin, Michael Waltrip e Brian Vickers ad alternarsi al volante della Toyota Camry #55.
La parte del leone la faràancora una volta Martin, che prenderàparte a 24 gare della Sprint Cup, più il Budweiser Shootout e la All-star Race. Waltrip, che è anche il proprietario del team rivelazione di questa stagione, saràal volante in occasione della gara di luglio di Daytona e delle due di Talladega. Vickers invece verràschierato in nove gare: le due di Bristol, le due di Martinsville, le due di Loudon, quelle di Watkins Glen e Sonoma e infine la prova del Kentucky Speedway.
“Adoro il mio calendario e la nostra lineup†ha detto Mark Martin, autore anche di 4 pole position.“Brian ha tanta esperienza e talento per essere così giovane e avete visto tutti a Talladega quanto è forte Michael Waltrip con i restrictor plates†.
Al timone nel ruolo di crew-chief ci saràil confermatissimo Rodney Childers, che ha guidato il terzetto al 14esimo posto attuale nella classifica Owners.
“Non vi dico quanto è bello arrivare in pista e sapere di avere una macchina in grado di vincere. E' un lusso che si possono permettere in pochi.†ha detto Brian Vickers. “Il team MWR mi ha dato delle auto fantastiche e i risultati di questa stagione parlano da soli. Per di più, avere Mark Martin e Michael Waltrip a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda non ha prezzoâ€Â.
Michael Waltrip ritiene fondamentale l'arrivo di Martin e Vickers nel salto di qualitàcompiuto dal team in questa stagione in cui è riuscito a piazzare ben due vetture nella Chase For The Cup.
“Abbiamo fatto molti cambiamenti prima dell'inizio della stagione 2012 e una delle migliori è stata portare da noi Mark Martin. Nelle riunioni in fabbrica, quando inizia a parlare tutti stanno in silenzio.†ha detto Waltrip, che ha avuto parole di elogio anche per Vickers. “Credetemi, so quanto sia difficile correre un calendario parziale. Sono rimasto impressionato dal suo atteggiamento nei confronti della squadra e del lavoro e penso che possa davvero vincere con il nostro teamâ€Â.
Stay Tuned!
Gian Luca Guiglia
Il calendario 2013 della Toyota #55
2/16 Daytona International Speedway (Shootout) - Martin
2/24 Daytona 500 - Martin
3/3 Phoenix International Raceway - Martin
3/10 Las Vegas Motor Speedway - Martin
3/17 Bristol Motor Speedway - Vickers
3/24 Auto Club Speedway - Martin
4/7 Martinsville Speedway - Vickers
4/13 Texas Motor Speedway - Martin
4/21 Kansas Speedway - Martin
4/27 Richmond International Raceway - Martin
5/5 Talladega Superspeedway - Waltrip
5/11 Darlington Raceway - Martin
5/18 NASCAR Sprint All-Star Race (Charlotte Motor Speedway) - Martin
5/26 Charlotte Motor Speedway - Martin
6/2 Dover International Speedway - Martin
6/9 Pocono Raceway - Martin
6/16 Michigan International Speedway - Martin
6/23 Sonoma - Vickers
6/29 Kentucky Speedway - Vickers
7/6 Daytona International Speedway - Waltrip
7/14 New Hampshire Motor Speedway - Vickers
7/28 Indianapolis Motor Speedway - Martin
8/4 Pocono Raceway - Martin
8/11 Watkins Glen International - Vickers
8/18 Michigan International Speedway - Martin
8/24 Bristol Motor Speedway - Vickers
9/1 Atlanta Motor Speedway - Martin
9/7 Richmond International Raceway - Martin
9/15 Chicagoland Speedway - Martin
9/22 New Hampshire Motor Speedway - Vickers
9/29 Dover International Speedway - Martin
10/6 Kansas Speedway - Martin
10/12 Charlotte Motor Speedway - Martin
10/20 Talladega Superspeedway - Waltrip
10/27 Martinsville Speedway - Vickers
11/3 Texas Motor Speedway - Martin
11/10 Phoenix International Raceway - Martin
11/17 Homestead-Miami Speedway - Martin
GT Sprint - Pergusa, Gara 1: Vittoria al debutto per l'Audi R8
Debutto con vittoria per l'Audi R8 di Davide Di Benedetto a Pergusa in Gara 1. Il pilota siciliano, attardato nelle prime fasi da un contatto con Solieri e La Mazza, ha approfittato dei problemi alla Ferrari Black Team di Andrea Palma e alla Corvette di Del Castello che stava dominando il week end. Ma l'Audi, al di làdelle sventure dei leader, ha mostrato grande competitivitàcon una serie impressionante di giri veloci.
