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Motorinside
Shanghai, Partenza: Lapierre impone un ritmo stellare e stacca la concorrenza, in GTE-Am è Ruberti a dominare!
L’ultima competizione del World Endurance Championship che si sta disputando in quel di Shanghai è iniziata nel segno di Nicolas Lapierre il quale, al volante della Toyota TS030-Hybrid #7, ha imposto un ritmo forsennato e distanziato le Audi R18 e-tron quattro di Allan McNish/Benoit Treluyer e la Lola B12/60 Coupè-Toyota #12 del Rebellion Racing affidata a Neel Jani. Nella divisione LMP2 OAK Racing e Olivier Pla contengono l’HPD ARX-03b #44 dello Starworks Motorsports diretta da Stephane Sarrazin mentre il terzo posto è detenuto da James Rossiter, alfiere del marchio Lotus.
Nessuno scossone ha destabilizzato la categoria GTE-Pro, nella quale sta predominando Richard Lietz alla guida della Porsche 997 GT3 RSR #77 curata dal Team Felbermayr-Proton; in GTE-Am la leadership di Paolo Ruberti non è finora stata messa in discussione, sempre per la gioia della compagine suddetta e nonostante l’effettuazione di un’escursione sull’asfalto esterno alla quattordicesima curva. Il pilota italiano è inseguito dalla Ferrari 458 GTC #61 di Marco Cioci e dalla Corvette C6 ZR1 #50 guidata da Julien Canal.
Gabriele Sbrana
Pergusa, Qualifiche: Giammaria conquista la pole con autorità, Audi a picco e Morbidelli dichiara forfait
Lo schieramento che non ti aspetti. Con i deb e gli outsider a farla da padrone. Raffaele Giammaria, espertissimo pilota ma debuttante in Superstars, stampa un 1'42"5 che gli vale la pole position, dopo aver svettato anche nelle libere 1. Con la Mercedes di Romeo Ferraris il romano sigla un tempone inarrivabile per tutti, a cominciare da un redivivo Max Pigoli, staccato di ben 6 decimi, che riporta la Jaguar in prima fila dopo l'apertura di Monza.
Al terzo posto l'altro debuttante Simone Iacone con la Lumina del Solaris Motorsport, prestazione che dimostra come su questa pista le Chevrolet possano dire decisamente la loro. Con un 1'43"6 che gli vale il quarto posto, chiude la seconda fila un velocissimo Andrea Larini, con la seconda vettura di Romeo Ferraris.
Quinto e primo dei contendenti al titolo, è, a sorpresa, Thomas Biagi, il meno quotato dei tre. Il bolognese ha tratto il massimo vantaggio dai guai e dalle sventure di Vito Liuzzi, settimo in crisi di assetto, e di Johan Kristoffersson, addirittura 14esimo a 4 secondi e mezzo dalla pole. In casa Audi è decisamente crisi nera: sia nelle prove libere che nelle qualifiche i distacchi non sono mai scesi sotto i 4 secondi, palesando un grave mancanza di potenza e una decisa insofferenza ai cordoli, che sul tracciato siciliano vanno invece aggrediti con decisione nelle chicane. Se a questo poi si vanno ad aggiungere i 60 kg di zavorra che lo svedese si porta dietro per via dei risultati di Vallelunga, il quadro prestazione è alquanto completo, e desolante. A riprova del momento nero per la Casa dei Quattro Anelli, Gianni Morbidelli – perseguitato da problemi continui agli ammortizzatori – ha dato forfait e a meno di ripensamenti dell'ultima ora non si presenteràin pista nelle due gare di domani. Il 44enne pesarese, così come il terzo alfiere Audi Thomas Schoeffler, non aveva peraltro messo in cascina neanche un giro cronometrato in qualifica.
Tornando alla graduatoria delle qualifiche, il sesto tempo è stato appannaggio di Francesco Sini con l'altra Chevrolet che precede, come detto in precedenza, Vito Liuzzi e Max Mugelli, su BMW Dinamic. La quinta fila ospita Giovanni Berton, giàprotagonista a Vallelunga, sulla terza BMW Dinamic e Muccio con la Jaguar, mentre apre la sesta fila la Mercedes Coupè di Caldarola. Sabato da dimenticare anche per la Maserati, che occupa le ultime due file dello schieramento. Fittipaldi, che qui corse 20 anni fa in F3000, è mestamente 13esimo, riuscendo a precedere solamente la recalcitrante Audi di Kristoffersson e Cesari con l'altra Quattroporte. Gigi Ferrara, dopo il primo tempo nelle libere 2, non è potuto scendere in pista a causa di problemi al radiatore della sua Mercedes, rovinatosi in un passaggio troppo allegro su di un cordolo.
Con questi presupposti, le due gare di domani si preannunciano decisamente intense e spettacolari con tutti i "top" costretti a recuperare. Assolutamente da non perdere! Per chi non saràin pista l'appuntamento è in tv, su Rai Sport 2: alle ore 11.05 ci saràla diretta di gara 1, mentre la diretta della seconda manche, che potrebbe decretare il Campione 2012, è spostata "as live" alle 17. Per ora.
Clicca qui per leggere la classifica
Massimiliano Palumbo
ERC - Valais, Finale: Alla fine vince Reuche!
Se le prime due giornate di gara hanno regalato poche emozioni, con un Florian Gonon sempre al comando ed un Carron nel ruolo dell’eterno secondo, il Rallye du Valais nell'ambito dell'ultima frazione ha cambiato rapidamente i propri connotati, fino ad avere un equipaggio diverso in testa alla fine di ogni speciale.
Dopo una partenza arrembante, un’uscita di strada dimenticata da una rimonta eccezionale, hanno centrato il successo gli svizzeri Laurent Reuche e Jean Deriaz su una Peugeot 207 Super 2000 nei colori Lugano Racing. Lieve rammarico per Florian Gonon che, coadiuvato da Sandra Arlettaz, ha pagato a caro prezzo la partenza con il numero uno sulle portiere nell’ultima giornata di gara, trovando davanti a sé nella lunga “Croix de Coeur†di circa trenta chilometri diverse parti innevate da affrontare senza alcun riferimento e con meno tempo a disposizione per scegliere le coperture migliori.
Terzo gradino del podio per Nicolas Althaus e Alain Ioset su Peugeot 207 Super 2000 con circa un minuto di ritardo dalla vetta che completa una storica tripletta per la Lugano Racing e la Svizzera, che riesce ad occupare interamente, in una gara di Campionato Europeo, il podio finale.