Mauro Cordoni, su Ferrari 458, viene beffato sul traguardo dalla Porsche 997 di Glauco Solieri per il secondo gradino del podio. Altro successo siculo in GTS Cup, dove il locale Mimmo Guagliardo ha vinto la classe con la Porsche dell'Antonelli Sport, aiutato dal prolungato stop ai box del leader Bagnasco. Week end da dimenticare per la debuttante Hyundai GT4 del team La.Na, che si ferma col motore ko dopo pochi metri causando anche l'ingresso della safety-car.
Classifica
1. Davide Di Benedetto (Audi R8) - Audi Italia - 17 giri
2. Glauco Solieri (Porsche 997) - Autorlando - + 3"318
3. Mario Cordoni (Ferrari 458) - Ombra - + 4"263
4. Mario Labarbera (Porsche 997) - Antonelli - + 58"865
5. Domenico Guagliardo (Porsche 997) - Antonelli - + 1'15"209
6. Roberto Delli Guanti (Ferrari 430) - Kessel - + 1'28"302
7. Mauro Trentin (Ferrari 430) - LaNa - + 1'29"800
8. Vittorio Bagnasco (Porsche 997) - Happy Racer - + 1'39"964
9. Steven Goldstein (Lamborghini Gallardo) - Rally Sport - + 1 giro
10. Florian Renauer (Ginetta G50) - Renauer - + 1 giro
Ritirati
Roberto Del Castello - 13° giro
Andrea Palma - 8° giro
Francesco La Mazza - 8° giro
Gian Maria Gabbiani - 1° giro
Massimiliano Palumbo
Shanghai, Finale: Toyota chiude la stagione in bellezza, Lotterer-Treluyer-Fassler campioni del mondo
Toyota non si accontenta del successo ottenuto due settimane fa nella 'sua' Fuji e sale anche sul gradino più alto del podio della 6 ore di Shanghai.
La compagine nipponica, forte della pole position e dell'equipaggio ormai collaudato formato da Alexander Wurz e Nicolas Lapierre, non si è fatta mai impensierire dalle due Audi, le quali hanno completato il podio. Secondo posto per la #2 di Allan McNish e Tom Kristensen, che tuttavia non è riuscita a strappare il titolo mondiale alla #1 di André Lotterer, Benoit Treluyer e Marcel Fassler.
Nell'ambito dei privati si celebra il successo della Lola #13 del Rebellion; il team svizzero non ha potuto centrare la doppietta a causa dello stop della #12 nei minuti finali della corsa quando era in testa. Sesta e settima assolute le due HPD ARX-03a di JRM e Strakka Racing.
In LMP2 si registra il successo di Oreca-Nissan dell'ADR-Delta che precede Starworks e OAK Racing.
In GTE-Pro è la Aston Martin #97 a conquistare il successo finale davanti alla Porsche 911 RSR del Felbermayr-Proton e alla Ferrari 458 dell'AF Corse, funestata da alcuni inconvenienti tecnici.
In classe GTE-Am la Corvette #50 Labre Competition si è assicurata il primo premio su Felbermayr-Proton e Krohn Racing.