Pieter Tsjoen ed Eddy Chevaillier su Citroen DS3 RRC hanno tentato l’impossibile dopo i cinque minuti persi ad inizio gara e hanno terminato comunque al quarto posto, dimostrando che la nuova arma del gruppo PSA possiede tutte le carte in regola per ben figurare in futuro.
Segue la Peugeot 207 Super 2000 di Sebastien Carron e Lucien Revaz che precede a sua volta Johnatan Hirschi su Peugeot ed Urs Hunziker, vincitore del produzione su Subaru Impreza.
Trasferta difficoltosa per il ceco Antonin Tlustak, costretto nell’ultima parte di gara a fare i conti con continui problemi di natura elettrica sulla sua Skoda Fabia Super 2000. Ruedi Schmidlin occupa la nona posizione assoluta e la piazza d’onore nel Gruppo N regolando Philippe Roux che con la sua Skoda Fabia Super 2000 chiude la top ten.
Solamente tre gli italiani che hanno visto l’arrivo: il bergamasco Alessandro Perico, quattordicesimo su Renault Clio R3C, il piacentino Elia Bossalini ventottesimo su Peugeot 207 Super 2000 ed il ligure Manuel Villa, trentottesimo assoluto al volante della piccola Abarth 500 R3T.
Marco Cantarella
Nuova Delhi, Day 2 - Button soddisfatto a metà: "Macchina migliore rispetto alle libere, ma in Q3 potevo fare meglio"
Le modifiche apportate nella notte sulla McLaren hanno permesso a Jenson Button di ottenere una buona prestazione in qualifica e di avvicinarsi alle due Red Bull, che in India fino ad ora l’hanno fatta da padrone.
La quarta posizione guadagnata da Button, staccato di quattro decimi dal poleman Vettel, conferma i netti progressi fatti dal team di Woking con il nuovo setup, che ha permesso di eliminare i problemi avuti nelle libere nella gestione delle gomme nei run con poca benzina a bordo.
Il campione del mondo 2009 è convinto che i miglioramenti saranno visibili anche in gara. “Ieri la macchina non era il massimo, ma oggi abbiamo fatto un bel passo avanti. Nelle libere abbiamo faticato molto nel portare le gomme alla giusta temperatura di esercizio ma oggi abbiamo azzeccato il setting giusto. Credo che le modifiche apportate sulla vettura possano funzionare anche in configurazione gara, permettendoci di non essere troppo distanti dalle Red Bull. Non siamo ancora al loro livello, ma partendo dalla seconda fila può venire fuori qualcosa di buonoâ€Â.
Button non nasconde un pizzico di amarezza per non essere riuscito ad eguagliare nel Q3 i tempi ottenuti nelle altre sessioni: “Sono abbastanza soddisfatto del lavoro svolto oggi, la prima fila non era alla nostra portata, ma speravo di essere un po’ più veloce nel Q3, perché nel Q2 avevo fatto segnare tempi ottimi. Ho avuto difficoltànel preservare le gomme, che giàdopo un giro non erano più abbastanza veloci. Il quarto posto è comunque un buon risultatoâ€Â.
Edoardo Vercellesi
GT Sprint – Pergusa, Qualifiche: Del Castello/Benedetti sorprendono Palma e portano la Corvette in pole
Saràla Corvette Z06R di Roberto Del Castello e Roberto Benedetti a scattare dalla pole position in Gara 1 dell’ultimo round stagionale della GT Sprint International Series. La coppia di RC Motorsport ha fermato i cronometri su 1’41â€Â822 e ha preceduto il giàconclamato campione Andrea Palma, il quale – al volante della Ferrari 458 del Black Team – è apparso troppo sicuro del 1’41â€Â968 fatto segnare nella prima parte della sessione e non è riuscito a replicare all’exploit finale del duo rivale.
Ottimo terzo tempo per la debuttante Audi R8 di Audi Sport Italia e della coppia Michele Merendino/Davide Di Benedetto, che partiràpertanto in seconda fila al fianco dell’eccellente ‘Ciccio’ La Mazza, quarto sull’ormai vecchia Ferrari 430 – anch’essa iscritta dal Black Team.
Dalla terza fila prenderanno il via Glauco Solieri sulla Porsche 997 di Autorlando, risultata la più rapida fra le GT della Casa tedesca, e il giàvincitore della classe GTS3 Mario Cordoni sulla Ferrari 458 di Ombra Racing; dietro di loro la top 10 è stata definita da altre quattro Porsche 997. Dalla quarta linea dello schieramento scatteranno Giosuè Rizzuto/Mario La Barbera (Antonelli) e Vittorio Bagnasco (GDL), quest’ultimo il più rapido fra gli iscritti al GTS Cup Trophy; dalla quinta si muoveranno invece Emanuele Romani/Steven Goldstein (M Racing), col colombiano a un passo dal titolo di classe, e la coppia locale Mimmo Guagliardo/Giuseppe Trinca (Antonelli).
Gli unici avversari di Goldstein per il GTS Cup Trophy (l’unico titolo ancora da assegnare), ovvero Gianfranco Bocellari/Roberto Delli Guanti (Kessel Racing), hanno piazzato la loro Ferrari 430 in undicesima posizione e non saràfacile per loro recuperare le 31 lunghezze che li separano dal colombiano. Chiudono la graduatoria nell’ordine la Ferrari 430 di Mauro Trentin/Giovanni Cassibba (La.Na.), la Ginetta G50 di Florian Renauer e la Hyundai Genesis di Gian Maria Gabbiani/Giuliano Nattoni, apparsa ancora lontanissima dall’offrire prestazioni accettabili.
Le due gare che chiuderanno la stagione della GT Sprint International Series prenderanno il via rispettivamente alle 9:50 e 14:50.