Terminata la gara di Shanghai è andata in archivio la prima stagione del World Endurance Championship, contrassegnata dallo strenuo confronto tra Audi e Toyota che proseguirànel 2013 e culmineràcon l'attesa 24 Ore di Le Mans.
Andrea Giustini
Francia pronta a sostituire il New Jersey nel 2013, Ecclestone: “Manca soltanto la firmaâ€Â
La Francia potrebbe tornare in Formula 1 dal prossimo anno sotto la spinta di Bernie Ecclestone.
Il patron del Circus sarebbe disposto a colmare il vuoto lasciato nel calendario dal rinvio della gara del New Jersey con un evento che avrebbe luogo a Magny-Cours o più probabilmente al Paul Ricard.
“Per quanto mi riguarda, c'è la possibilitàdi rivedere il Gran Premio di Francia il prossimo anno. Siamo pronti a firmare e ad inserirlo nel calendario†ha detto Ecclestone.
Il GP di Francia prenderebbe il posto del New Jersey e potrebbe svolgersi il 14-16 giugno. La settimana prima è prevista la gara in Canada mentre l'evento di Silverstone si terràil 30 giugno.
Binder e Giovesi difenderanno il vessillo Lazarus nei test di Barcellona
Il Venezuela GP Lazarus schiererànei test di Barcellona del 30-31 ottobre Rene Binder e Kevin Giovesi.
Binder ha giàcorso con il team veneto nei round di Spa, Monza e Singapore in sostituzione di Giancarlo Serenelli mentre Giovesi può vantare un corposo curriculum in Formula 3: il pilota lombardo nel 2012 ha vinto quattro gare nella terza serie italiana e il titolo in Euro F3 Open nella classe 'Copa' con un week-end d'anticipo.
Truck Series - Martinsville, Gara: Denny Hamlin vince in rimonta la Kroger 200
Denny Hamlin, alla guida del Truck #51 del KBM, ha vinto la Kroger 200 al Martinsville Speedway, 19esima prova della Camping World Truck Series.
Per il pilota di Tampa, Florida, si tratta della seconda vittoria in 15 partenze nella Truck Series. Denny, vincendo a Martinsville, diventa il nono pilota a vincere almeno una gara del campionato. Un record per la serie riservata ai pick-up, con cui Hamlin bissa il successo ottenuto l'anno scorso sempre nella Kroger 200 al Martinsville Speedway.
La gara
Timothy Peters, partito dalla pole-position, è rimasto in testa per il primo quarto di gara insidiato da Kevin Harvick, che sembrava l'unico a tenergli testa.
La prima bandiera gialla di giornata è arrivata al giro 19 sui 200 stabiliti quando Todd Bodine è andato a sbattere a muro danneggiando così il suo pick-up. Al green flag, al comando si è presentato Timothy Peters che ha mantenuto la leadership su Harvick e Crafton.
Al giro 59, Harvick ha preso il comando della corsa facendo a sportellate con Peters fra curva 1 e 2. Dopo 15 tornate, è spuntata una bandiera gialla per Tim George che, a causa di una foratura, è andato a sbattere a muro in curva 2. Al restart Crafton e Peters hanno tentato di insidiare Harvick senza successo. Il pilota del Truck #2 ha aperto un ampio gap, difficile da colmare per gli altri.
A 50 giri dal termine, il colpo di scena. Ty Dillon, leader del campionato, ha forato e ha sbattuto a muro, causando ingenti danni al suo pick-up. Il pilota del Richard Childress Racing è stato costretto a rientrare in pit road e, di conseguenza, ha perso 5 giri, dando addio alle sue chance di vittoria e di rimanere in testa al campionato.
Al restart, Harvick è rimasto al comando, ma 2 giri più tardi Matt Crafton lobha scavalcato, diventando il nuovo leader della gara.