Classifica
1 R. Benedetti / R. Del Castello RC Motorsport Corvette Z06R 1’41â€Â822 2 Andrea Palma Black Team Ferrari 458 + 0â€Â146 3 M. Merendino / D. Di Benedetto Audi Sport Italia Audi R8 + 2â€Â025 4 Francesco La Mazza Black Team Ferrari 430 + 2â€Â080 5 Glauco Solieri Autorlando Porsche 997 + 2â€Â721 6 Mario Cordoni Ombra Racing Ferrari 458 + 3â€Â102 7 G. Rizzuto / M. La Barbera Antonelli Porsche 997 + 3â€Â142 8 Vittorio Bagnasco GDL Racing Porsche 997 + 5â€Â066 9 E. Romani / S. Goldstein M Racing Porsche 997 + 7â€Â168 10 M.Guagliardo / G. Trinca Antonelli Porsche 997 + 7â€Â584 11 G. Bocellari / R. Delli Guanti Kessel Ferrari 430 + 7â€Â840 12 M. Trentin / G. Cassibba La.Na. Ferrari 430 + 9â€Â304 13 Florian Renauer Renauer Ginetta G50 + 11â€Â176 14 G.M. Gabbiani / G. Nattoni La.Na. Hyundai Genesis + 18â€Â068Massimiliano Barzotti
InsideOne – Speciale Nuova Delhi: Vettel batte la pressione e la rispedisce agli avversari, Alonso frustrato dal dominio Red Bull
Più forte degli avversari, più forte della pressione. Questo, in sintesi, il valore della pole-position indiana di Sebastian Vettel. Una pole che sembrava scontata alla vigilia del Q3, ma che ha cominciato a scricchiolare quando al primo tentativo Seb ha commesso un errore in una delle tante chicane del tracciato indiano (Tilke è riuscito a farle tutte uguali), tanto da far esultare i telecronisti nostrani (giusto un po’ faziosi…) che hanno subito invocato la famosa pressione che il tedesco avrebbe sentito su di sé al secondo giro cronometrato. La pressione del compagno Webber, che allora era in pole provvisoria, e la pressione di Alonso che (non si sa come) avrebbe potuto dar fastidio a Vettel.
Peccato che la pressione si sia ritorta contro gli avversari, esaltando invece il Campione del Mondo che al secondo tentativo ha messo insieme un giro perfetto, non velocissimo in realtà, ma praticamente privo di errori, dimostrando ancora una volta, ce ne fosse bisogno, come mai a soli venticinque anni abbia giàtrentacinque pole-position in carriera. Non è un caso infatti se nel momento decisivo, mentre Vettel si assicurava la partenza al palo, il compagno Webber sbagliasse la frenata al tornante dopo il lungo rettilineo, buttando così via il secondo tentativo che poteva valergli la pole.
In ogni caso, rivalitàinterne a parte, è evidente come il vantaggio della Red Bull sia tornato ai livelli della scorsa stagione; negli ultimi quattro Gran Premi, il lavoro di sviluppo compiuto da Adrian Newey e i suoi ingegneri è stato incessante: i tecnici Red Bull ci hanno messo un po’ per capire come recuperare il carico perso con l’abolizione dei diffusori soffiati, ma una volta risolto il problema sono tornati a dominare qualifiche e gare. Come avevamo pronosticato, la RB8 oggi si è dimostrata inarrivabile soprattutto nel secondo e terzo settore, dove ci sono le curve veloci e i cambi di direzione, cioè dove il carico aerodinamico enorme sviluppato dalla vettura permette ai piloti di lasciare al palo gli avversari: per fare un confronto, basta pensare che Vettel affrontava le chicane con una marcia e quaranta chilometri orari in più di Alonso, un confronto imbarazzante.
E proprio Alonso è stato vittima, suo malgrado, della pressione: anche lui, infatti, ha sbagliato il giro nel secondo tentativo, e se non fosse stato per un errorino di Massa sarebbe finito dietro pure al compagno. Le potenzialitàper arrivare in seconda fila, davanti almeno alla McLaren di Button, oggi c’erano tutte, come ha confermato lo stesso Domenicali, tuttavia Alonso, per una volta, ha commesso un errore. Un errore che ci starebbe anche, per carità, ma che stona con le dichiarazioni di un pilota che ormai a ogni gara si lamenta del livello tecnico della sua squadra, rea di non portare abbastanza sviluppi rispetto alla concorrenza. Le lagne di Alonso sarebbero anche giustificate, in fondo non dice nulla di nuovo e gli ultimi sviluppi portati in India (dopo il tanto decantato test segreto in Spagna e i preziosissimi dati raccolti sulla galleria del vento) non hanno prodotto granché di significativo in termini di prestazioni (anzi la McLaren è tornata davanti); tuttavia, è chiaro che quando poi si commettono degli errori (come anche la partenza di Suzuka) il bilancio dei torti non può pendere solo da una parte. L’insofferenza di Alonso nelle ultime gare, manifestatasi oggi nella dichiarazione di correre non contro Vettel e Webber bensì contro Newey, che fa il paio con la rinascita di Massa (anche oggi potenzialmente più veloce del compagno), rende ragione di una situazione psicologica non proprio facile per lo spagnolo, che sta vedendo il mondiale scivolargli via dalle mani e prendere la strada di Milton Keynes: la paura, della Ferrari e dei ferraristi, è che Fernando possa perdere convinzione e alzare bandiera bianca in una missione che ormai sembra sempre più difficile.
Abbiamo detto della rinascita McLaren: dopo i problemi delle ultime gare, a Woking sono riusciti a recuperare un po’ di prestazione anche grazie a qualche sviluppo portato in India. Hamilton e Button non sono arrivati poi tanto lontani dalle due Red Bull, anche se la velocitàper batterle non l’hanno ma avuta. Anzi, Hamilton è stato molto falloso per tutta la durata delle qualifiche, segno di una notevole difficoltànel trovare il limite della macchina e tirarne fuori il massimo: come Sebastian, anche Lewis non ha tuttavia sbagliato nel giro decisivo, che gli è valso un ottimo terzo posto in griglia. La gara saràcomunque un’altra storia, perché se un conto è azzeccare un giro senza commettere errori, un altro è farlo per sessanta tornate consecutive.
Parlando della gara, appunto, per quanto sia brutto ripetersi, è inevitabile pronosticare una vittoria di Vettel: il tedesco potràpartire dalla pole, sul lato pulito, e la sua unica preoccupazione saràquella di difendersi da un eventuale attacco sul lungo rettilineo nel primo giro, quando tutti saranno ancora vicini; se riusciràa passare primo al tornate successivo, allora potràsubito impostare il suo ritmo e prendere vantaggio nelle curve veloci, dove la Red Bull va meglio di tutte. Gli avversari McLaren e Ferrari sperano nel passo gara, che è stato molto simile a quello mostrato dalla Red Bull: peccato che al venerdì i bibitari girino sempre con il pieno di benzina e, come hanno dimostrato le ultime gare, il ritmo sostenuto poi la domenica è inarrivabile per chiunque.
La lotta saràquindi prevedibilmente per la seconda posizione, soprattutto considerando che Webber parte di solito in retromarcia e che alle sue spalle scatteràun Hamilton che come sempre non avràremore nell’attaccare a destra e a manca. Nella lotta tra i due si inseriràsicuramente anche Button, sempre molto solido in gara, che potràmagari venire fuori grazie alla gestione delle gomme. Più critica la gara per le Ferrari e per Alonso: la quinta posizione, sebbene sia sul lato pulito, non è il massimo da cui partire, e anche tenendo conto del solito miglioramento della F2012 in gara, le possibilitàdi un arrivo a podio sembrano piuttosto basse (salvo ovviamente qualche problema degli avversari); non è per altro escluso che Alonso possa di nuovo ritrovarsi a dover contenere un Massa più veloce di lui piuttosto che a sperare di attaccare qualcuno davanti.
InsideOne vi dàappuntamento a domani per i commenti post-gara.
Francesco Saverio Dambrosio
Slideshow: Si Immagine: 211994.jpgNuova Delhi, Day 2 – Williams non all’altezza del suo potenziale per Maldonado. Senna: “Ho commesso un errore che mi è costato la Q3â€Â
Pastor Maldonado è convinto che la sua Williams avesse il potenziale per far meglio del nono posto ottenuto al termine dell’ultima manche di qualifiche. Dopo aver chiuso la Q1 al primo posto il venezuelano ha ammesso che un errore nel suo ultimo tentativo in Q3 gli ha negato di posizionarsi in una posizione migliore.
“Ho commesso un piccolo errore all’’ultima curva del mio giro finale che mi ha fatto perdere qualche posizione, perché la quinta fila non era sicuramente ciò che meritavamo. Usciamo da queste qualifiche con il morale sicuramente alto perché sappiamo di disporre di un buon potenziale per la gara di domani, quindi sono ottimistaâ€Â.
È andata peggio a Bruno Senna, escluso dalla Q3 e costretto a partire dalla 13esima posizione.
“È colpa mia: ho commesso un errore durante il mio giro, altrimenti sarei comodamente passato all’ultima manche. Avevamo mostrato un buon passo questa mattina, quindi le cose stanno andando nella direzione giusta.
“Di solito siamo stati competitivi nei nostri recenti long run, perciò speriamo di recuperare posizioni domaniâ€Â.
Davide Cantire
Pergusa, Libere 2: Ferrara svetta su Sini mentre le Audi continuano a deludere
Luigi Ferrara, al volante della Mercedes AMG C63 #28 del Roma Racing Team, ha chiuso al comando la seconda sessione di prove libere dell’ultimo round dell’International Superstars Series, disputatesi come le precedenti su pista umida e scivolosa. Il barese, protagonista anche di un’uscita di pista nelle fasi finali, ha fermato i cronometri su 1’44â€Â083 e ha preceduto di 125 millesimi l’ottimo Francesco Sini, il quale ha inserito la Chevrolet Lumina #12 di Solaris Motorsport in mezzo a un plotone di Mercedes.
Le tre posizioni seguenti della graduatoria sono infatti occupate da altrettante vetture della Casa di Stoccarda: al terzo posto si è insediato Raffaele Giammaria con 1’45â€Â337, quarto si è classificato il suo compagno nel team Romeo Ferraris Andrea Larini e quinto Vitantonio Liuzzi di CAAL Racing.
Thomas Biagi è stato il migliore dei tre drivers BMW del Team Dinamic e ha concluso la sessione al sesto posto, benché con un poco rassicurante distacco di quasi due secondi e mezzo dal leader; dietro il bolognese si è classificato Max Pigoli sulla prima delle due Jaguar del team Ferlito il quale a sua volta ha preceduto Max Mugelli sulla seconda BMW in classifica.
Ezio Muccio, al volante dell’altra Jaguar in pista, ha terminato la prova al nono posto davanti a Nico Caldarola, che alla guida della seconda Mercedes del Roma Racing Team ha definito la top 10 ai danni di Andrea Bacci, il team-mate di Liuzzi, unico driver della Casa di Stoccarda a non essere entrato nei primi dieci.
Giovanni Berton ha portato l’ultima BMW M3 E92 al dodicesimo posto davanti a un poco convincente Christian Fittipaldi sull’unica Maserati Quattroporte scesa in pista in questa sessione: il brasiliano ha chiuso con 1’49â€Â042, a quasi cinque secondi dal leader, ma è riuscito comunque a fare meglio delle di nuovo deludentissime Audi RS5, ancora in totale affanno sul circuito siciliano di Pergusa: il leader del campionato Johan Kristoffersson non è andato al di làdel 15esimo posto a oltre sei secondi da Ferrara e poco meglio ha fatto Gianni Morbidelli, piazzatosi appena davanti allo svedese con un crono di un secondo più rapido ottenuto proprio nel finale.
Il terzo alfiere Audi, Thomas Schöffler, non è neanche sceso in pista, così come l’altro driver Maserati Mauro Cesari; è rimasto senza tempo valido anche Simone Iacone, compagno di Sini in Chevrolet, i cui riferimenti cronometrici sono stati annullati dalla direzione di corsa per un taglio di chicane compiuto dal pescarese durante il giro più rapido.
Le qualifiche, che determineranno la griglia di partenza per Gara 1 di domani, prenderanno il via alle 16:35.
Classifica
1 Luigi Ferrara Roma Racing Team Mercedes AMG C63 1’44â€Â083 2 Francesco Sini Solaris Motorsport Chevrolet Lumina + 0â€Â125 3 Raffaele Giammaria Romeo Ferraris Mercedes AMG C63 + 1â€Â254 4 Andrea Larini Romeo Ferraris Mercedes AMG C63 + 2â€Â001 5 Vitantonio Liuzzi CAAL Racing Mercedes AMG C63 + 2â€Â223 6 Thomas Biagi Dinamic BMW M3 E92 + 2â€Â427 7 Max Pigoli Ferlito Jaguar XF/R 5.0 S/C + 2â€Â486 8 Max Mugelli Dinamic BMW M3 E92 + 2â€Â505 9 Ezio Muccio Ferlito Jaguar XF/R 5.0 S/C + 3â€Â619 10 Nico Caldarola Roma Racing Team Mercedes AMG C63 + 3â€Â743 11 Andrea Bacci CAAL Racing Mercedes AMG C63 + 3â€Â913 12 Giovanni Berton Dinamic BMW M3 E92 + 4â€Â885 13 Christian Fittipaldi Swiss Team Maserati Quattroporte + 4â€Â959 14 Gianni Morbidelli Audi Sport Italia Audi RS5 + 5â€Â130 15 Johan Kristoffersson Audi Sport KMS Audi RS5 + 6â€Â166 16 Marco Pollara Todi Corse BMW 550i E60 + 13â€Â102Massimiliano Barzotti
Nuova Delhi, Day 2 – Qualifiche deludenti per Raikkonen: “Mi aspettavo molto di piùâ€Â
Kimi Raikkonen si aspettava un risultato indubbiamente migliore di quello ottenuto al termine delle qualifiche del Gran Premio d’India. Il finlandese non è riuscito a far meglio del settimo tempo, accomodandosi dietro Red Bull, McLaren e Ferrari.