A 36 tornate dal termine, Greenfield e White si sono toccati e sono finiti entrambi in testacoda provocando la quinta caution della gara. Al restart è stata subito gran battaglia tra Harvick e Crafton per la leadership, ma il pilota del truck #88 è risultato più veloce e l'ha spuntata ancora.
A 13 giri dalla fine, Paludo è andato in testacoda facendo uscire l'ultima caution di giornata. Durante la bandiera gialla, Harvick ha clamorosamente forato ed è stato costretto a rientrare in pit-road, rinunciando così a battagliare per la vittoria.
L'ultimo restart è stato un testa a testa tra Crafton e Hamlin, partito dal retro per aver saltato il meeting pre-gara dei piloti. Alla fine ha avuto la meglio il pilota del truck #51, che è andato così a vincere di prepotenza.
Dopo la gara, Crafton, non avendo preso bene la sconfitta, ha provato a intimidire Hamlin andando quasi a speronarlo mentre Denny era in procinto di iniziare il giro d'onore.
Questa la top-10 alla fine della Kroger 200: Hamlin, Nelson Piquet Jr., Joey Coulter, Matt Crafton, Scott Riggs, James Buscher, Timothy Peters, Ryan Blaney, Parker Kligerman e Brian Scott.
Le dichiarazioni dei protagonisti"Grande ed intensa gara. Sapevo che avevamo una macchina vincente anche se se siamo partiti dal fondo dello schieramento. Bella giornata finita nel migliore dei modi." - Denny Hamlin
"Quella gomma forata ci ha rovinato la gara ma queste sono le corse" - Kevin Harvick
La classificaIl nuovo leader del campionato è James Buscher che, a tre gare dal termine, comanda con 21 punti di vantaggio su Ty Dillon, 25 su Timothy Peters, 36 su Joey Coulter e 45 su Parker Kligerman.
Federico Floccari
Ordine d'arrivo della Kroger 200
1 5 51 Denny Hamlin(i) TOYOTA Toyota 200 0 118.1 $32,000 Running 1 6
2 4 30 Nelson Piquet Jr. Qualcomm / Bell Helmets Chevrolet 200 42 111.9 $26,840 Running
3 15 22 Joey Coulter RCR / Darrell Gwynn Foundation Chevrolet 200 41 96.3 $16,485 Running
4 7 88 Matt Crafton ZECOL / Menards Toyota 200 41 1 119.3 $13,400 Running 1 33
5 23 92 Scott Riggs(i) FleetHQ.com / BTS Tire & Wheel / QMI Chevrolet 200 0 84.7 $9,650 Running
6 10 31 James Buescher Great Clips Chevrolet 200 38 80.7 $10,450 Running
7 1 17 Timothy Peters TOYOTA / Strutmasters.com Toyota 200 38 1 117.0 $12,600 Running 2 59
8 11 29 Ryan Blaney DrawTite / MOPAR RAM 200 36 81.3 $10,250 Running
9 13 7 Parker Kligerman TOYOTA / Camp Horsin' Around Toyota 200 35 80.9 $10,200 Running
10 3 18 Brian Scott(i) Shore Lodge Toyota 200 0 98.9 $9,175 Running
11 21 8 Max Gresham # Made in USA Brand Chevrolet 200 33 68.2 $8,850 Running
12 2 2 Kevin Harvick(i) TIDE Pods Chevrolet 200 0 131.2 $7,725 Running 3 101
13 27 23 Jason White Grime Boss Ford 200 31 62.8 $9,925 Running
14 8 13 Johnny Sauter SealMaster / Curb Records Toyota 200 31 1 91.0 $10,875 Running 1 1
15 20 32 Miguel Paludo Duroline Chevrolet 200 29 75.6 $10,850 Running
16 19 81 David Starr Zachry Toyota 200 28 80.4 $9,700 Running
17 24 5 Josh Richards(i) BulletLiner.com Ford 200 0 55.8 $7,400 Running
18 26 09 John Wes Townley # Romney-Ryan Toyota 200 26 64.7 $9,600 Running
19 14 6 Justin Lofton Lofton Cattle Chevrolet 200 25 72.4 $9,550 Running
20 36 60 Peyton Sellers St. Lawrence Radiology / N Fab Chevrolet 199 24 50.5 $7,875 Running
21 9 07 Jeff Agnew Mark 4 Suzuki Chevrolet 199 23 63.2 $9,475 Running
22 12 11 Todd Bodine Toyota Care Toyota 198 22 55.1 $9,450 Running
23 31 08 Ross Chastain # JDI Racing Toyota 198 21 41.8 $9,425 Running
24 29 75 Caleb Holman # Food Country USA / Sunset Farm Foods Chevrolet 198 20 47.0 $7,150 Running
25 30 68 Clay Greenfield Star Road / Guard RAM 198 19 38.9 $7,250 Running
26 28 39 Ryan Sieg Pull-A-Part Used Auto Parts Chevrolet 197 18 42.5 $9,325 Running
27 33 93 Tim George Jr. Applebee's Chevrolet 197 17 49.6 $9,250 Running
28 6 3 Ty Dillon # Bass Pro Shops / Tracker Boats Chevrolet 194 16 79.8 $7,975 Running
29 32 99 Bryan Silas # Rockingham Speedway Ford 193 15 31.7 $7,925 Running
30 25 02 Tyler Young Randco Industries Chevrolet 189 14 36.6 $7,400 Running
31 35 57 Norm Benning Norm Benning Racing Chevrolet 188 13 28.9 $6,450 Running
32 17 27 Ryan Truex(i) The Classic at The Rock Chevrolet 158 0 62.9 $6,425 Transmission
33 16 9 Ron Hornaday Jr. AM/FMEnergy.com/Armour/AKLInsurance Chevrolet 136 11 87.4 $6,400 Oil Pump
34 18 35 Matt Merrell Win-Tron Racing / Merrell Lease Service Chevrolet 35 10 40.8 $6,350 Transmission
35 22 33 Cale Gale # Rheem Chasing the Cure Chevrolet 7 9 27.4 $6,325 Transmission
36 34 84 Chris Fontaine Glenden Enterprises Chevrolet 5 8 26.2 $6,292 Clutch
Shanghai, 3a ora: Toyota non cede la leadership ad Audi mentre continui problemi affliggono Strakka Racing e OAK Racing
Il rapido e consistente Nicolas Lapierre, che ha ripreso il testimone da Alexander Wurz, continua a mantenere la testa della 6 Ore di Shanghai alla guida della Toyota TS030-Hybrid #7 e a precedere le Audi R18 e-tron quattro di Tom Kristensen e Marcel Fassler; la quarta posizione è invece detenuta da Rebellion Racing e Nicolas Prost. Sfortunatamente, l’HPD ARX-03b #21 dello Strakka Racing ha dovuto compiere una lunga sosta per essere riparata al retrotreno, in seguito a un contatto avuto con la vettura di Fassler, e l’OAK Pescarolo-HPD #15 appare vicina al ritiro a causa del cedimento del freno anteriore sinistro. In LMP2 l’Oreca 03-Nissan #25 dell’ADR-Delta diretta da Tor Graves anticipa la Morgan-Nissan #24 dell’OAK Racing assegnata a Jacques Nicolet; la Lola B12/80 Coupè-Lotus #32 è invece incappata in alcuni problemi meccanici.
AF Corse ha agguantato la leadership nella divisione GTE-Pro insieme alla Ferrari 458 GTC #51 affidata a Gianmaria Bruni ed è stanziato dinanzi al Team Felbermayr-Proton; in ventiduesima posizione assoluta si denota la presenza della vettura primatista della categoria GTE-Am, la Corvette C6 ZR1 #50 del Larbre Competition condotta da Pedro Lamy.
Gabriele Sbrana