Ancora in lotta matematica per il titolo, Raikkonen non ha saputo ripetere i buoni traguardi ottenuti nelle libere di ieri e di questa mattina.
“Abbiamo cambiato la vettura dopo le prove di questa mattina ed eravamo molto fiduciosi in vista delle qualifiche; purtroppo non è andata come ci aspettavamo e abbiamo anche faticato più del necessario.
“Sono un po’ deluso di partire solo settimo perché pensavo saremo riusciti a fare meglioâ€Â.
Giornata deludente anche per il team-mate Romain Grosjean, che ha chiuso la sessione fuori dalla Q3, in 11esima posizione. “Mi aspettavo meglio, quindi sono deluso. In termini di strategia la P11 ci da un vantaggio, perché ovviamente possiamo scegliere con quale tipo di mescola iniziare la gara.
“Vorrei essere entrato in Q3 comunque, non ce l’abbiamo fatta per un paio di centesimi: è frustrante.
“Nel mio giro cronometrato stavo andando più che bene, poi per qualche motivo che non ho capito ho perso del tempo. Saràdifficile, ma cercheremo di segnare più punti possibili domaniâ€Â.
Davide Cantire
L’Automobile Club de L’Ouest svela il calendario dell’Asian Le Mans Series
L’Automobile Club de L’Ouest ha svelato il calendario 2013 dell’Asian Le Mans Series, che si appresta ad aprire i battenti il 28 aprile sul circuito cinese di Zhuhai. La stagione continueràil proprio corso in Cina finché non si sposteràin Corea del Sud, per poi toccare Giappone e Indonesia. Il campionato patrocinato dall’ACO accoglieràle categorie LMP2, FLM, GTE e GTC, quest’ultima riservata alle vetture costruite secondo i regolamenti GT3, GT300 del Super GT e GTC-Cup; proprio alla conferenza stampa imbastita per svelare la scaletta della serie, Kraft Racing-AMR ha posto la sua iscrizione con un esemplare di Aston Martin Vantage GT3.
Gli equipaggi saranno composti da due o tre piloti, di cui uno proveniente dal continente asiatico; infine, le compagini vincitrici delle divisioni LMP2, GTE e GTC riceveranno un invito per la 24 Ore di Le Mans dell’anno seguente.
Calendario
1. 28 aprile – 3 Ore di Zhuhai (Cina)
2. 26 maggio – 3 Ore di Shanghai (Cina)
3. 7 luglio – 3 Ore di Ordos (Cina)
4. 4 agosto – 3 Ore di Autopia (Corea del Sud)
5. 22 settembre – 3 Ore del Fuji (Giappone)
6. 8 dicembre – 3 Ore di Sentul (Indonesia)
Gabriele Sbrana
GT Sprint - Pergusa, Libere 2: Benedetti/Del Castello si confermano in vetta
Ancora la Corvette GTS3 della coppia formata da Roberto Benedetti e Roberto Del Castello si trova in vetta alla fine della sessione di prove libere sul tracciato di Pergusa. 1'43â€Â088 il crono, più basso di oltre tre decimi rispetto a quello fatto segnare dal migliore degli inseguitori, la Ferrari 458 GTS2 di Andrea Palma, prima tra le GT2, che aveva saltato il primo turno di prove.
In progressivo miglioramento, dopo aver risolto i problemi alla frizione, l'Audi R8 del team ufficiale affidata a Merendino-Di Benedetto, ora quarta. Quinta la prima Porsche, la 997 dell'Autorlando di Glauco Solieri; settima la migliore tra le GTS Cup, la 997 della coppia siciliana Guagliardo-Trinca, gestita dalla Antonelli.
La coppia Romani-Goldestein, col primo in lizza per il titolo tra le "Cup", è decima assoluta e terza di classe su Porsche 997, mentre gli sfidanti Boccellari-Delli Guanti, su Ferrari 430, non fanno meglio della 13esima e penultima posizione assoluta finale.
Ancora problemi, infine, per la debuttante Hyundai Genesis della Scuderia La.Na portata in pista da Gabbiani e Nattoni. Il duo segna l'ultimissimo tempo a 14 secondi dalla Ginetta G50 di Renauer, unica sfidante di classe, che si posizione in 12esima posizione assoluta.
Nel pomeriggio le qualifiche.
Massimiliano Palumbo
Nuova Delhi, Day 2 – Rosberg d’accordo con la strategia del team: “Era la scelta giusta non disputare la Q3â€Â
La strategia di non uscire per affrontare la Q3, da parte di Nico Rosberg, è sicuramente una mossa che mira a preservare l’usura degli pneumatici, la quale nei 60 giri del Gran Premio d’India potrebbe presentarsi minacciosamente.
Il tedesco potràquindi scegliere con quale tipo di mescola sostenere il primo stint di gara e contemporaneamente scattare dalla decima casella in griglia.
“In termini strategici era la migliore decisione se pensiamo alla gara di domani, potremo avere un ritmo decisamente più elevato. Certo non è mai bello stare fermi ai box a vedere sfilare gli altri.
“Gli stint sembra saranno molto lunghi, quindi dovrei partire avvantaggiato rispetto a chi mi parte davanti. Domani sapremo se si è rivelata una mossa vincenteâ€Â.
Anche il team principal Ross Brawn crede sia stata fatta una giusta scelta nei confronti della strategia di Nico, piuttosto che cercare di posizionarsi comunque nella parte inferiore della classifica in Q3.
“Dopo la Q2 era evidente che non potevamo sperare in un risultato migliore della settima posizione, era il massimo che Nico era in grado di fare; Così abbiamo deciso di non farlo scendere in pista per la Q3 e preservare le gomme in ottica garaâ€Â.
Perplesso invece Michael Schumacher, il quale non è riuscito a mantenere lo stesso passo mostrato dal compagno in qualifica. Il sette volte iridato è stato eliminato in Q2 e saràcostretto a scattare dalla 14esima piazza.
“Non so ancora spiegarmi il perché di questa performance mediocre; Siamo stati in grado di fare ottimi tempi con molto carburante a bordo, ma per qualche ragione con la vettura scarica questo pomeriggio non potevamo fare di meglioâ€Â.
Davide Cantire
Nuova Delhi, Day 2 – Perez: “Sono sorpreso dal mio ottavo posto, domani voglio andare a puntiâ€Â
Dopo Mark Webber, Sergio Perez aggiorna la lista dei piloti sorpresi al termine della qualifica indiana.
Il messicano della Sauber è riuscito ad accedere alla Q3 oltre a far segnare un prezioso ottavo posto al cospetto del 17esimo crono del compagno Kamui Kobayashi. Il messicano si è detto sorpreso di questo risultato poiché ha perso i primi 90 minuti di prove causa presunta influenza.
“Il risultato di oggi è stata una bella sorpresa e la realizzazione di un duro lavoro†ha commentato la prossima stella della McLaren. “Personalmente sono molto felice dell'ottavo piazzamento e davvero contento per la squadraâ€Â.
“I ragazzi hanno fatto un grande sforzo per migliorare la vettura rispetto al venerdì; inoltre nella Q2 ho realizzato un giro perfetto, non altrettanto in Q3 ma sono molto motivato per la gara di domani e voglio segnare più punti possibiliâ€Â.
Nuova Delhi, Day 2 – Webber sorpreso dal secondo posto: “Non me l'aspettavoâ€Â
Mark Webber si dice sorpreso per il secondo posto ottenuto nella qualifica del Gran Premio d'India e prevede una gara molto serrata.
L'australiano, che partiràaccanto al team-mate Sebastian Vettel, ammette di aver sporcato il primo giro veloce nella Q3 per via di un errore e il suo secondo tentativo è stato rovinato dalla presenza delle McLaren in fase di lancio.
“Non è stata una qualifica semplice†ha dichiarato. “Il mio giro non era male ma sono andato sull'erba sintetica all'ultima curva e così ho perso qualcosa. Sono deluso ma in fondo stavo dando tutto e ho fatto del mio meglio per raggiungere il limiteâ€Â.
“Non ho potuto concretizzare un altro tentativo perché mi sono trovato davanti le McLaren che stavano scaldando gli pneumatici per lanciarsi ma mi ritengo comunque sorpreso del piazzamentoâ€Â.
“Penso che al sabato abbiamo dimostrato una netta superioritàma la gara saràtutto un altro discorso†ha concluso.
Nuova Delhi, Day 2 – Alonso al veleno: “Stiamo correndo contro Neweyâ€Â
Si è rotto il giocattolino in Ferrari? Sembra di sì se vengono pesate le parole di Fernando Alonso, il quale dichiara di dover fare i conti con le abilitàdel direttore tecnico Red Bull Adrian Newey piuttosto che con il talento di Sebastian Vettel.
In concomitanza con l'ennesima pole della Red Bull con il tedesco leader del campionato, l'asturiano non ha saputo andar oltre il quinto posto al volante di una F2012 ancora troppo poco performante sul giro secco.
Alonso crede che la rimonta di Vettel sia stata dovuta in gran parte agli sviluppi introdotti dall'estro di Newey, padre giàdelle ultime Red Bull campioni del mondo.
“Al momento non stiamo lottando solo contro Sebastian†ha detto lo spagnolo. “Stiamo gareggiando anche contro Neweyâ€Â.
“Non è una sfida facile, in particolare sabato perché alla domenica siamo più competitivi. Domani avremo bisogno di superare la McLaren il più presto possibile e cercare di fare pressione sulla Red Bull affinché facciano un errore, magari al pit-stop, oppure pecchino di affidabilità. Se loro dovessero andar via, saràpeggio per noiâ€Â.
Alonso tuttavia non si considera sfiduciato per il suo piazzamento in griglia: “E' la nostra posizione normale e, anche se sembra deludente, mi accontento di questo risultato perché saremmo potuti finire rapidamente tra l'ottava e nona piazzaâ€Â.
Il compagno di squadra Felipe Massa scatteràsesto ed è d'accordo sull'Alonso-pensiero.
“La Red Bull ha dimostrato di essere molto forte mentre le McLaren sono più vicine†ha spiegato il brasiliano. “Spero che la nostra auto si riveli più veloce in gara che in qualifica in modo da poter ambire a un risultato migliore. Ho perso un paio di decimi sul mio giro ma non credo che sarebbe cambiato moltoâ€Â.
Nuova Delhi, Day 2 – Vettel: “Buon risultato ma si decideràtutto in garaâ€Â
Dopo aver vinto tre gare e conquistato sabato mattina la 35esima pole in carriera (terzo di tutti i tempi) Sebastian Vettel resta tranquillo e dichiara che tutto si decideràdomenica.
Il pilota della Red Bull è stato finora il mattatore del week-end indiano, avendo ottenuto il miglior tempo in tutte le sessioni. Il suo rivale in campionato Fernando Alonso ha terminato solo quinto e così Vettel avrebbe in pugno domenica un potenziale break point.
“Domani è la gara. Oggi solo la qualifica†ha detto il due volte campione del mondo. “Non abbiamo ancora guadagnato punti ma è meglio stare davantiâ€Â.
“Saràuna gara lunga e tutto potràsuccedere ma non vediamo l'ora di correre: sono felice di dove mi trovoâ€Â.
“Nella Q3 ho dovuto interrompere il primo tentativo e concentrarmi sul secondo, che poi è andato bene†ha spiegato. “Sono felice perché la sessione nel complesso è stata positiva per noi e la macchina si è rivelata impeccabile. Ma non dobbiamo sottovalutare i nostri rivali: le McLaren sono veloci sui long run e le Ferrari potrebbero sorprendere con la strategiaâ€Â.
Vettel ha aggiunto: “Non m'interessa cosa faràFernando: domani saràuna gara lunga e tutto potràsuccedere ma, ripeto, è sempre meglio stare davantiâ€Â.
Pergusa, Libere 1: Mercedes al top, Audi indietro
Veni, vidi, vici. Gran debutto di Raffaele Giammaria alla prima presa di contatto con la Mercedes AMG di Romeo Ferraris. Chiamato in tutta fretta dopo il polemico abbandono di Camilo Zurcher, il romano si è subito imposto nel primo turno di libere su una pista nuova per tutti. Con un perentorio 1'45"6 Giammaria precede la Jaguar di Pigoli, tornata al top su una pista veloce. Terzo e sesto i primi due contendenti al tiolo, Liuzzi e Biagi, rispettivamente a 6 decimi e 1 secondo e 6. A dividerli la Mercedes di Larini, compagno di Giammaria, e la Chevrolet di Sini.
Caldarola con la Mercedes Coupè è settimo, precede Max Mugelli e il rientrante Gigi Ferrara. Posizione numero 11 per la seconda Lumina affidata al debuttante Simone Iacone. Decisamente indietro il top driver Maserati Fittipaldi, 15esimo subito davanti al compagno Cesari.
Nonostante la pista umida, per ora c'è da segnalare il crollo Audi, 14esima la prima RS5 di Kristoffersson a 4 secondi e mezzo dal miglior crono. Schoeffler 17esimo e Morbidelli, che ha patito un problema alla sospensione, 18esimo e penultimo rendono l'idea della difficoltàdelle vetture di Ingolstadt su questa pista. E nel paddock qualcuno giàprevede la danza della pioggia...
Classifica
1 - Raffaele Giammaria (Mercedes C63) - Romeo Ferraris - 1'45"670
2 - Max Pigoli (Jaguar XFR) - Ferlito - 1'46"101
3 - Vitantonio Liuzzi (Mercedes C63) - CAAL - 1'46"333
4 - Andrea Larini (Mercedes C63) - Romeo Ferraris - 1'46"837
5 - Francesco Sini (Chevrolet Lumina) - Solaris - 1'47"184
6 - Thomas Biagi (BMW M3) - Dinamic - 1'47"305
7 - Nico Caldarola (Mercedes C63) - Roma Racing - 1'47"549
8 - Max Mugelli (BMW M3) - Dinamic - 1'47"615
9 - Luigi Ferrara (Mercedes C63) - Roma Racing - 1'47"804
10 - Giovanni Berton (BMW M3) - Dinamic - 1'48"068
11 - Simone Iacone (Chevrolet Lumina) - Solaris - 1'48"213
12 - Romeo Muccio (Jaguar XFR) - Ferlito - 1'48"446
13 - Andrea Bacci (Mercedes C63) - CAAL - 1'48"695
14 - Johan Kristoffersson (Audi RS5) - Audi Sport - 1'50"167
15 - Christian Fittipaldi (Maserati Quattroporte) - Swiss Team - 1'50"683
16 - Mauro Cesari (Maserati Quattroporte) - Swiss Team - 1'51"809
17 - Thomas Schoeffler (Audi RS5) - Audi Sport - 1'53"077
18 - Gianni Morbidelli (Audi RS5) - Audi Sport - 1'53"656
19 - Pollara-Lombardo (BMW 550i) - Todi - 1'58"399
Massimiliano Palumbo
Nuova Delhi, Day 2 – Hamilton confida nel ritmo gara della sua McLaren per sfidare le Red Bull
McLaren riusciràa battere Red Bull? Lewis Hamilton rimane realista nonostante abbia conquistato il terzo posto sulla griglia del Gran Premio d'India.
Il britannico, che ha terminato le qualifiche con un ritardo di soli 2 decimi dal poleman Sebastian Vettel, considera la sua McLaren più adatta alla gara rispetto al giro secco.
“Non siamo abbastanza veloci per stare davanti alla Red Bull in griglia ma possiamo sicuramente sfidarli in gara†ha spiegato Hamilton. “Il nostro passo in corsa è buono come loro e sono entusiasta all'idea di potermi giocare la vittoriaâ€Â.
Hamilton ha poi spostato la sua attenzione sulle Ferrari che, sebbene partiranno dalla terza fila, potrebbero crescere in gara.
“Le Ferrari hanno avuto un ritmo leggermente più veloce del nostro nel complesso ma non sappiamo con quanto carburante abbiano girato†ha detto. “Se saremo in grado di fare una buona partenza, noi potremo fare una gara migliore rispetto alle ultime usciteâ€Â.
Camilo Zurcher abbandona: “Troppi favoritismiâ€Â
Camilo Zurcher abbandona la Superstars proprio all'ultima di campionato, su una pista che avrebbe esaltato la sua Mercedes. Il motivo? Sempre lo stesso: disparitàdi trattamento tra pilota e pilota, auto e auto, team e team.
Lo stesso che, a turno, ha fatto infuriare praticamente tutti i protagonisti della serie, con minacce di abbandoni talvolta, come nei casi di Zurcher e Bettini, tramutatesi in fatti. Queste le parole del colombiano che lasceràla Mercedes di Romeo Ferraris nelle mani di Raffaele Gianmaria.
"Mi dispiace di non correre a Pergusa, tracciato favorevole alla Mercedes, ma in accordo con i miei sponsor abbiamo deciso di chiudere in anticipo la nostra esperienza nella Superstars Series 2012†ha detto Zurcher. “Come giàfatto notare da altri piloti, nel corso della stagione sono emerse situazioni poco chiare che hanno fatto maturare, gara dopo gara, questa dolorosa decisioneâ€Â.
“La Superstars ha sicuramente rappresentato una bella vetrina per la mia carriera, ma ritengo che alcune cose debbano essere riviste, soprattutto in tema di giustizia tecnica e sportiva. Ci tengo a ringraziare i ragazzi della Romeo Ferraris per l'impegno mostrato in questi mesi, e qualora ci fossero le condizioni non escludo di poter tornare la prossima stagioneâ€Â.
Come dimostrato più volte in questo anno, la serie rischia di implodere e veder vanificare tutto il lavoro fatto finora se non verràtrovata una soluzione a questo problema ormai diventato primario.
Massimiliano Palumbo
Nuova Delhi, Qualifiche: Il tandem Vettel-Webber monopolizza la prima fila, Alonso (5°) si accomoda dietro alle McLaren
Sul palcoscenico del Buddh International Circuit, una quarantina di chilometri a sudest della capitale indiana Nuova Delhi, il mini-campionato in cinque gare profetizzato da Fernando Alonso all’indomani del cocente kappaò di Suzuka entra prepotentemente nel vivo complici i quattro Gran Premi, compreso quello in programma domenica a Greater Noida, che ancora mancano all’appello prima di consegnare agli archivi della disciplina il Mondiale F1 2012.
La lotta per la pole position nel soleggiato sabato di qualifiche andato in scena sul tracciato immerso nel distretto di Gautam Budh Nagar, Stato dell’Uttar Pradesh, vede una supremazia dell’alfiere di casa Red Bull Sebastian Vettel, che facendo ricorso al nuovo set di pneumatici a mescola morbida nella determinante Q3 è riuscito nell’impresa di annichilire gli avversari sul giro secco marcando un efficace 1’25â€Â283 a dispetto di un errore commesso nei pressi della curva 7 durante il primo tentativo, in realtàabortito, effettuato all’inizio del terzo segmento.
Se al campione del mondo in carica Vettel è bastato un singolo ‘best lap’ per ottenere una preziosa partenza al palo in vista del Gran Premio di domani, in prima fila si registra anche l’ingresso del suo compagno di colori Mark Webber, meno di due decimi di ritardo accusati dal poleman.
Dietro l’armata Red Bull, che ha dunque monopolizzato la ‘front row’ di Nuova Delhi, hanno fatto bella mostra di sé le McLaren di Lewis Hamilton e Jenson Button. La MP4-27 dell’iridato 2008 è parsa a tratti nervosa e affatto impeccabile nell’equilibrio aerodinamico, ciononostante entrambi i piloti di Woking hanno saputo regolare la Ferrari di un Fernando Alonso quinto alla chiusura delle ostilità.
Sesta piazza di sostanza per Felipe Massa, che in Q2 ha dovuto montare un set di pneumatici soft per evitare l’eliminazione segnalandosi inoltre per un testacoda in Q1 nell’ultimo settore del circuito.
Settima posizione ad appannaggio di Kimi Raikkonen, che alla sua prima uscita in India si è detto infastidito dal bloccaggio delle ruote posteriori. Ottavo Sergio Perez, che nell’abitacolo della Sauber ha preceduto la Williams di Pastor Maldonado, nono, e la Mercedes di Nico Rosberg, decimo al termine senza nemmeno un giro cronometrato portato a compimento in Q3.
In Q2 la progressiva scrematura dei concorrenti non regala sconti al virgulto della Lotus Romain Grosjean. Lo svizzero naturalizzato francese, autore in Q1 di un violento passaggio su un cordolo alla curva 9 e di un’escursione sull’erba in Q2, non va oltre l’undicesimo posto precedendo la Force India di Nico Hulkenberg.
Soltanto tredicesimo Bruno Senna, che pure aveva dato l’impressione di poter puntare a un risultato degno di nota complici le prestazioni all’altezza della sua Williams. Malinconicamente quattordicesimo Michael Schumacher, che ha ridimensionato le velleitàdi Daniel Ricciardo, quindicesimo al volante della Toro Rosso, e Paul Di Resta, sedicesimo sull’altra Force India.
Detto della scuderia di proprietàdel magnate locale Vijay Mallya, affatto irresistibile sul circuito di casa con i portacolori Hulkenberg e Di Resta, in diciassettesima posizione ha fatto invece capolino la Sauber di un Kamui Kobayashi non così a suo agio sul tracciato indiano.
La ‘knockout zone’ della Q1 getta negli inferi della classifica la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne. Alle spalle del francese, diciottesimo in graduatoria, trovano spazio le Caterham di Vitaly Petrov ed Heikki Kovalainen.
Nel tentativo di migliorare le proprie performances, il finlandese ex McLaren si è insabbiato negli istanti finali del primo segmento chiudendo davanti alla Marussia di Timo Glock, autore a sua volta di una innocua digressione nelle vie di fuga. A seguire le HRT di Pedro de la Rosa e Narain Karthikeyan, rispettivamente ventiduesimo e ventitreesimo, che hanno giocato la carta delle gomme soft montate nelle fasi iniziali. Fanalino di coda il rookie della Marussia Charles Pic.
Il Gran Premio dell’India, giunto alla seconda edizione dopo il battesimo del 2011 che ha registrato il successo di Vettel su Red Bull, scatteràdomani alle ore 15:00 locali. In Italia pronti-via alle 10:30 tenendo presente lo spostamento delle lancette di sessanta minuti indietro a causa del passaggio all’ora solare.
Ermanno Frassoni
ClassificaQ3 Q2 Q1 1 Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1'25â€Â283 1'25â€Â435 1'26â€Â387 2 Mark Webber Red Bull-Renault 1'25â€Â327 1'25â€Â610 1'26â€Â744 3 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1'25â€Â544 1'25â€Â816 1'26â€Â516 4 Jenson Button McLaren-Mercedes 1'25â€Â659 1'25â€Â467 1'26â€Â564 5 Fernando Alonso Ferrari 1'25â€Â773 1'25â€Â834 1'26â€Â829 6 Felipe Massa Ferrari 1'25â€Â857 1'26â€Â111 1'26â€Â939 7 Kimi Raikkonen Lotus-Renault 1'26â€Â236 1'26â€Â101 1'26â€Â740 8 Sergio Perez Sauber-Ferrari 1'26â€Â360 1'26â€Â076 1'27â€Â179 9 Pastor Maldonado Williams-Renault 1'26â€Â713 1'25â€Â983 1'26â€Â048 10 Nico Rosberg Mercedes s.t. 1'25â€Â976 1'26â€Â458 11 Romain Grosjean Lotus-Renault  1'26â€Â136 1'26â€Â897 12 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes  1'26â€Â241 1'27â€Â185 13 Bruno Senna Williams-Renault  1''26â€Â331 1'26â€Â851 14 Michael Schumacher Mercedes  1'26â€Â574 1'27â€Â482 15 Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari  1'26â€Â777 1'27â€Â006 16 Paul di Resta Force India-Mercedes  1'26â€Â989 1'27â€Â462 17 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari  1'27â€Â219 1'27â€Â517 18 Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari   1'27â€Â525 19 Vitaly Petrov Caterham-Renault   1'28â€Â756 20 Heikki Kovalainen Caterham-Renault   1'29â€Â500 21 Timo Glock Marussia-Cosworth   1'29â€Â613 22 Pedro de la Rosa HRT-Cosworth   1'30â€Â592 23 Narain Karthikeyan HRT-Cosworth   1'30â€Â593 24 Charles Pic Marussia-Cosworth   1'30â€Â662